Per Maggie emergenza in cucina di Mario Ciriello

Per Maggie emergenza in cucina Il governo inglese vara misure d'urgenza contro le infezioni alimentari Per Maggie emergenza in cucina DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — «Era ora» esclama l'Inghilterra. Sono le parole con cui i giornali e cittadini hanno accolto ieri la decisione del governo di istituire una commissione d'inchiesta su -tutti gli aspetti delle intossicazioni alimentari-. La situazione era divenuta insostenibile, Maggie doveva agire, ha atteso fin troppo. Da mesi ormai, gli inglesi non sanno più cosa mangiare, nelle uova si annida la salmonella, in altri cibi si nasconde la listeria. I ministri accusano la stampa di allarmismo, ma hanno torto. Ad attizzare questa grande paura è stata l'ambiguità del governo, con la sua giostra di valutazioni ora drammatiche, ora flemmatiche, sempre oscure. L'Inghilterra vuole sapere la verità, vuole conoscere le dimensioni della piaga: indi, vuole una campagna rapida e vigorosa, che restituisca fiducia al consumatore. Purtroppo, la commissione è nata male. Non si sa neppure quanto paleserà al pubblico delle sue indagini e delle sue conclusioni. Stranamente, il pugnace premier ha affrontato senza grinta questa -guerra batteriologica». Soltanto adesso la macchina dello Stato comincia a muoversi, n ministero dell'Agricoltura ha ordinato ieri agli allevatori di gassare tutte quelle galline su cui grava il sospetto della salmonellosi. Finora, aveva soltanto -consigiato» questi massacri. Due, come ormai si sa, sono le minacce: la salmonella enteriditis e la listeria monocytogenes. Le «quantificazioni» variano di giorno in giorno. Secondo un rapporto preparato da alcuni scienziati dei ministeri della Sanità e dell'Agricoltura, 1 casi di salmonellosi da uova, in quest'isola, potrebbero superare i due milioni l'anno. Ma vi sono dubbi sulla cifra, ottenuta moltiplicando per cento, co¬ me si fa negli Stati Uniti, i casi riferiti alle autorità sanitarie. Alti esperti preferiscono un totale annuo di 250 mila, altri parlano di 10.000 soltanto. Un fatto solo è certo. La salmonellosi è in aumento, da vari anni: e lo sono pure molte altre infezioni alimentari. Gli scienziati spiegano: •Assistiamo a una situazione nuova, creata in buona misura dalle nuove tecnologie e nei supermercati e nelle cucine stesse. Dovremo imparare nuove tecniche di conservazione e di cottura». Il governo distribuirà tra breve un opuscolo con consigli e avvertimenti per i negozianti e le massaie. Ieri si è avu'io un primo importante segnale d'allarme, sulla listeriosi. n governo, esortato dal laboratorio centrale di igiene, ha fatto sapere: «Le donne incinte, gli anziani con più di 75 anni, e tutti coloro in salute precaria faranno bene ad evitare i formaggi molli non pastorizzati. Soprattutto quelli tipo Camembert e Brie-. La listeria monocytogenes alberga pure in certi cibi precotti e congelati. Duecentottantasette furono nell'88 i casi di listeriosi, con 61 morti. Quattro donne hanno ricevuto un'infezione durante la gravidanza e due hanno perso il figlio. Ieri, il governo ha vietato altresì l'uso di oli minerali nell'industria alimentare. Questi idrocarburi, derivati dal petrolio, sono presenti nella preparazione della frutta secca, di certi dolciumi e della gomma da masticare. Prove di laboratorio hanno mostrato che -si accumulano nei tessuti di certe persone-. Non sembra esservi un pericolo per uomini e donne, ma meglio essere prudenti. Questo, perché negli animali gli oli causano danni dolorosi, al fegato, alla milza e allo ghiandole linfatiche. Mario Ciriello

Persone citate: Brie

Luoghi citati: Inghilterra, Londra, Stati Uniti