Parata di stelle per le europee partiti già pronti per Strasburgo

Parata di stelle per le europee partiti già pronti per Strasburgo Parata di stelle per le europee partiti già pronti per Strasburgo II voto è previsto tra la fine di maggio e i primi di giugno - Già circolano i primi nomi Ghidella e Prodi per la de, Moravia e Rodotà per il pei, Magnani Noya e Pillitteri per il psi ROMA — Il presidente dell'Ir! Romano Prodi e, forse, l'ex aniministratore della Fiat Auto, Vittorio Ghidella, sotto le bandiere scudocrocìate. n segretario Achille Occhetto e il giurista Stefano Rodotà nelle liste del pei. n sindaco di Torino Maria Magnani Noya e il suo collega milanese Paolo Pillitteri nel psi. Enrico Ferri, il ministro dei 110 all'ora, nel psdi. I giornalisti Enzo Bettiza, Jas Gawronski, Piero Ostellino e Livio Caputo con l'aggiunta dell'ex ambasciatore italiano a Mosca, Sergio Romano, sotto le insegne dell'alleanza tra pri é pli. I radicali «dispersi» nelle liste laiche e in quel- le socialdemocratiche. Il progetto di una grande confederazione (si chiamerà «Nord») tra una frangia degli autonomisti piemontesi, la Lega Lombarda e l'Union Valdòtaine. Grande mobilitazione e parata di «stelle» per conquistare un seggio a Strasburgo. L'appuntamento con le urne è fissato per una domenica tra fine di maggio e inizio di giugno (la data precisa deve ancora essere stabilita) quando gli italiani dovranno scegliere iloro rappresentane ti al Parlamento europeo. Si tratta di una scelta.carica di significati politici. Le passate elezioni segnarono il famoso «sorpasso» comunista rispetto alla de, poi recuperato nei successivi test elettorali. E, anche questa volta, la «partita» politica intorno alle europee non sarà meno importante. Stabilirà l'ulteriore caduta di consenso delle liste del pei, o l'interrompersi della sindrome francese, che turba i sonni dello stato maggiore comunista. Confermerà o meno la crescita dei socialisti e deciderà del riequilibrio a sinistra. Per 1 democristiani, che saluteranno l'apertura delle urne con una nuova segreteria, è in ballo il rafforzamento del primato relativo. Verdi ed autonomisti sapranno dalle urne se sono realtà elettorali .stabili o episodiche. Europee di sogno per i laic 1 alla ricerca di un segno capace d'incoraggiarli verso un vero matrimonio. Saranno urne importantissime anche per il msi-dn, che, alle prese con un difficile «dopo-Almirante», cerca un aggancio con il «risveglio» della destra prima in Francia, poi in Germania. Per tutti questi motivi, nonostante molti partiti stiano vivendo la vigi- li. d'importanti congressi, la caccia al candidato di prestigio, da giocare nella partita elettorale europea, si è aperta da un pezzo. A Roma, in piazza del Gesù, i dirigenti de sono sicuri di avere numerosi assi nella manica. In questi giorni stanno corteggiando con grande fervore due manager di prestigio internazionale: Romano Prodi, presidente dell'Iri e Vittorio Ghidella, ex amministratore delegato della Fiat Auto. Dovrebbero scendere in li^za anche Leoluca Qrlan-. do, sindaco di Palermo, Tina Anselmi e Adolfo Sarti, autore di un testo base per il difitto alla vita al quale attingeranno molti Parlamenti del Vecchio Continente. Oltre alle novità numerose saranno le riconferme. Dovrebbero essere nuovamente in lista l'avvocato Vittorino Chiusano e il leader ciellino Roberto Formigoni a meno che il prossimo congresso non gli apra la strada verso la vicesegreteria (andreottiana) del «dopo-De Mita». In casa del pei il riserbo è d'obbligo. Pare, comunque, certo l'abbandono del seggio a Strasburgo da parte dell'ex segretario Alessandro Natta e di Giancarlo Pajetta, mentre saranno riconfermati Alberto Moravia, Gianni Ceivetti e Luciana Castellina, n segretario Achille Occhetto dovrebbe capeggiare la lista comunista in due circoscri¬ zioni: Piemonte, Lombardia, Liguria e in quella centrale dove scenderà in campo anche il giurista Stefano Rodotà. La lista socialista vedrà la presenza di numerosi amministratori locali a partire dai sindaci di Torino, Maria Magnani Noya, e Milano, Paolo Pillitteri. Accanto a loro una pattuglia di ministri: dal responsabile del Turismo Franco Carraro ai suoi colleghi del Commercio Estero Renato Ruggiero e della Ricerca scientifica Antonio Rubertì. L'unica novità socialdemocratica dovrebbe essere là candidatura del ministro dei Lavori pubblici Enrico Ferri. Tra i laici pare vadano di moda i giornalisti. Saranno nella lista pri-pli l'ex direttore del Corriere della Sera, Piero Ostellino, Enzo Bettiza, Jas Gawronski e Livio Caputo. A questi dovrebbero aggiungersi l'ex senatore Attilio Bastianini, Antonio Patuelli, l'economista Antonio Martino e l'ex ambasciatore in Urss Sergio Romano. Un discorso a parte meritano radicali e autonomisti. I primi vivranno una sorta di diaspora verso i laici, i socialdemocratici e i verdi. Una parte degli autonomisti nel collegio Piemonte, Lombardia, Liguria sta valutando l'opportunità di una grande unione. Si chiamerà (il nome la dice lunga) «Nord». Gianni Pintus