Prezzo del latte, firmato l'accordo

Prezzo del latte, firmato l'accordo Dopo gli industriali, anche gli allevatori hanno accettato la proposta del ministero Prezzo del latte, firmato l'accordo Aumento medio del 12% - Ma in Lombardia, Liguria e Friuli i produttori riceveranno 660 lire il litro; nel Veneto 649,19 in Piemonte solo 630,41 • Riserve su tre punti: i parametri, la qualità, i pagamenti - Probabili rincari al consumo ROMA — L'accordo sul prezzo del latte bovino alla stalla per 11 1989 è stato firmato venerdì scorso anche dai produttori (Unalat) dopo che, in seguito a una discussa mediazione del ministro dell'Agricoltura Calogero Mannino, a fine gennaio avevano apposto la loro sigla all'accordo soltanto gli industriali (Assolatte). In linea di massima, i punti sono quelli già conosciuti (da noi anticipati sulla pagina dell'agricoltura di domenica 22 gennaio). E precisamente: 0 Aumento di lire 70,52 (circa il 12 per cento rispetto all'anno scorso) per litro di latte «reso caldo» alla stalla nelle sei regioni del Nord In cui l'intesa si applica direttamente: Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, FriuliVenezia Giulia, Emilia-Romagna. • Tuttavia, il prezzo non è uguale in tutte le regioni: in Lombardia, Liguria, FriuliVenezia Giulia l'allevatore riceverà 660 lire, compreso il 12 per cento di Iva zootecnica. In Piemonte e nel Veneto si scende invece, rispettivamente, a 630,41 lire e a 649,19 lire, più l'Iva. • Per i servizi di refrigerazione resi dagli allevatori è riconosciuto un compenso di 9 lire il litro. Ma le vicissitudini di questa lunga trattativa non sono ancora terminate. «La parte agricola ha firmato — dice il direttore della Coldiretti piemontese Gianfranco Tamietto — con grande senso di responsabilità, anche se non era pienamente convinta della bontà dell'accordo. Lo ha fatto anche per evitare una situazione di totale anarchia nella regolamentazione del prezzo». Tuttavia, vi sono ancora tre riserve, come fa osservare Mario Buri, direttore dell'Associazione Allevatori del Piemonte; riserve che riguardano: i parametri per il 1990; la qualità; 1 termini di pagamento. "Non si possono fissare oggi i parametri per il '90 — di- ce Buri — è un impegno impossìbile da prendersi, anche perché vengono fissati limiti assurdi: 3,75 per il grasso, 3,3 per le proteìne». "Un altro punto in discussione riguarda la qualità — spiega Tamietto — ; è stato inserito dagli industriali senza che gli allevatori fossero consultati, e afferma che si dovranno raggiungere i parametri comunitari. Infine, ultimo punto, i termini di pagamento: gli agricoltori chiedevano 45 giorni come tempo massimo, invece nell'intesa non se ne parla». "Almeno per i parametri qualità — osserva Buri — et saranno probabilmente delle trattative a livello regionale. Ci auguriamo di spuntare qualcosa in più per gli allevatori». Ora i Conùtati prezzi dovrebbero decidere gli aumenti al dettaglio. l.b.

Persone citate: Calogero Mannino, Gianfranco Tamietto, Mario Buri, Tamietto