Tenevano in gabbia figlio handicappato
Tenevano in gabbia figlia handiccappato A Catanzaro: «Non abbiamo i soldi per curarlo» Tenevano in gabbia figlia handiccappato E' un ragazzo di 11 anni - Si indaga anche sul silenzio dei vicini CATANZARO — -Non sapevamo cosa fare e a chi affidarlo-. La giustificazione non è bastata al comandante della stazione dei carabinieri di Girifalco (un paese a trenta chilometri da Catanzaro), che ha denunciato i genitori di un ragazzo sofferente di gravi handicap mentali: tenevano il figlio in una gabbia durante la loro assenza da casa. La scoperta dei militari è stata del tutto casuale; se grave appare la posizione dei genitori del ragazzo, non meno pesante sembra quella dei parenti o dei vicini di casa, che hanno detto di non aver mai saputo nulla, mentre quasi certamente erano a conoscenza delle condizioni in cui il piccolo Oscar viveva, tutti i giorni, per alcune ore. Il ragazzo ha 11 anni. Secondo il medico che lo ha visitato ha un'insufficienza mentale grave, ma con le cure adeguate potrebbe essere recuperato almeno sul piano comportamentale. Sabato pomeriggio i carabinieri hanno trovato Oscar in una gabbia di legno larga un metro ed alta un metro e cinquanta, al centro di una delle due stanze nelle quali vive la famiglia De Vito. I militari erano venuti per controllare il capofamiglia, un pregiudicato che da circa un anno lavora come cuoco nel locale ospedale psichiatrico. Ma hanno trovato soltanto il ragazzo e, accanto a lui, la sorella tredicenne Maria Meruska. II padre era al lavoro e la madre, casalinga, era uscita per far le spese in vista del fine settimana. La ragazza ha ammesso che non si prendeva cura del fratello per la prima volta. D'altra parte, la presenza della gabbia rappresentava un elemento fin troppo evidente: non era una soluzione estemporanea, du¬ rante la loro assenze i genitori accudivano il ragazzo in questo modo. Il padre e la madre di Oscar hanno cercato di giustificarsi in modo abbastanza semplice: -Oscar rappresenta un problema, non abbiamo i soldi necessari per curarlo e solo quando eravamo costretti ad allontanarci, temendo che potesse farsi male, lo rinchiudevamo nella gabbia». I carabinieri hanno denunciato i genitori di Oscar per sequestro di persona e maltrattamenti, ma solo a piede libero, "nell'interesse dello stesso ragazzo che altrimenti — hanno detto — sarebbe rimasto senza le benché minima assistenza'. Contemporaneamente i militari hanno interessato la procura della Repubblica per i minori, nella speranza che qualcuno si prenda ora cura del ragazzo. e. 1.
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