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F- 16, 5 mila no agli espropri F- 16, 5 mila no agli espropri DAL NOSTRO CORRISPONDENTE REGGIO CALABRIA — In cinquemila contro l'esproprio dei terreni che dovrebbero ospitare gli F-16, gli aerei della Nato sfrattati di recente dalla Spagna. Tutto Isola Capo Rizzuto, il centro della Calabria negli ultimi anni più frequentato dai turisti, ha manifestato il suo «no» sfilando ieri per oltre tre ore, fino a raggiungere la pista deserta dell'aeroporto. Una manifestazione che si è tenuta su binari del tutto pacifici e civili. E ricca di significati. Vi ha aderito anche la Regione dopo che il Consiglio ha votato all'unanimità un ordine del giorno. Sulla scia di quanto fatto tempo addietro dalla commissione Esteri di Palazzo Madama, l'assemblea re¬ gionale invita il governo ad attendere ancora un anno. Si coltiva infatti la speranza che il disgelo fra l'Est e l'Ovest diventi sempre più reale e sconsigli la presenza di missili in Europa. Così ieri mattina l'annunciato comitato per gli espropri dei 1500 ettari interessati all'installazione degli F-16 non si è fatto vivo. Si sa però che del centocinquanta avvisi già un centinaio sono stati impugnati. E questo anche perché all'ideologia pacifista si affianca una considerazione pratica ed economica che i contadini e piccoli proprietari del luogo non trascurano. Ogni ettaro è stato valutato dai tecnici appena dieci milioni, una cifra che vie¬ ne ritenuta modestissima. E ciò non solamente in rapporto alla produzione esistente di ortaggi e grano. La valutazione effettuata non consentirà a chi possiede tre-quattro ettari — la maggioranza dei coltivatori diretti — di reinvestire in maniera adeguata, soddisfacente il modesto ricavato. Se si tien conto poi che, a quanto si dice con sempre maggiore insistenza, l'insediamento militare non creerà che uno scarsissimo indotto, provenendo tutti i lifornimenti direttamente dagli Stati Uniti, ecco giustificato anche il cambio di umore da parte di chi in un primo tempo si era dichiarato moderatamente d'accordo.