Gangster firmati Aldrich

Gangster firmati Aldrich Scegliendo tra ifilm di oggi in tv Gangster firmati Aldrich GRISSOM GANG (1971 su Raiuno alle 23; dur. 102') di Robert Aldrich con Scott Wilson, Kim Darby, Tony Musante, Irene Dailey, dal romanzo Niente orchidee per Miss Blandish di James Hadley Chase: esemplare gangster-film con cui Aldrich rievoca tra violenza bruta, nera ironia, accorato romanticismo, l'America del proibizionismo attraverso l'assurda love story tra un'ereditiera rapita, terrorizzata e rimbecillita dalla droga che le somministrano i sequestratori, e un giovane minorato e psicopatico della banda criminale, uno dei 4 figli di Ma' Grissom, madre-gangster sulla falsariga della mitica Ma' Barker (su cui II clan dei Barker del '69 di Corman con Shelley Winters). VOGLIAMO I COLONNELLI (1973 su Odeon alle 20,30; dur. 100' e con spot 120') di Mario Monicelli scritto con Age e Scarpelli, interpreti Tognazzi, Carla Tato, Claude Dauphin, Francois Perier: gli amari casi di casa nostra deformati in una visione farsesco-satirica. Al centro un colpo di Stato. «Volpe nera» — estrema destra, colonnelli, femmine vogliose, inviati stranieri, preti — organizzato in un campo di addestramento e finito malamente in fumo; ma il vero golpe ci sarà, astuto e subdolo, da parte del governo per «garantire la democrazia». I MOSTRI (1963 su Canale 5 alle 15,30; dur. 100' e con spot 150') di Dino Risi, soggetto e sceneggiatura di Age, Scarpelli, Petri, Scola e Maccari: venti episodi satirici e beffardi sull'Italia dell'epoca, protagonisti «mostruosi» Gassman e To¬ gnazzi; particolarmente riusciti il primo, L'educazione sentimentale, e l'ultimo, La nobile arte. FESTA DI LAUREA (1985 su Cinquestelle alle 20,30; dur. 96') di Pupi Avati con Carlo Delle Piane, Aurore Clement, Nik Novecento: ritratto umoristico è patetico di uno sprovveduto pasticciere che passa la vita nel ricordo di un bacio datogli anni prima da una bella donna. FEMMINA FOLLE (1946 su Retequattro alle 20,30; dur. 110' e con spot 125') di John Stahl. nero melodramma con la splendida Gene Tierney succube della gelosia, che sospettando una tresca tra il virtuoso marito (Coneld Wilde) e la virtuosa sorella (Jeanne Crain) arriva ad un suicidio che pare un omicidio per inguaiare i presunti amanti.

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