Un round alle Generali nella corsa per Midi

Un round alle Generali nella corsa per Midi La compagnia di Trieste avrà due rappresentanti nel consiglio del colosso francese Un round alle Generali nella corsa per Midi MILANO — Le Assicurazioni Generali hanno vinto un round nella tappa di avvicinamento al gruppo francese Midi: due loro rappresentanti, vale a dire Eugenio Coppola di Canzano e Antoine Bemheim entrano nel consiglio del colosso di oltralpe. La notizia è confermata nell'avviso di convocazione per la assemblea di Midi del 28 febbraio. E' stata viceversa respinta la richiesta di Claude Bébéar, presidente di Axa, di ottenere altri tre posti nel consiglio. Scrive «Le Monde»: «Questo significa che la bomba italiana è stala disinnescala- e aggiunge che le Generali, le quali il 13 luglio scorso avevano ottenuto l'autorizzazione a salire fino al 33,3% del capitale Midi, «accecano ora di Imitare la loro partecipazione al 20' in cambio appunto dell'ingresso in consiglio. Se Generali ha segnato un punto a suo favore, riuscendo a trovare un accomoda¬ mento con il presidente di Midi, Bernard Pagezy, ma aiutata da Bébéar (il quale ha dato il suo benestare) le cose non vanno invece bene tra il presidente di Midi e il presidente di Axa. I giornali francesi parlano ormai chiaramente di lotta aperta e sostengono che, il 28 febbraio prossimo, l'assemblea di Midi si trasformerà in un braccio di ferro. E' fallito, infatti, anche il tentativo di mediazione fatto da un Comitato di conciliazione. L'accordo tra Pagezy e Bébéar sembra definitivamente rottip: il secondo accusa il primo di voler diluire la partecipazione di Axa in Midi, che è oggi la singola posizione maggiore pari al 28,6%. In effetti la tesi di Pagezy è che, per evitare futuri tentativi di scalata tipo Generali, è necessario rafforzare il «nocciolo duro» di Midi. A questo fine Pagezy avrebbe preso contatto sia con Carlo De Benedetti che con il gruppo Suez, senza contare l'acqui¬ sto della partecipazione nella Sigp di Georges Pébereau, decisa da Pagezy in novembre e che aveva fatto infuriare Bébéar. 11 risultato di tutto questo è che, da alleati di ieri, i presidenti di Axa e di Midi sono tornati ad essere quello che tradizionalmente erano stati per anni: due nemici che non si fidano l'uno dell'altro. Il 28 febbraio, dunque, Pagezy e Bébéar si fronteggeranno. Il primo può contare sulla metà dell'autocontrollo (4,5% ), sul 3%. di Michelin, sul 4,$% della Caisse des Depots e, probabilmente, sulla maggior parte del 20% distribuito al pubblico, il che significa un 32/33% circa. Bébéar potrà invece sommare al suo 28,6%, l'altra metà dell'autocontrollo (4,5%) e forse il 3%. di Paribas, in tutto un 36% circa del totale. E' chiaro che a questo punto il 17% di Generali diventa l'ago della bilancia. Per chi correrà Trieste? Molti sostengono che, nonostante i colpi bassi del passato, la compagnia di Trieste affiancherà Pagezy: non solo perché questo fa già parte del patto che ha consentito l'ingresso di Coppola e Bemheim nel consiglio Midi, ma anche perché ci sarebbero più affinità di stile con il presidente di Midi. Altri ricordano però che i triestini sono soprattutto assicuratori, e in questo senso più vicini agli interessi di Bébéar. Per fare pronostici, bisognerebbe saperne di più sui legami personali tra gli uomini che in Francia hanno condotto la battaglia di Generali, vale a dire Bernheim e André Rosa e i due presidenti in lotta. Nonostante le molte provocazioni, i vertici di Generali hanno sempre evitato di commentare aspramente il comportamento di Pagezy, sostenendo la tesi che il loro interssamento in Midi non era una scalata al potere ma ia ricerca di una alleanza. V. s.

Luoghi citati: Canzano, Francia, Trieste