Firenze all'una si dorme

Firenze, all'una si dorme Il Comune impone il coprifuoco in discoteca, i gestori chiudono Firenze, all'una si dorme Serrata di protesta, stasera e domani - Alcuni cittadini si lamentavano per i rumori causati da un ritrovo: e l'amministrazione ha fissato per tutti la chiusura anticipata FIRENZE — Un weekend senza «nightclubbing». Disòoteche, night club, pianobar resteranno deserti, le luci spente. Le porte dei più famosi locali notturni di Firenze resteranno sbarrate stasera e domani per decisione dei proprietari, uniti nella serrata per protestare contro l'ordine del giorno del Consiglio comunale di lunedì scorso il quale ha deciso che a Firenze si balla fino all'una di notte, per questioni di salute ambientale. Poi tutti a nanna. Instaurando il coprifuoco sulle danze notturne, Firenze si è guadagnata in un battibaleno l'appellativo di -città chiusa-. "Un provvedimento iraniano" l'ha definito il «verde» Tommaso Franci, rimangiandosi in quattro e quattr'otto la firma di approvazione apposta sotto l'ordine del giorno del Consiglio comunale di lunedì. Così Firenze ha deciso di fare la guerra alla musica nel cuore della città. Perché? Sull'onda della protesta di un gruppo di cittadini che, rivendicando per loro il diritto a dormire sonni tranquilli, da mesi aveva aperto una querelle con l'assessore al Commercio, Scartino, sull'orario di chiusura delle discoteche. In particolare del «Paramatta», al quartiere Poggetto, che restava aperta fino alle 3 «li notte. L'unica delibera esistente in materia fissa la fine delle danze all'I di notte, salvo poi la concessione di deroghe che autorizzino il prolungamento dell'orario fino alle 3. E sino ad oggi questa è stata la regola. 'Sulla base di questa delibera — ha dichiarato il liberale Scarlino — ho concesso le deroghe a lutti quei locali che dai rapporti di polizia risultavano in regola. Quando cioè non si erano determinate situa¬ zioni pregiudizievoli per l'ambiente circostante». Per «situazioni pregiudizievoli» s'intendono rumori, schiamazzi e incidenti. Ma gli abitanti del Poggetto non erano d'accordo. Hanno protestato per oltre un anno fino a quando, lunedì scorso, sono andati in massa in Consiglio comunale decisi a ottenere che le «notti del Paramatta» terminassero all'una. E tanto hanno fatto che così è stato deciso. Ma gli amministratori fiorentini hanno fatto di più. Hanno votato all'unanimità (Scarlino non era in aiolà) la proposta dell'assessore al Traffico, il comunista Graziano Cioni, il padre della zona a traffico limitato più grande d'Europa: nata come un'aggiunta ad un documento (firmato da dp, pri, de, verdi, amici della bicicletta) in difesa delle «condizioni ambientali» della Firenze by night, la proposta che «non consente laprotrazione dell'orario di apertura oltre l'I di notte dei locali situati in zone densamente abitate». I proprietari dei locali notturni annunciano che lunedì daranno battaglia in Consiglio comunale, chiedendo che gli amministratori rivedano il provvedimento. Sono tutti d'accordo: -Se dobbiamo lavorare così — dicono — tanto vale chiudere e cambiare mestiere". Sotto accusa l'assessore al Traffico, Cioni, colpevole di aver aggiunto l'emendamento che mette i lucchetti alle «notti piccole» dei fiorentini. Cioni è furente. 'L'interpretazione data all'ordine del giorno — diceva ieri — è inverosimile, provocatoria e inaccettabile, un vero depistaggio". Una marcia indietro? «La misura decisa dal Consiglio comunale — ha spiegato — era chiaramente riferita al "Paramatta" che fin dall'inizio della propria attività ha provocalo una situazione di tensione con gli abitanti del quartiere, violando tutte le regole dettate dall'amministrazione comunale». n Barbablù, come hanno soprannominato scherzosamente l'assessore Cioni dalla fluente barba corvina, sostiene che proprio non intendeva colpire indistintamente tutti i cittadini che vogliono divertirsi e gli operatori che fanno 11 proprio lavoro. In questa situazione, Scarlino attende istruzioni dalla giunta e, nel frattempo, non concederà deroghe alla chiusura oltre l'I di notte. 'Lo scaricabarile fra assessori — attacca il presidente dei commercianti fiorentini, Giannotti — è esecrabile, qui si va contro le aspettative dei giovani". Simonetta Scarane

Persone citate: Cioni, Giannotti, Graziano Cioni, Poggetto, Simonetta Scarane, Tommaso Franci

Luoghi citati: Europa, Firenze, Scarlino