Atrazina, nuovi limiti

Atrazina, nuovi limiti Annuncio del Consiglio della Sanità, oggi la decisione del governo Atrazina, nuovi limiti Sono più alti di quelli stabiliti dalla Cee, che dovranno essere raggiunti entro due anni - Unanimità fra gli specialisti e i rappresentanti delle sei regioni - Migliorata la situazione nelle zone a rischio ROMA — Il Consiglio superiore della Sanità, massimo organismo consultivo scientifico del ministro DonatCattln, si è riunito ieri con i rappresentanti delle sei regioni interessate al problema della potabilità delle acque (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia Romagna e Marche) e ha fissato nuovi limiti per la concentrazione dell'atrazina e di bentazone e moli nate. I nuovi limiti risultano più alti di quelli contenuti dalla direttiva Cee ma 'sensibilmente inferiori" ai limiti stabiliti dall'Organizzazione mondiale della sanità (due microgrammi per litro). Sulla base dei nuovi limiti -si dovrà tendere entro due anni al graduale rientro nei limiti della Cee- (0,1 microgrammi per litro). Lo ha dichiarato ieri sera il presidente del Consiglio supcriore di Sanità, prof. Alessandro Beretta Anguissola, al termine della riunione, sottolineando che il documento è stato ap¬ provato all'unanimità. I nuovi limiti saranno resi noti dallo stesso ministro della Sanità Donat-Cattin a cui spetta la decisione in base al parere espresso dal Consiglio superiore. Il consiglio, ha aggiunto Anguissola, •ha constatato inoltre che a seguito dei provvedimenti attuati in base alle direttive del ministero negli ultimi due anni la situazione dell' inquinamento da erbicidi si presenta oggi significativamente migliorala tante da consentire di fissare per le regioni interessate questi limili, più bassi dei precedenti: II quadro della situazione sull'inquinamento da erbicidi in Italia, come è stato delineato dal prof. Beretta Anguissola, indica che su 318 siti nelle sei regioni per il 93 per cento dei casi è stato rilevato un solo inquinante, in grande maggioranza atrazina (88per cento dei casi). La presenza simultanea di due inquiranti è stata rilevata solo in 21 dei 318 siti (6,6 per cento). •/ valori delle due sostanze — ha aggiunto Beretta Anguissola — sono risultati molto bassi e cumulativamente inferiori ai limiti dell'Organizzazione mondiale della sanità: In conclusione 11 presidente del Consiglio superiore di sanità ha sottolineato che 'Va distinto il signijicato del limite della Cee, che è stato fissato in base alla minima rilevabilità delle sostanze inquinanti con i mezzi di analisi, dal limite fissato dall'Organizzazione mondiale della sanità (20 volte superiore) che ha significato tossicologico per fini sanitari-. L'annuncio della decisione presa dal Consiglio superiore viene alla vigilia della riunione del Consiglio dei ministri prevista per oggi, nella quale si dovrebbe fare il punto dell'emergenza e varare un decreto specifico per la progressiva bonifica. In proposito il ministro Donat-Cattin e il collega all'Ambiente, Ruffolo, avevano sot¬ tolineato come non sarebbero stati disposti a firmare -un decreto di parole-: ponevano cioè la condizione preliminare sul finanziamento del progetti di risanamento, quantificati in poco meno di seicento miliardi. L'innalzamento della soglia di rischio annunciato dal Consiglio superiore di Sanità tende a sdrammatizzare la situazione e a individuare le vere zone a rischio sulle quali intervenire o con la ricerca di nuove fonti o con la ristrutturazione degli acquedotti o con divieti d'uso di diserbanti. In proposito va ricordato come le stesse organizzazioni degli agricoltori si sono dette disposte a rinunciare definitivamente all'atrazina a due condizioni: che i sostituti non siano più costosi né più inquinanti. Condizioni che al momento non paiono poter essere soddisfatte. La decisione odierna del governo dovrebbe quindi poter dare una risposta complessiva al problema. (Ansa)

Persone citate: Alessandro Beretta Anguissola, Anguissola, Beretta Anguissola, Donat-cattin, Ruffolo

Luoghi citati: Emilia Romagna, Friuli, Italia, Lombardia, Marche, Piemonte, Roma, Veneto