Suicida in Questura un agente a Savona

Suicida in Questura un agente a Savona Si è sparato in ufficio, non si sa perché Suicida in Questura un agente a Savona DAL NOSTRO CORRISPONDENTE SAVONA — Un suicidio apparentemente senza spiegazioni. Un poliziotto di ventisei anni si è tolto la vita nel suo ufficio in questura a Savona, sparandosi alla tempia con la pistola di ordinanza. I colleghi lo hanno soccorso immediatamente, ma per il giovane non c'era più nulla da fare. Marco Cavazzoli era nato a Cairo Montenotte, nell'entroterra ligure, e abitava con la famiglia a Savona (il padre Cario, la madre Ada e una sorella maggiore, Doriana). Fidanzato con un'infermiera dell'ospedale San Paolo, Eugenia Gregoretti, ventitré anni, a maggio avrebbero dovuto sposarsi. Da qualche mese era stato trasferito alla Ucigos, l'ex ufficio politico della questu¬ ra. L'ultimo servizio l'aveva svolto sabato, scortando il capo dì stato maggiore della Difesa, rarnirùraglio Mario Porta, in visita a Savona per un convegno sulla Nato. Per tre anni il poliziotto aveva lavorato alla volante; non aveva mai subito provvedimenti disciplinari, era stimato da superiori e coltegli. Ieri mattina Cavazzoli si è presentato puntuale al lavoro. Alle nove è andato con i colleghi in un bar di fronte alla questura a prendere un caffè. Ha scherzato con il barista, ha discusso sui risultati delle partite, poi è rientrato nel suo ufficio e si è sparato. Subito è accorsa gente, ma per Cavazzoli non c'era più nulla da fare. Ora la ricerca della verità è affidata all'inchiesta Gian Paolo Carlini

Persone citate: Eugenia Gregoretti, Gian Paolo Carlini, Mario Porta

Luoghi citati: Cairo Montenotte, Savona