La carriera di un romanzo libertino di Lietta Tornabuoni
La carriera di un romanzo libertino IL FESTIVAL DI BERLINO APERTO DAL FILM TRATTO DA «LES LIAISONS DANGEREUSES» La carriera di un romanzo libertino Il libro «diabolico» di Choderlos de Laclos uscì in Francia nel 1782 ■ Rappresenta quel «libertinaggio che prepara le rivoluzioni» - Venne profondamente ammirato nell'Ottocento da Stendhal, Baudelaire, Taine ■ Divenne teatro a metà degli Anni 30, cinema alla fine degli Anni 50 - Ora è al centro di una straordinaria corsa competitiva cine-commercial-romanzesca • Perché conserva, al di là del valore letterario, un'attualità così appassionata? DAL NOSTRO INVIATO BERLINO — Tra allarmi politici e nervosismi cinematografici, Dangemus Liaisons di Stephen Frears (il titolo italiano sarà Le relazioni pericolose), film diretto da un inglese, recitato da attori americani, tratto da quel classico della letteratura francese che è Les liaisons dangereuses di Choderlos de Laclos, ha inaugurato il FilmFest come un esempio o un simbolo: delle commistioni culturali nell'età postmoderna, del possibile uso multimediale di un'opera, d'una straordinaria corsa competitiva cine-commercial-romanzesca. Gran romanze» epistolare, Les liaisons dangereuses uscì in Francia nel 1782: in quell'anno il marchese de Sade scriveva in prigione Le 120 giornate di Sodoma, due anni prima Denis Diderot aveva pubblicato La monaca, cinque anni dopo Mozart farà Don Giovanni, lo spirito libertino e il sensualismo settecentesco nutrivano o condannavano le dolcezze del vivere prima della Rivoluzione. Il racconto del gioco cinico ideato dalla marchesa di Merteuil e dal suo ex amante visconte di Valmont per corrompere una donna e una ragazzina, la narrazione dell'amore carnale ridotto a assedi e stra^' tegie dal genio dell'intrigo, la forza della satira dei costumi, l'essenzialità stilistica e la sapienza strutturale dell'opera, il moralistico castigo finale dei malvagi, risultarono irresistibili: la prima edizione di duemila copie andò esaurita in un mese. Un successo di scandalo oltre che letterario, una curiosità che voleva identificare persone famose dietro i personaggi; un libro da leggere in segreto, se è vero che la regina Maria Antonietta ordinò di non mettere sulla sua copia lussuosamente rilegata alcuna indicazione di titolo né di autore. Pierre Choderlos de Laclos, piccolo nobile di provincia, ufficiale d'artiglieria, mandato in missione nell'isola di Aix nel 1779 aveva scritto il suo unico romanzo anche per colmare giornate vuote, soprattutto per rappresentare criticamente l'aristocrazia e l'alta borghesia francese, quel «•libertinaggio che prepara le rivoluzioni»: scoppiata la Rivoluzione francese, diventerà segretario pài1- ticolare del duca d'Orléans detto Filippo Egalité, estensore di mozioni petizioni e proclami dei Giacobini, amico di Danton e per questo incarcerato, poi liberato, p riammesso nel-, l'esercito col grado dì generale,' L'ultimo, suo incarico fu quello di sovrintendere alle costruzioni di fortificazioni nel porto di Taranto: e a Taranto morì, a sessantadue anni, così povero che sua moglie e i figli dovettero ricorrere per sopravvivere alla carità di Napoleone. Les liaisons dangereuses, definito «romanzo diabolico», opera che «sta alla psicologia dei seduttore come 11principe di Machiavelli sta a quella dell'uomo politico», venne profondamente ammirato nell'Ottocento da Stendhal, Baudelaire, Taine; nel Novecento cominciò il suo sfruttamento multimediale, tanto più sorprendente quanto più poteva sembrare inadatto allo scopo uno scambio di lettere estremamente ricco e complesso. ,. Il romanzo epistolare diventa teatro, a metà degli Anni Trenta, in una prima riduzione messa in scena a Parigi con Annie Ducaux e Lucien Nat. Diventa cinema alla fine degli Anni Cinquanta, in una trasposizione moderna ambientata nella Quinta Repubblica francese di De Gaulle, diretta da Roger Vadim, recitata da Jeanne Moreau e Gerard Philipe: con sdegni e polemiche della Société des gens de lettres e con una «prima» parigina tempestosa, proiezione vie¬ tata, intervento del ministro dell'Informazione Roger