Zoff: Non c'è Juve-tipo

Dopo un'altra domenica deludente, per bianconeri e granata è tempo di un serio esame di coscienza Dopo un'altra domenica deludente, per bianconeri e granata è tempo di un serio esame di coscienza Zofh Non t'è Juve-tipo Sala: Un Toro troppo passivo «Ho molti elementi cno a seconda delle TORINO — Con molto tatto Zoff ha evitato di rivolgere ieri accuse precise ai singoli giocatori della Juventus allargando invece il discorso ai problemi generali della squadra. Sbaglia chi pensa che il tecnico non sia soddisfatto degli elementi a disposizione. Dice: problema è che ne ho tanti, tutti bravi, meritevoli di giocare. E come hanno dimostrato i risultali, uguali per rendimento, non solo per caratteristiche". In altre parole, chi reputa contradditoria la campagna acquisti della Juventus, probabilmente lo fa senza sapere come è stata condotta. Zoff afferma: ■■Domenica la squadra non ha ottenuto il risultato che tutti si aspettavano, ma la prestazione è stata buona e soprattutto nel primo tempo si sono create numerose azioni da gol. Abbiamo pagato qualche errore, compreso quello fatale del gol subito anche per una deviazione fortuita-. Zoff ha alternato tutti i giocatori a disposizione, ci sono altre formule che possono dare ad esempio più concretezza in attacco e in difesa? -Tutto e possibile, se si dovesse presentare la necessità anche Buso potrebbe in qualche circostanza venire utile. Ma non è facile cambiare durante la partita, ve lo assicuro. Come si fa a togliere tizio o caio sapendo che da uno di questi giocatori può venire il colpo vincente da un momento all'altro. In quanto alla difesa mi sembra di aver sempre cercato di giocare con due marcatori. Galia da terzino ha reso bene sia con l'Atalanla che con il Pescara-. Non vedremo mai, quindi, una Juve-tipo. sarà gioco-for¬ he si equivalgono, quin necessità» - Tricella r za giocare sempre con una squadra diversa dall'altra? "Le Juve-tipo sono tante considerati i giocatori a disposizione, tutti validi, che si equivalgono. Visti i risultali ottenuti non mi sento di dire che certi giocatori sojw più meritevoli di altri di giocare da titolari, con continuità: Zoff non muta filosofia. •E perché dovrei? Continuerò a mandare in campo la squadra con l'obiettivo di vincere, non mi pongo il prò- ■ AnconO'Samb 4 condoline ANCONA — Sono stati condannati a pene variabili da otto mesi a un anno quattro dei cinque tifosi dell'Ancona arrestati domenica per gli incidenti al termine della partita con la Sambenedettese e processati per direttissima ieri. Tutti erano accusati di aver lanciato sassi contro i sette autobus che trasportavano i sostenitori della Samb verso la stazione e di aver ostruito con transenne la strada. Riconosciuti colpevoli di danneggiamenti aggravati, interruzione di pubblico servizio e attentato alla sicurezza dei trasporti. Stefano Bramucci. 28 anni, Antonella Portaleone. 23 e Fabiano Savini di 21 hanno beneficiato della condizionale. Assolte dall'ultima accusa ma condannato a un anno senza attenuanti generiche Alberto Mastrogiacomo. 33 anni. «A Milano sembraboccia l'ipotesi di di le scelte avvengoisponde alle accuse blema di come poteva finire una partita se c'era un giocatore al posto di un altro o viceversa. Comunque è tutto giusta o tutto sbagliato in funzioni, del risultalo. Né mi farò mai condizionare dai punti in meno o iti più che la squadra ha o potrebbe avere. Non c'è nulla di cui sono pentito in questa prima fase del campionato". Il tecnico ama anche registrare i progressi di Zavarov •Ha giocato bene contro il Pescara, cosi come aveva fatto sia con la Samp prima di Natale che nello sfortunato match con VAtalanta". Oggi pomeriggio Sacha partirà in aereo per Roma dove domani disputerà con la nazionale sovietica l'incontro contro il Palermo valido per il terzo posto del quadrangolare al Flaminio. Domenica a Verona potrebbe ritrovare spazio Mauro. Ma è particolarmente atteso a una controprova Tricella. Il libero non si sente responsabile dei gol subiti dalla Juve in queste ultime giornate: "Spero che nessuno analizzi le mie prestazioni valutando solo un errore. Mi sembra die quest'almo il mio rendimento possa essere considerato positivo. Sicuramente non pensavo di trovare tanti problemi alla Juventus. Qui le motivazioni sono diverse rispetto a Verona. Ma penso di aver scontato l'anno scorso il noviziato, quando no?i mi aspettavo una stagione deludente, quella doveva essere la Juve del