Una mezza Urss battuta ai rigori

Una mezza Urss battuta ai rigori Una mezza Urss battuta ai rigori Senza Zavarov e Mikhailichenko al Flaminio ROMA — C'è il quadrangolare -Citta di Roma" e allo stadio Flaminio accorre il pubblico delle piccole occasioni. Si comincia all'ora di pranzo, con un Roma-Palermo che favorisce la digestione. I siciliani presentano una squadra cosparsa di riserve, mentre la -traggica-, come ormai viene chiamata dai tifosi più esasperati, lascia in panchina Voeller e vara il tandem d'attacco Renato-Rizzitelli. Contro i due sogni infranti dell'estate giallorossa si erge da campione il portierino Pappalardo, che para alla grande e. quando non para, viene colpito. Ci vogliono 43' per vedere il guizzo-gol di Renato, bissato in inizio ripresa da un diagonale di Rizziteli!. Senza incantare, la Roma si guadagna cosi il biglietto per la finalissima, in programma domani. Meglio di niente: in questo momentaccio. tutto fa brodo. Liedholm fatica sempre di più a conservare la sua maschera imperturbabile. L'uomo appare frastornato e le ultime vicende, culminate nella decisione presidenziale di riconfermarlo almeno fino a domenica, lo hanno condotto ai limiti della resistenza nervosa. Dopo la mediocre passerella romanista, è la volta di Urss-Werder Brema e in tribuna spuntano biro e taccuini: a manovrarli sono Tessali e Patrasso, gli agenti se^eti al servizio di Berlusconi, inviati da Sacchi a ficcare il naso neile faccende dei tedeschi, avversari del Milan nei quarti di Coppa Campioni. La partita riesce divertente e al tempo stesso bugiarda, complici il terreno di gioco che quanto a levigatezza ricorda una cordigliere andina, e la desuetudine delle due squadre a una partita vera, dopo il lungo inverno che ha bloccato i rispettivi campionati. Per di più, la banda di Lobanowski è orfana dei suoi strumenti più celebri: Zavarov è rimasto fra le nebbie torinesi, Mikhailichenko fra quelle padane (oggi giocherà con la seconda selezione dell'Urss a Reggio Emilia) e Protassov viene parcheggiato in panchina. Entrerà nella ripresa, in tempo per sbagliare uno dei due rigori che condanneranno i sovietici alla sconfitta. L'Urss va subito in vantaggio con un'azione travolgente: stop, controllo e tiro in mezza girata di Jaremeiuk. roba da mandare in visibilio il pubblico, se solo ce ne fosse stato. In tribuna esulta l'ambasciatore Lunkov. seduto vicino all'ingegna viola. Col passare dei minuti, però, cresce il Werder. squadra senza fuoriclasse ma con molti Protassov, errore fatale giocatori dal tasso tecnico elevato, come quel Bratsoth che al 29' schiaffa in gol il pallone del pareggio. Nella ripresa sbagliano clamorose occasioni Belanov e Gorlucovich. mentre i tedeschi prendono un palo con Burgsmuller prima di infilarsi nell'emozionante tourbillon dei rigori: errore di Protassov, imitato da Ordenewitz, che stecca ignobilmente la palla. L'ultimo tiro tocca a Demianenko e si stampa sul palo, regalando al Brema la finale contro la Roma. L'allenatore dei tedeschi. Rehagel, riassume la partita con commenti improntati alla ruvida concretezza teutonica: -Poco pubblico, brutto campo, bella gara". Dice di temere il Milan. perché ha saputo che i rossoneri non sono più la squadra in crisi che aveva visto più di un mese fa a Torino, coi granata. Lobanowski dribbla tutti scomparendo a curarsi un improbabile mal di testa. Massimo Graniellini Roma-Palermo 2-0. Roma: Peruzzi. Gerolin, Tempestila, Manfredonia, Oddi, Ferrarlo, Renato, Di Mauro, Rizzitela. Giannini, Massaro. Palermo: Pappalardo, De Sensi, Macri, Di Stefano (46' Banicone), Bucciarelli, Restuccia, Pema, Poscetta. D'Este, Butti. Assennato (77' Di Salvo). Arbitro: Fabbricatore. Reti: 43' Renato. 48' Rizzitelli. Werder-Urss 5-4 (dopo i rigori). Werder: Rech, SchafT, Otten (57' Ordenewitz), Bratseth, Sauer, Borowka, Votava, Wolter, Riedle, Neubarth, Meier (78' Burgsmuller). Urss: Charin, Gorlucovich, Aleinikov, Kuznetov, Demianenko, Rats, Jaremchuk, Litovcenko, Zigmantovich, Dobrovolskij (46' Protassov), Belanov. Arbitro: D'Elia. Reti: 2' Belanov. 29' Bratseth.