Frey e del capo della polizia, proibizione di esportare il film fuori della Francia. Diventa opera lirica nel 1974, musica di Claude Prey, libretto consistente in una scelta delle lettere del romanzo, messa in scena a Strasburgo. Diventa telefilm nel 1980, diretto da Charles Brabant con Claude Degliame e Maia Simon, in una versione che immagina Choderlos de Laclos a colloquio con le sue eroine. Diventa recital televisivo nel 1982, lettura eseguita da Samy Frey e Annie Duperey. Les liaisons dangereuses diventa di nuovo teatro negli ultimi'anni, impetuosamente, in diversi spettacoli. Non è un adattamento né una trasposizione, ma una specie di seguito del romanzo, con scambi di ruoli e di sessi, Quartett del tedesco Heiner Muiler,. messo in scena anche da Patrice Chereau. E' un, adattamento, fedele in tutto tranne che nel finale reinventato, il'dramma dell'inglese Christopher Hampton, messo in scena con la Royal Shakespeare Company a Londra, poi negli Stati Uniti, l'anno scorso in Italia con Umberto Orsini e Pamela Villoresi (che abbandonò la compagnia) diretti da Antonio Calenda, mentre in un altro spettacolo il regista era Luca De Fusco, i protagonisti Roberto Bisacco e Paola Pitagora. E' rispettoso, ma completato da balletti, spiritosag¬ gini, canzoncine ribalde e citazioni estranee, / legami pericolosi adesso in tournée italiana, adattato da Ida Omboni e Paolo Poli, diretto e recitato da Paolo Poli con Milena Vukotic. E diventa di nuovo cinema, doppio film: mentre Dangerous Liaisons di Stephen Frears ha inaugurato il FilmFest di Berlino e concorre all'Oscar, è ancora in lavorazione a Parigi Valmont di Milos F~ ->an, pure tratto liberament. la Choderlos de Laclos, scritto con Jean-Claude Carrière, recitato da Colin Firth e Annette Penning, budget 30 milioni di dollari. Una storia fantastica, magari eloquente: due anni fa, la società di produzione americana Lorimar aveva comprato per 400 mila dollari i diritti cinematografici dell'adattamento teatrale di Christopher Hampton; saputo che Forman stava preparando da Les liaisons dangereuses un proprio film, gli offrì la regìa del suo; Forman disse no, grazie; i dirigenti della Lorimar girarono allora la proposta a tutti i registi ritenuti adeguati al Setrecento libertino e tutti rifiutarono, nessuno voleva mettersi in gara con Forman; alla fine Hampton (pure autore della sceneggiatura) suggerì Srephen Frears, che aveva diretto per la Televisione uno dei suoi testi teatrali. Nessuno pareva meno adatto all'impresa del regista inglese di My Beautiful LaunJrette, Prick Up Your Ears e Sammie e Rosie van¬ no a letto, opere sociali o sulfuree, trasgressive, contemporanee; uno che non aveva ietto il romanzo né visto alcuna riduzione in teatro né mai girato un film in costume. Ma non si poteva perder tempo: «Mi chiamarono a New York. Mi chiesero quando potevo cominciare. Risposi: martedì», racconta Frears, che ha completato il film in nove mesi e sostiene d'aver voluto privilegiare l'aspetto politico nell'amoralità della vicenda, ricordando che Malraux definiva il romanzo «un testo base per la rivoluzione». Rimane da chiedersi perché ii romanzo di Laclos (il titolo italiano del libro varia, era Amicizie pericolose nell'edizione Mondadori, è Le relazioni peri¬ colose nell'edizione Garzanti) paia conservare, al di là del valore letterario, un'attualità così appassionata: sarà per un possibile parallelismo della caduta dei valori fine Settecento e fine Novecento, sarà per amore del libertinaggio, sarà perché i Dallas e Dynasty della relevisione hanno resuscitato il gusto degli intrighi fatali e il fascino dei protagonisti malvagi, sarà per analogia con una vira dei sensi che ha bisogno di rinnovare continuamente emozioni e piaceri per vincere la noia, sarà per il neomoralismo tipico delle società corrotte, chissà. Magari, come tante cose dello spettacolo, sarà per imitazione, per moda, per puro caso. Lietta Tornabuoni Glenn Close (accanto al titolo insieme con John Malkovich) è la Marchesa di Merteuil in «Le relazioni pericolose». A destra, Malkovich con Michelle Pfeiffer
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