rilancio. In questo campionato l'unica partita brutta l'abbiamo disputata a Roma con la Lazio, dove pareggiare non è un disonore". TORINO L'autocritica deve essere personale, soltanto in una fase successiva può diventare collettiva": Claudio Sala imposta una nuova, difficile settimana con un messaggio in parte già recepito dai giocatori, indubbiamente consapevoli di aver mancato l'appuntamento di San Siro con l'Inter in maniera clamorosa. Non per la sconfitta («Tra noi e l'Inter ci sono 17 punti di differenza e lo si è visto sul campo" taglia corto Sala), quanto per come è stata subita l'iniziativa avversaria. Non c'è un imputato, ma evidentemente tanti responsabili. E ciascuno reagisce a suo modo, anche se — cosa che non era avvenuta dopo il capitombolo di Ascoli — affiora l'autocritica. -Sto attraversando un periodo davvero poco felice — ammette Benedetti — e non riesco a spiegarmene le ragioni. Commetto errori che in altri tempi riuscirei a evitare. Serena è fortissimo, però sono convinto che il vero Benedetti gli avrebbe concesso meno». Parole schiette, come questo toscano che, pur giovane, ha già vissuto momenti difficili di squadra, quando giocava nell'Ascoli, e che pure riusciva allora a far la sua parte, risultando il più delle volte tra i migliori in campo. «Indubbiamente — riconosce — rwerto una certa mancanza di tranquillità". Anche Brambati ammette le attuali difficoltà: -Sono il primo — dice — a dover fare autocritica, colpe ne ho da vendere. Cercherò di non sbagliare più e se per il bene del Torino è il caso mi faccia da parte, sono pronto, fio sognato tanto di tornare a ve¬ Franco Badolato va quasi che ci aspettassimo di subire un gol» afferma il tecnico, che Cravero centrocampista - Benedetti: «Un inspiegabile momento-no» siero e si limita a un -oggi non è giornata- che testimonia la sua sensibilità dopo un'esibizione che non è stata certo delle più felici. Parla, invece, Comi che a San Siro è rimasto in panchina ma che dall'esterno può essersi fatto un'idea più precisa di quel che accade al Torino. "Star fuori i7i un momento in cui non si va — sostiene dando atto alle scelte del tecnico — è comprensibile. In assoluto però sono convinto che sia- mo tutti consapevoli di dover lottare fino all'ultimo. Forse non abbiamo ancora la mentalità giusta, ma questa non la si può creare in un giorno-. Queste parole riconducono a Sala che, viceversa, ha giustamente fretta di trovare una quadratura in grado di allontanare il Torino dall'attuale scomoda posizione. "La partita di San Siro — ammette il tecnico — ha ingigantito i nostri problemi, evidenziandoli e mettendoli a nudo. Ma non è che tutte le domeniche dobbiamo affrontare l'Inter. Quando dopo la partita ho parlato di Torino senza grinta volevo significare squadra timorata, spaesata, che quasi aspetta di subire il gol. Certi problemi erano emersi ancìie contro il Como, pur vincendo. Ma ora, preso atto della situazione, vorrei un impegno diverso, maggiore attenzione-. "La situazione attuale — prosegue Sala — pone dei problemi, la classifica rende difficile credere nei propri mezzi, ma bisogna reagire. Non vorrei ritrovarmi a parlare sempre di ultima spiaggia alla vigilia dei confronti casalinghi, perché se una volta le cose dovessero girare male poi che cosa succederebbe? Quindi è indispensabile trovare continuità di risultati: Tutti disponibili (anche se Benedetti verrà squalificato), Sala boccia infine l'ipotesi di avanzare Cravero, con Comi libero. "Per fare il centrocampista — spiega — occorre avere grossa continuità. E d'altronde adesso non ho più problemi di scelta di uomini, quanto di leste-. Giorgio Barberis stire la maglia granala, ma non avrei mai pensato di dover soffrire in questo modo. In generale, poi, siamo nell'ottica di ima squadra che deve lottare fino alla fine e il nostro svantaggio è che alla vigilia non presupponevamo potesse accadere una cosa del genere-. Cravero, «voce» della squadra anche quando c'era il silenzio-stampa, questa volta lascia ad altri il compito di manifestare il proprio pen¬ FINISCE 0-0 TRA BRADY E PLATINI Dublino. E' finita senza gol l'amichevole Ira l'Eire di Liam Brady (nella foto con Staplelon), allenata da Jackie Charlton, e la Francia di Michel Platini. Oggi due partile di qualificazione a Italia '90. A Belfast l'Irlanda del Nord ospita la Spagna (capolista del gruppo 6), mentre a Cipro la Scozia (gruppo 5) cerca punti per raggiungere la Jugoslavia e staccare la Francia