Ghidella va alla Ford di Ugo Bertone

Ghidella va alla Ford L'annuncio di Detroit dopo il «divorzio» dalla Fiat Ghidella va alla Ford Ufficialmente non avrà incarichi operativi, ma sarà consulente di Philip Benton junior, l'uomo che guida l'espansione del gruppo all'estero - Le strategie del colosso dell'auto Usa puntano sull'Europa MILANO — Vittorio Ghidella alla Ford. Ecco il secco comunicato in arrivo da Detroit. -La Ford Motor Company di Detroit e Vittorio Ghidella annunciano di aver firmato un accordo di consulenza in base al quale Ghidella, ex amministratore della Fiat Auto, diventerà consigliere del presidente del gruppo auto della Ford, Philip Benton junior: Tutto qui. A richieste di chiarimenti gli uomini della Ford oppongono un cortese rifiuto di spiegazione. La parola d'ordine è che Ghidella seguirà numerose iniziative automobilistiche della Ford a livello mondiale e lavorerà a stretto contatto con l'azienda di Detroit («E' stato lui — si precisa — a non voler incarichi all'interno di una struttura gerarchica-). Philip Benton, però, ricopre all'interno del colosso Usa dell'auto la carica di vicepresidente esecutivo responsabile del settore estero della Ford. Ghidella, perciò, lavorerà a stretto contatto con l'uomo incaricato di guidare l'espansione del gruppo all'estero. Facile prevedere che il terreno di collaborazione sancito dall'accordo firmato venerdì sera a Londra riguardi l'Europa e. soprattutto, lo sviluppo di sistemi industriali integrati per gli impianti europei della casa Usa. Al quartier generale della Fiat di corso Marconi, per ora, non si raccolgono commenti sul passaggio di Ghidella. Alle richieste della stampa si oppone un secco -no comment-. Il presidente della holding, Giovanni Agnelli, è in America ove presenzierà stamane alla prima quotazione del titolo del Gruppo a Wall Street. L'ex amministratore della Fiat Auto aveva lasciato il gruppo alla fine di dicembre, scadenza del contratto con la Fiat. In questi 44 giorni si sono sprecate le illazioni sulla sistemazione del manager: società di consulenza; iniziative imprenditoriali autonome o in abbinamento con varie multinazionali; contatti con i colossi tedeschi dell'auto, da Mercedes Benz a Volkswagen (si è parlato di un incontro con Cari Hahn della Volkswagen). Alla fine si è rivelata esatta l'ipotesi della Ford, quella più accreditata dal giorno, il 25 novembre, in cui a Marentino l'avvocato Agnelli comunicò ai dirigenti Fiat le dimissioni del dirigente, per dieci anni alla guida della Fiat Auto. Del resto, al tempo dei contatti tra Fiat e Ford, Ghidella aveva riscosso l'apprezzamento di Donald Petersen, l'uomo da cui dipendono ora le sorti del gigante di Detroit (e contro cui scalpitano gli eredi Ford). L'Europa pare comunque una delle aree di maggior impegno della casa americana. Nel Vecchio Continente la Ford incontra da anni difficoltà notevoli che hanno fatto scivolare la quota di mercato del gruppo dal 13% del 1984 all'I 1,2%. E il parco modelli ha bisogno, secondo gli esperti, di un robusto e rapido rinnovamento. Del resto la casa di Detroit ha già programmato forti investimenti in Europa per nuovi impianti produttivi (in Gran Bretagna e probabilmente in Spagna ). E c'è chi parla anche di un possibile sbarco in Italia attraverso la Maserati, un interesse tutto da confermare. Ugo Bertone