Il dramma di Kiity commuove l'America di Ennio Caretto

Il dramma di Kiity commuove l'America Il dramma di Kiity commuove l'America DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Barbara Bush le ha subito scritto una lettera affettuosa, e il presidente ha già telefonato al marito. Il quotidiano Usa Today sta raccogliendo i telegrammi di auguri del pubblico. La grande clinica di Edgehill Newport, dove è ricoverata da domenica è sommersa di fiori. L'intera America solidarizza con Kitty Dukakis. la tormentata consorte del governatore del Massachusetts, il candidato democratico alla Casa Bianca sconfitto a novembre. Quando ha saputo che si è messa in cura per alcolismo, le ha fatto quadrato intorno, con uno slancio senza precedenti. Il dramma personale di Kitty Dukakis, 52 anni, nonna per la prima volta da appena una settimana, è uno dei più commoventi della storia politica Usa. Quando incontrò Michael, Kitty era una giovanissima divorziata, con un bimbo piccolo, e apparteneva a una delle migliori famiglie ebree di Boston, il papà sarebbe diventato direttore della celebre filarmonica cittadina. Nel fresco avvocato, figlio di immigrati greci, l'irrequieta Kitty trovo il grande amore: sposati da 26 anni, con due ragazze, formano una delle coppie più unite mai apparse alla ribalta nazionale. L'America non scorda il mo¬ mento della nomina del candidato ad Atlanta: il suo primo gesto fu verso la moglie, •l love you-. Per aiutare il marito. Kitty Dukakis si era già sottoposta a una pubblica umiliazione. Nell'87, alla vigilia della campagna elettorale, aveva confessato di essere stata dedita per un quarto di secolo all'anfetamina, e di essersi fatta disintossicare in un clinica. La lotta alla droga divenne il suo cavallo di battaglia. Accanto all'opaco governatore, l'estroversa Kitty tenne avvinto per 18 mesi l'interesse degli americani. Più di una volta, i democratici dissero che se il candidato fosse stato lei, Bush non avrebbe vinto. Nessuno s'immaginava che sarebbe crollata alla sconfitta, sebbene si fosse definita -Cenerentola dopo la mezzanotte-. Con dignità e con coraggio, Michael Dukakis ha affrontato i giornali e le radiotv per spiegare la tragedia della moglie. -Kitty è rimasta vittima dell'esaurimento fisico e nervoso causato dalle elezioni — hn dichiarato —. Non ha retto alla delusione e al dolore del mio insuccesso. Qualche volta, a casa, si è data smoderatamente al bere. Ma è stata lei, come nell'82, a chiedere il ricovero in clinica. Ha capito su quale strada era avviata, e che doveva fermarsi. Ha atteso solo che nascesse il nipoti¬ no-. I sintomi della crisi di Kitty Dukakis, che quando i democratici erano in testa venne trattata come la first lady, sono stati numerosi, ma sono sfuggiti a tutti. Kitty non fu al fianco del marito ai primi di gennaio, quando egli annunciò che non si ripresenterà candidato a governatore del Massachusetts nel '90 (molti pensano che ritenterà la scalata alla Casa Bianca nel '92). Nelle ultime settimane, inoltre, Kitty annullò tutti gli impegni pubblici assunti tempo prima. L'America non è nuova a drammi del genere. Nel '74, quando divenne chiaro che lo scandalo Watergate sarebbe costato a Nixon la presidenza, la moglie Pat si dette al bere. Nel '79, dopo la sconfitta elettorale del marito per mano di Carter, Betty Ford divenne alcolizzata, e fu rinchiusa dalla famiglia in una clinica. Beveva anche Joan Kennedy, la moglie separata del senatore Ted. Kitty Dukakis rimarrà a Edgehill Newport, sullo splendido mare di Rhode Island, per un mese, a un costo dì 9 mila dollari, quasi 12 milioni di lire. -Ce l'ha fatta la prima volta, ce la farà la seconc i — ha detto Michael Dukakis —. E'una donna coraggiosa, che amo profondamente. Ricominceremo insieme-. Ennio Caretto Un duro rapporto del Dipartimento di Stato sull'Intifada