Ancora a Santo Domingo centocinquanta italiani

Ancora a Santo Domingo centocinquanta italiani Dovevano rientrare col jet precipitato Ancora a Santo Domingo centocinquanta italiani Il ministro del Turismo dominicano, Frank Rainieri, ha espresso le condoglianze del Paese per la sciagura ed ha detto che essa potrebbe avere «conseguenze fatali- sul flusso di turisti europei verso la Repubblica Dominicana. Il viceministro degli Esteri Fabio Herrera Cabrai, dal canto suo, ha offerto ogni garanzia per il ritorno in patria dei 150 turisti italiani rimasti nella Repubblica Dominicana in seguito all'incidente. Il segretario alla presidenza, Rafael Bello Andino, ha espresso le condoglianze per le vittime che «per essere state qui con noi — ha detto — erano in certo modo nostri amici-. La «Dominair», piccola compagnia privata con base nella seconda città del Paese, Santiago, è di proprietà di un industriale locale, nato in Argentina, J. Armando Bermudez, proprietario della più grossa distilleria di rum del Paese. (Ansa) SANTO DOMINGO — Profondo cordoglio per le vittime della sciagura delle Azzorre e gravi preoccupazioni per l'immagine turistica del Paese sono stati espressi da esponenti del governo dominicano. La stampa locale pubblica questa mattina ampi resoconti del gravissimo incidente: l'aereo precipitato era quello destinato a riportare a Milano 150 turisti italiani, ospitati la scorsa notte a spese della compagnia «Dominair». I passeggeri morti nelle Azzorre avrebbero dovuto essere alloggiati in diversi alberghi e centri turistici della parte settentrionale ed in quella orientale dell'isola: secondo i registri della «Dominair», erano attese 144 persone (invece delle 137 a bordo dell'aereo) che avrebbero dovuto essere ospitate nelle località di Playa Dorada (48), Punta Cana (20) e Bavaro Beach (76).

Persone citate: Bavaro, Cana, Fabio Herrera Cabrai, Frank Rainieri, J. Armando Bermudez, Rafael Bello Andino

Luoghi citati: Argentina, Azzorre, Milano, Santiago, Santo Domingo