Vigna: lo Stato ignora i pentiti

Vigna: lo Staio ignora i pentiti Vigna: lo Staio ignora i pentiti Il pm di Firenze: «E' un lusso che nessun altro Paese si permette» • «La strage di Natale fu organizzata dai mafiosi di Calò e dai camorristi di Misso» FIRENZE — Forse già stasera gli undici imputati del processo per la strage al rapido 904, cominciato quattro mesi fa, potranno conoscere le richieste di condanna formulate dal pm Piero Luigi Vigna. Ieri ha cominciato la sua requisitoria. Vigna, nei suo discorso, ha attaccato l'amministrazione dello Stato 'Che — ha sostenuto — non assicurando neanche garanzie minime ai collaboratori della giustizia e ai loro familiari, si concede il lusso di farne a meno». -Cosa che —ha aggiunto — nessun altro Paese al mondo ritiene di potersi consentire». In sostanza, il pm ha criticato lo Stato sostenendo che i pentiti e i loro familiari non vengono protetti in maniera sufficiente, mentre sono fonti preziose in grado di dare contributi spesso determinanti alle indagini. Nessun riferimento particolare ma forse Vigna aveva in mente anche l'ultimo superpentito, Antonio Gamberale le cui testimonianze hanno convinto il pm a chiedere il rinvio a giudizio per strage dell'ex deputato missino Massimo Abatangelo e ad individuare un presunto collegamento tra mafia, camorra e la cosiddetta "pista nera». Nella prima parte della sua requisitoria (continua oggi) Vigna ha analizzato la lunga •catena dei fatti» che hanno portato all'individuazione 'scientifica» dei responsabili, il gruppo manoso di Pippo Calò, e quello camorristico eversivo napoletano di Giuseppe Misso. Il pm ha ricordato che fin dalle primissime ore dopo la strage del Natale *84 erano venuti fuori gli elementi che portavano da un lato verso Napoli e dall'altro verso una possibile pista mafiosa. Sono state poi le varie perizie a dimostrare la compartecipazione all'attentato dei gruppi criminali, segnata anche dalla miscela degli esplosivi utilizzati. Questi, secondo il pentito Lucio Luongo, sarebbero stati ricavati dai nove candelotti che l'ex deputato msi Abatangelo avrebbe consegnato ai primi di dicembre '84 a Giuseppe Misso. s. s.

Luoghi citati: Firenze, Napoli