Altobelli fuori, Cabrini contro Galderisi

Altobelli fuori, Cabrini contro Galderisi Zoff, tra alternative e doppioni, cambia ancora volto alla Juventus nella difficile trasferta di Verona Altobelli fuori, Cabrini contro Galderisi L'attaccante ha nuovamente male al ginocchio destro: al suo posto Buso - L'altro ex bianconero Pacione affidato a Brio - L'allenatore ammette: «Abbiamo perso alcune partite per errori banali di gente esperta» DAL NOSTRO INVIATO VERONA — Cambia l'arbitro, Longhi per Lo Bello, e la Juve cambia ancora volto. -Spero sia l'ultima settimana, non vorrei che qualcuno confondesse le necessità di un allenatore con la sua vocazione ad improvvisare-. Dino Zoff alla grande qualità di parlare poco, in un mondo pieno di chiacchiere, unisce la capacita di dire — quando è ora — cose chiare e secche. Nessuno dimentichi che questa, per lui, è una stagione di emergenza: se Boniperti gli darà ascolto, la campagna trasferimenti eliminerà doppioni e creerà alternative. Importante, la differenza fra doppioni e alternative. Basta pensarci su. Allora, contro il Verona non gioca Altobelli (-più no che sì-, avverte Zoff) per il riacutizzarsi, dopo l'ultimo allenamento, dell'antico dolore al ginocchio destro. L'attaccante è contrariato, l'allenatore ha già scelto Buso e guarda con stupore chi gli presenta idee diverse. •Perché, dovrei andare in campo senza una punta?-. Questa variante è quindi obbligata, e l'alternativa viene rispettata. Zoff, garbato conduttore del quiz, ti viene incontro con alcune riflessioni: -Abbiamo perso partite nelle quali eravamo stati migliori sul piano del gioco. Perse per errori banali, e non di giovani. Compiuti da gente esperta. Qualcosa da inventare? Nel calcio c'è poco da inventare. Neppure Mondonico e Galeone mi hanno fatto vedere cose nuove. Come nessuno può cambiare la realtà. Per me Cabrini è un difensore e De Agostini un centrocampista che dà forza al reparto-. Allora aveva ragione Gaiderisi. Visto dopo l'allenamento e prima dell'arrivo dei bianconeri a Verena il «nanu» ci aveva detto: •Mi aspetto Cabrini-. Quindi Brio addosso a Pacione, De Agostini a fianco di Marocchi. Questa è la voce del popolo. Cabrini in marcatura (e non solo sulla fascia) merita stima e anche una verifica. Il fatto che giochi Mauro e non Laudrup non l'ha ammesso Zoff, ma l'ha spiegato il volto scuro del biondo danese. A questa Juve in perenne ricerca di equilibri fra reparto e reparto, fra gioco e gol (-ci vorrebbe una giornata per parlarne-, anticipa Zoff), si oppone oggi un Verona con un solo piccolo problema. La scelta fra Bruni e Terraciano sulla destra del centrocampo (Bruni sta appena recuperando dopo un infortunio). L'ingessatura che blocca Caniggia e la brucellosi che tiene in quarantena Berthold tolgono ogni pensiero sul presente a Bagnoli e Mascetti. E i pensieri sul futuro? Chlampan è già pronto alle vostre partenze... -Evidentemente — risponde Mascetti — ne sa più di noi. Ad ogni modo ha più chances Bagnoli con il suo mestiere. Per me sarebbe più difficile andarmene. A proposito, è vero che dietro ad una cordata del Torino c'è Moggi?-. Queste le premesse, e le divagazioni, su una partita ad alto rischio per la Juventus. Dal ritorno dei gialloblù nella massima divisione (stagione '82-'83) tra Coppa Campioni, Coppa Italia e serie A i bianconeri al Bentegodi hanno soprattutto sofferto. Nove partite. Cinque sconfitte, tre pareggi, una vittoria in campionato nel torneo '85-'86 con una rete d; Laudrup. Una rivalità aspra, riaccesa (stagione '85-'86) dalla sfida fratricida di Coppa Campioni: 0:0 nell'andata a Verona, 2-0 per i bianconeri (rigore di Platini e poi Serena) nella partita giocata nell'irreale silenzio del Comunale con le porte chiuse ai tifosi come beffarda conseguenza della tragica notte di Bruxelles. Fu una partita assurda, polemica e tesa. Preben Elkjaer rischiò di sfasciare lo spogliatoio torinese, quel giorno. Adesso il danese fa da spettatore. Oggi allo stadio tiferà per un Verona che va all'assalto della Juventus con due ex bianconeri: «nanu» Giuseppe Galderisi, un giovane (26 anni il 22 marzo prossimo) già vecchio per aver esordito in serie A in Perugia-Juventus del 9 novembre '80, e Marco Pacione (pure lui vicino ai 26, li compirà a luglio), attaccante che in provincia tra Atalanta e Verona ha dimenticato la sua unica stagione juventina: quella '85-'86, dodici partite senza gol in campionato. Dal Verona alla Juve sono passati negli anni Benzo, Vignola, De Agostini, Tricella e Galia. Cammino inverso per Fanna, Galderisi, Storgato, Vignola (cavallo di ritorno), Pacione, Pioli (oggi squalificato) e Soldà. Stavolta, qualcuno va in campo con un po' di amaro in bocca. Bruno Perucca

Luoghi citati: Bruxelles, Fanna, Italia, Perugia, Verona