Morti 137 italiani sull'aereo delle vacanze

Morti 137 italiani sull'aereo delle vacanze Si schianta alle Azzorre il Boeing di una compagnia Usa partito da Bergamo per Santo Domingo Morti 137 italiani sull'aereo delle vacanze Carbonizzati anche i sette membri dell'equipaggio, tutti americani - Polemiche sui voli charter: «Troppe carrette nei cieli» LISBONA — Un vecchio «Boeing 707» di una compagnia americana si è schiantato ieri pomeriggio contro una montagna dell'isola portoghese di Santa Maria, nell'arcipelago delle Azzorre. Dopo l'urto il velivolo si è incendiato. A bordo c'erano 137 italiani e i sette americani dell'equipaggio. Sono morti tutti, carbonizzati. Gli italiani erano giovani sposi, impiegati, commercianti, dipendenti di agenzie di viaggio e pensionati: andavano in vacanza ai Caraibi. L'aereo «charter» della «Independent Air» di Atlanta, in Georgia, era decollato da Orio al Serio (Bergamo ) alle 11, con due ore di ritardo sull'orario previsto, diretto a Punta Cana. nella Repubblica Dominicana. Alle Azzorre avrebbe dovuto fare uno scalo tecnico. La tragedia alle 15,30 italiane, mentre il Boeing si preparava ad atterrare per il previsto rifornimento di carburante, determinato dal fatto che l'aereo era pressoché al completo. Quando il numero dei passeggeri era inferiore il viaggio Bergamo-Punta Cana non faceva scalo. Secondo alcuni testimoni il -charter» si è schiantato contro un fianco del Pico Alto, 600 metri, la vetta dell'isola di Santa Maria, a circa sette chilometri dall'aeroporto. Poi si è incendiato: 'L'esplosione è stata cosi forte che è stata sentita in tutti i paesi vicini-. Due ore più tardi le squadre di soccorso hanno recuperato i primi cinquanta cadaveri. -La sce7ia del disastro è indescrivibile — ha detto un giornalista portoghese —. Ho visto corpi che penzolavano dagli alberi-. Sull'isola di Santa Maria, a 1900 chilometri dal Portogallo, ieri pomeriggio c'erano nuvole basse e pioggia fitta, condizioni difficili «ma non proibitive' secondo i tecnici portoghesi. Fonti dell'aviazione della vicina isola di Sao Miguel hanno riferito che poco prima dell'impatto il pilota del Boeing aveva chiesto un atterraggio di emergenza, ma i controllori di volo dell'aeroporto di Santa Maria hanno più tardi precisato di «non avere ricevuto alcun segnale d'allarme' dal comandante del «707». Ieri sera due fregate della marina portoghese di base a Ponte Delagada, capitale del¬ l'arcipelago delle Azzorre, sono partite per Santa Maria. Da Lisbona un funzionario della protezione civile ha detto che i rottami dell'aereo «sono sparsi in un raggio di alcuni chilometri- e che la zona è molto impervia. In serata un uomo, parlando a nome delle «Brigate terroriste internazionali», una organizzazione sconosciuta, ha rivendicato la responsabilità del disastro con una telefonata al primo canale della tv portoghese. L'ipotesi dell'attentato, tuttavia, non riceve per ora alcun credito. U volo partito da Bergamo, dove l'aereo era giunto da Roma, era un charter passeggeri organizzato da un pool di agenzie di viaggio. Le agenzie facevano capo ad un tour-operator, la «Flamingo» di Milano, rappresentante italiana della «Dominair», la compagnia dominicana che aveva in leasing il Boeing precipitato. Alle 16 la notizia della tragedia è rimbalzata in Italia. «Starno stati i primi a sapere — ha detto Carlo Maria Migone de Amicis, della Europ Assistance —. L'aereo è finito contro una montagna'. Qualche minuto dopo Donato Marcon, consigliere dell'ambasciata italiana a Lisbona, ha spiegato al telefono: 'Dalle prime nolizie sembra che il pilota avesse lanciato un'emergenza, ma la versione deve ancora essere verificata. Sull'aereo dovevano esserci 144 persone. L'isola dì Santa Maria si raggiunge con difficoltà, a causa del maltempo'. A mezzanotte da Roma è decollato un velivolo della Protezione civile, a bordo anche il sostituto procuratore della Repubblica, Andrea Vardaro. A New York un portavoce della Faa, l'ente federale per l'aviazione Usa, ha annunciato che quattro investigatori americani sono partiti per Santa Maria. Accerteranno, assieme alle autorità portoghesi, le cause della tragedia. Il Boeing precipitato, ha precisato la compagnia proprietaria, era stato costruito nel 1968 e aveva superato un'ispezione lo scorso dicembre. Ma in Italia riesplode la polemica sui charter, il presidente del Registro aeronautico, Fredmano Spairani, ha detto: -Continuano a volare troppe carrette'. r. cri.

Persone citate: Andrea Vardaro, Cana, Carlo Maria Migone, Donato Marcon, Flamingo, Spairani