Bottiglieri sfida il giramondo Mitchell

Bottiglieri sfida il giramondo Mitchell BOXE A Capo d'Orlando settima difesa del mondiale superpiuma (Wba) del sudafr icano Bottiglieri sfida il giramondo Mitchell Dopo il trionfo di Maurizio Stecca sul dominicano Nolasco — un mondiale discusso per un campione vero — e dopo la manfrina che ha portato il generoso sardo Lupino a battersi e a perdere ingloriosamente in una dimensione non sua per un altro titolo della nuova sigla Wbo — la boxe professionistica ripropone stasera dal ring siciliano di Capo d'Orlando, un campionato del mondo credibile come valore dei protagonisti e nel pieno rispetto delle leggi pugilistiche italiane. La Federboxe, come si sa, ha posto fuorilegge, sia l'Ibf che l'ultimo nato tra gli organismi mondiali, cioè la Wbo, mentre ha confermato il suo riconoscimento, sia pure in mezzo a molte contraddizioni, sia al Wbc che alla Wba. E appunto sotto l'egida di quest'ultima organizzazione, il sudafricano Brian Mitchell è per la seconda volta in Italia a difendere la sua corona dei superpiuma dall'assalto del napoletano Salvatore Bottiglieri. Mitchell. un fuoriclasse che ha già difeso sei volte il titolo conquistato nel 1986 a spese del panamense Alfredo Layne, è costretto per motivi razziali a fare il giramondo: la Wba ha risposto all'apartheid isolando il Sudafrica, ma consentendo ai pugili di quel Paese di combattere all'estero. E aver conservato il suo trofeo battendosi in Portogallo, a Panama, in Francia, in Spagna, in Italia e in Gran Bretagna, costituisce un eloquente biglietto di presentazione per il sudafricano. Nella sua precedente avventura italiana — dicembre '87 — sempre a Capo d'Orlando, Mitchell dispose del pugliese Curcetti, salvato da una ferita alla nona ripresa quando era sull'orlo del k.o. Contro Bottiglieri, un ventottenne napoletano dalla boxe rude ma efficace, non dovrebbe essere altrettanto facile per il sudafricano, anche se il pronostico resta ovviamente per lui. Bottiglieri, ex campione d'Italia dei piuma, detentore fino a pochi mesi fa del mondialino Wbc che gli è stato tolto a tavolino per motivi poco comprensibili, ha nella solidità fisica e nella notevole potenza di pugno le armi per dare credibilità ad un match che gli offre una borsa di 60 milioni. Il napoletano, socio d'af¬ fari e collaboratore di Pai nzio Oliva, ha vinto prima del limite tutti gli incontri disputati nel 1988. Non è solo questione di scarso nerbo degli iivversari, significa anche che Bottiglieri mena sul serio. Il fuoriclasse Mitchell, insomma, dovrà battersi seriamente per imprimere sulla corona mondiale il suo settimo sigillo. Nella riunione avrebbe dovuto figurare la difesa dell'europeo dei gallo da parte di Vincenzo Belcastro. contro Io spagnolo Agapito Gomez. Ma lo sfidante il suo k.o. lo ha già subito prima di salire sul ring a causa della cinese e la riserva designata dall'Ebu, l'inglese Hood, ha rifiutato di combattere con così scarso preavviso. A meno che Roberto Sabbatini riesca a tirar fuori dal cappello all'ultimo istante un rivale per Belcastro accettabile anche dall'Ebu, il campione d'Europa se ne siarà in platea e al suo posto combatterà il peso welter Alessandro Duran. figlio dell'ex campione d'Europa Carlo DUran, opposto a uno sparring-partner di Mitchell. Gianni Pignata