Maradona stoppa «La macchina della verità» di Simonetta Robiony

Maradona stoppa «La macchina della verità» Rimiate il debutto del programma: tra i servizi «di prova» quello sul bimbo non riconosciuto dal calciatore Maradona stoppa «La macchina della verità» ROMA — Nuovo giallo ieri in Rai, nella sede di viale Mazzini: il programma La macchina della verità, una sorta di interrogatorio in diretta di alcuni protagonisti di fatti di cronaca, che sarebbe dovuta cominciare sabato 20 febbraio, è scivolato a data da destinarsi, forse il sabato successivo, forse dopo. Che è successo? Stando ai si dice a bloccarlo sarebbe stato Maradona, star del calcio nostrano e non, infuriato perché La macchina della verità avrebbe dovuto esordire presentando il caso della ragazza napoletana che sostiene di aver avuto un figlio da lui. Maradona. saputo che la macchina della verità lo sbugiardava come seduttore e padre ignobile, tramite il suo avvocato Enzo Maria Siniscalchi avrebbe chiesto e ottenuto che la trasmissione non fosse mandata in onda. Ma è proprio così che stanno le cose? O invece è una chiacchiera messa in giro in un momento in cui l'attenzione dei giornali è puntata su questa Rai sempre più lanciata sulla strada dei programmi giornalistici a rischio? Il direttore di Raidue Gigi Locatellì butta acqua sul fuoco: -La puntala realizzala è una delle tante fatte come prova del nuovo programma. Nessuno ha mai pensato di mandarla in onda così com'era perché, tra l'altro, non erano presenti né Maradona né i suoi legali t non si può ricostruire un caso senza ascoltare la controparte». Ma è vero che non sarà trasmessa? "E' una decisione prematura. Se una volta integrata delle parti mancanti, e cioè l'opinione di Maradona, risulterà interessante potrà anche andare in onda- . E' falso quindi che Maradona abbia diffidato la Rai dal trasmetterla? «Con me né il calciatore né il suo legale si sono fatti vivi. Può darsi lo abbiano fatto con altri e io non sia informato. Comunque non vedo il problema: quella era una prova e non poteva andare in onda-. A conferma che La macchina della verità sia una trasmissione In fase di realizzazione il direttore di Raidue racconta che Giancarlo Santalmassi, il giornalista scelto per condurre in studio, è uno dei tre conduttori sperimentati in questa prima fase: •Adesso abbiamo scelto lui ma è una decisiorie recentissima tant'è che ìion lutti i mimeri zero li ha realizzati Santalmassì-. Sorta di processo all'americana con tanto di macchina per misurare i battiti cardìaci, la sudorazione, le secrezioni ghiandolari dell'interrogato e stabilire in tal modo se stia mentendo oppure no. aggeggio diabolico messo a punto da uno scienziato americano e adottato dalla giustizia di quel Paese come strumento giudiziario suppletivo, La macchina della verità da noi in Italia arriva in televisione, sull'onda della moda delle trasmissioni capaci di far luce su fatti rimasti poco chiari. Sarà usata in un programma che vuole essere di cronaca nera ma anche di cronaca bianca, un programma nato per far parlare, discutere, dividere, ma soprattutto ottenere ascolto. A produrlo è la Italiana produzione di proprietà di Stefania Craxi e Marco Bassetti, rispettivamente figlia e genero di Bettino. La regia è di Maurizio Vascc, il responsabile Rai è Mario Colangeli. Di certo si sa che sono state registrate fino ad oggi quattro puntate: una sottoponendo ad interrogatorio Terry Broome, la fotomodella ame¬ ricana colpevole d'aver ucciso un ricco plauboy milanese che la provocava; un'altra l'estetista Vanna Marchi accusata di aver invaso l'Italia con i suoi prodotti di bellezza che costano tanto e valgono poco, la terza la direttrice del carcere di Avellino Clorinda Bevilacqua sospettata di aver-trasformato la galera in un centro di festini e corruzioni, nonché, eccola, la quarta su Cristiana Sinagra, la ragazza di Napoli che un paio d'anni fa additò alla pubblica opinione Maradona come il padre del bambino che aspettava. In studio con lei c'erano il fratello Salvatore, l'avvocato di lei Enrico Tuccillo, una domestica di Maradona, Giovanna Bergara, il genetista Guido Modiano, più alcuni giornalisti che seguirono la vicenda. Per la macchina della verità Cristiana risultava non mentire. Simonetta Robiony

Luoghi citati: Avellino, Italia, Napoli, Roma