Un maledetto «regalo di Natale»

Un maledetto «regalo di Natale» Rabbia e disperazione nel Bergamasco, fra i parenti delle vittime del Boeing Un maledetto «regalo di Natale» Così era stata pubblicizzata l'offerta per il viaggio a Santo Domingo - Un padre che ha perso il figlio: «Li hanno presi in giro, li denuncio» « E adesso indagini veloci, vogliamo la verità » MILANO — -E' vero, hanno ragione. Ma perché succede così...?'. Nella palazzina di via Crema nemmeno loro, i parenti, vogliono credere a quanto è successo. Giuseppe, il falegname di questo paesone che si chiama Caravaggio, guarda i Tg e continua a scuotersi: "Ma perché, ma perché?...-. Ma perché ha perso il figlio Leonardo, il nipotino di 7 anni che si chiamava Andrea, la nuora Rosa e sua sorella Patrizia? •£ mia figlia aspettava un altro bambino». Una bambina secondo la prima ecografia. I parenti sono tutti davanti alla televisione. Aspettano notizie, ascoltano commenti. A Mozzanica. frazione di Caravaggio, provincia di Bergamo, quel che purtroppo resta della famiglia Ferri è davanti al video. Giuseppe, che era padre e nonno, strappa la copia dell'Eco dì Bergamo. Il titolo è: «La partenza nel sole finita nella tragedia». Il sottotitolo: «Angoscia nelle famiglie delle vittime bergamasche». -Ma quale angoscia'. — protesta Giuseppe — li hanno presi in giro. Non si fa cosi...!-. Adesso, ma solo dopo i tg. amici e parenti si stupiscono e protestano. Scoprono che parenti e amici si erano imbarcati sul volo dal grande racconto (al ritorno) e dal basso costo. E davanti alla tv ci sono figli e figlie, padri e nonni, amici e conoscenti. Capita, purtroppo capita in queste occasioni tragiche, che le famiglie scoprano una madre (o un padre) in viaggio di piacere e non di lavoro. Capita che una madre, davanti alla tv, scopra che la figlia non era agente di viaggio, ma era in viaggio con il fidanzato. E dalla tv si sente dire: «qui c'è odore di morte». E così Giuseppe perde il controllo. Camicia bianca, pantaloni neri, cravatta nera, siciliano nel panciotto di velluto, nell'accento e nella sua (più che comprensibile) furia: •E' vero. Hanno ragione. Ma perché succede cosi? Io li deìiuncio, li denuncio!'. Lascia il bancone da falegname. Rac¬ conta che -mi hanno spezzato la famiglia a metà», che «io li ammazzo tutti'. Racconta che la figlia era una brava figlia e la colpa è di chi ha organizzato questo viaggio: «Coipa loro è, maledettissimi!'. E poi le altre storie, le altre tristi storie di chi spera nel parente, nell'amico, che si èsalvato. L'altra notte, all'aeroporto di Orio al Serio, il centralino era andato in tilt. Tutti a chiedere cos'era successo. Poveretto, il centralinista: che ne poteva sapere lui? Eppure le telefonate erano tante, e monsignor Giulio Oggioni, il vescovo di Bergamo, che non riusciva a prendere la linea, aveva telegrafato: «Esprimo tutto il mio dolore e la mia accorata preghiera per le famiglie bergamasche e per ognuna delle vittime». Monsignore, anche lui, vorrebbe partire perle Azzorre. -E'possibile?', ha telefonato in Prefettura. Come Giuseppe, il falegname, così gli altri che vogliono sapere e dicono di non riuscirsi a spiegare. Perchè, ancora una volta, dalla Padania ricca, c'è chi parte per Santo Domingo per 8 giorni a meno di 100 mila lire al giorno? -Ma perché qui ogni vetrina te lo dice!', risponde Giuseppe. Non è il solo, lo dicono pure gli altri, i parenti delle famiglie Vedovi, Bernardelli, Bolis, Sassi... 'Regalo di Natale-, era lo spot di questa vacanza annunciato dalle tv locali. Un regalo facile che diventa debito pesante: chi pagherà, chi rimborserà i parenti delle 137 vittime? E intanto elli piange i parenti, chi ha perso gli amici, chi vorrebbe raggiungere le Azzorre e si sente dire che non si può («E che volete andare a fare? Lasciate che la commissione di indagine faccia il suo dovere-, è stata per tutti la risposta dal Ministero della Protezione Civile) aspetta di sapere e capire. Don Pino Tagliaferri piange e mostra l'atto di matrimonio. E' quello, appunto, di Luigi Soma e Vittoria Martinetti: -Siamo giunti a questa scelta per la reciproca convinzione di poter iniziare una lunga vita assieme'. Don Pino prega per loro. Anche lui vorrebbe partire. L'altra sera, quando il cronista dell'agenzia Ansa Sandro Carlevaro, il primo giornalista a dare la notizia della tragedia, ha telefonato in canonica, don Pino ha avuto dubbi: "Anche se non è vero io prego*. La conferma l'ha avuta alle 8 del mattino. E don Pino era lì, in parrocchia, a pregare: •!' figlio di Giuseppe, sua moglie, il nipotino che stava arrivando, tutti quelli che non ci sono più. Ma perché — prega anche don Pino — succede cosi»? Perché... Giovanni Cerniti

Persone citate: Bernardelli, Bolis, Eco, Giulio Oggioni, Luigi Soma, Pino Tagliaferri, Rabbia, Sandro Carlevaro, Vittoria Martinetti