La Consob farà da «contabile»

Una legge per la Borsa Un vertice tra Amato, Ciampi e Piga ha appianato i contrasti Una legge per la Borsa Si sblocca la riforma - Presente all'incontro Berlanda, presidente della commissione Finanze ■ Intesa su controlli e concentrazione degli scambi - Mercoledì il senatore Triglia presenta il nuovo testo La Consob farà da «contabile» MILANO — La scena è questa: il ministro del Tesoro, Amato, il governatore della Banca d'Italia, Ciampi, il presidente della Consob, Piga, il presidente della commissione Finanze e Tesoro del Senato, Berlanda, riuniti attorno a un tavolo. Oggetto di discussione: il disegno di legge sulle Società di intermediazione mobiliare (Sim), i poteri di controllo, la concentrazione degli scambi azionari in Borsa. C'è voluto un vertice segreto, mercoledì sera, tra i quattro uomini che in questo momento hanno in mano le sorti della riforma del mercato borsistico italiano per sbloccare l'esame della proposta delle Sim. Amato, Ciampi, Piga e Berlanda hanno concordato sulla necessità di procedere rapidamente, per quanto i tempi parlamentari possono consentire, alla definizione del disegno di legge. L'incontro, molto cordiale, è servito soprattutto a delineare le rispettive posizioni sui poteri di controllo nei confronti delle Sim che saranno suddivisi, con precise responsabilità, tra Consob e Banldtalia. Queste due istituzioni, in silenziosa polemica nei giorni scorsi su questo punto delicato, sembrano ora concordare pienamente sulla duplicità dei controlli. Alla Commissione di Piga vengono attribuiti i poteri di verifica della trasparenza delle Sim; a Via Nazionale spetta, invece, il controllo di stabilità. Più chiaramente significa che la Consob si occuperà di prospetti e aspetti contabili mentre Bankitalia terrà sotto esame i coefficienti patrimoniali, l'entità del capitale, la liquidità degli intermediari. Restano comunque da risolvere due questioni riguardanti: la totale assenza di poteri della Consob verso aziende e istituti di credito in materia di correttezza e trasparenza; e il fatto che la stessa Commissione non viene sentita da Bankitalia in materia di stabilità delle Sim. C'è, inoltre, un aspetto finora trascurato del progetto che andrà in discussione alla commissione del Senato: quello relativo all'introduzione di dispositivi finalizzati alla concentrazione degli scambi in Borsa, uno dei nodi sto¬ rici del sistema finanziario. Nel disegno di legge sulle Sim è stato inserito, infatti, un punto che vincola le aziende di credito, le Sim, i fondi comuni, le finanziarie e le assicurazioni a comprare e vendere azioni solo in Borsa. Le uniche eccezioni previste (per le spezzature o i blocchi di azioni) saranno disciplinate a parte. Se davvero passerà un provvedimento come questo, la Borsa italiana assumerà finalmente dimensioni e qualità operative al momento inimmaginabili, adeguandosi ai livelli delle altre piazze finanziarie internazionali. E' tutto a posto, dunque? n presidente della commissione del Senato, Berlanda, è soddisfatto. 'Certo non è tutto pacifico, ci sarà ancora qualche resistenza — commenta — ma ormai all'interno della commissione ci sono opinioni convergenti', n senatore bergamasco sottoli¬ nea Inoltre che 'il modesto progetto iniziale, limitato alla trasformazione degli agenti di cambio nelle Sim, si è poi arricchito della disciplina dei conflitti di interesse, del riordino degli organismi di controllo, degli interventi per concentrare l'attività, della proposta dei futures. Insomma è quasi una riforma generale della Borsa-. TJ relatore del disegno di legge, il democristiano Triglia, si è impegnato a preparare un testo, che raccolga gran parte dei 94 emendamenti, da presentare mercoledì prossimo, quando inizierà il confronto vero e proprio. Nel frattempo ieri a Milano si è riunito il consiglio nazionale degli agenti di cambio il cui presidente. Giuseppe Gaffino, ha ribadito che -la concentrazione degli affari in Borsa è il punto centrale di tutta la problematica delle Sim-. Rinaldo Gianola

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