Zoff fa II processo alla Juventus di Franco Badolato

Zoff fa II processo alla Juventus Stamane il tecnico parlerà ai giocatori sullo sconcertante match col Pescara Zoff fa II processo alla Juventus Ci sarà anche Zavarov che, per la nebbia, non ha raggiunto l'Urss a Roma - Bianconeri disastrosi in casa: solo nel '56-57 fecero peggio TORINO — Stamane Dino Zoff parlerà a lungo con i suoi giocatori. Un processo a porte chiuse: alla Juve la strigliata era nell'aria. -Afa non chiedetemi che cosa dirò, valuteremo attentamente tutto, non posso che ribadire quanto detto domenica negli spogliatoi, la diagnosi resta la stessa, gli errori anche- ha dichiarato ieri il tecnico. L'allenatore aveva già analizzato a caldo, dopo il pareggio con il Pescara, i momenti principali della chioccante domenica bianconera. Dagli errori sotto porta, alla rete subita in maniera assurda, all'incapacità, una volta raggiunto il pareggio con Barros, di premere nuovamente sull'acceleratore per aggiudicarsi l'intera posta in palio. Oggi la seconda puntata, probabilmente con qualche riflessione più accurata. L'andamento non brillante della squadra merita un approfondimento. E' dall'8 gennaio, giorno del successo all'Olimpico sulla Roma, che la Juventus sembra infatti aver smarrito se stessa. Con i due punti conquistati sul terreno dei giallorossi, la formazione di Zoff salì a due sole lunghezze dal Napoli (17 contro 191 e cinque dall'Inter, a quota 22. In quattro partite la Juventus ha dilapidato questo consistente bottino che l'aveva riproiettata verso la zona alta della classifica. Con li sconfitte di Firenze e con l'Atalanta, i pareggi di Roma (Lazio) e con il Pescara, la Juventus si ritrova al quinto posto con 19 punti a pari merito del redivivo Milan. La Sampdoria che quattro settimane fa stava dietro i bianconeri è ora al terzo posto con tre lunghezze di vantaggio, a + 6 è salito il Napoli, addirittura a ^9 l'Inter. Quarta, con un punto di vantaggio, è l'Atalanta. La lotta per un posto Uefa si prospetta durissima anche se Napoli-Samp probabile finale di Coppa Italia fa salire fino al sesto posto la posizione utile per andare in Europa. Non è questione di uomini o di metodo: è stato ampiamente dimostrato in questi ultimi confronti dove in pratica Zoff ha utilizzato tutta la rosa a sua disposizione esclusi Bodini e Napoli. Del resto le cifre di tutto il campionato, con la ripartizione dei punti realizzati, parla chiaro. In sedici partite (otto in casa e otto fuori) la Juventus ha messo insieme 8 punti al Comunale e 11 in trasferta. Un evidente segnale negativo, di malessere che non è certo passeggero e legato solo ad alcuni episodi negativi delle ultime gare disputate (vedi rigore di Firenze e gol all'ultimo minuto di Borgcnovo, rete di Evair sempre in zona Cesarmi con l'Atalanta). Solo nella stagione 1956-57 la Juventus era scesa più in basso. La squadra affidata a Puppo aveva quell'anno raccolto appena 7 punti nelle prime otto gare inteme. Nella stagione 1985-86 al contrario (quella del 22° tricolore) i bianconeri allenati da Trapattoni nelle prime otto partite inteme avevano ricavato il massimo: 16 punti, come nel 1946-47 e nel 1959-60, anno dello scudetto alla quota record (per tornei a 18 squadre) di 55 punti. Zoff avrà a disposizione stamane tutta la squadra. Infatti Zavarov, che doveva raggiungere a Roma la nazionale sovietica impegnata oggi in amichevole con il Werder Brema, non è partito. B suo volo è stato annullato ieri pomeriggio per nebbia. Doveva decollare alle 16,30, l'aeromobile è arrivato in ritardo: quando, verso le 18, Zavarov e gli altri passeggeri erano già stati imbarcati, la decisione di cancellare il volo. Con Zavarov si dovrebbero allenare anche Barros e Cabrini, usciti leggermente malconci dal match con il Pescara, n portoghese ha ricevuto durante l'incontro una tacchettata alla mano destra. La radiografia cui è stato sottoposto ieri alla Fornaca non ha evidenziato fratture. Il capitano è stato medicato con tre punti di sutura (tre «graffette») all'arcata sopraccigliare destra. Un infortunio riportato nello scontro con Campione che aveva fatto gridare al rigore — inesistente come provato anche dalla televisione — ì giocatori del Pescara. Cabrini è stato tra i pochi ad essere applaudito dai tifosi domenica. E' la dimostrazione che piace il suo attaccamento alla squadra. Qualcun altro, e parliamo di Tricella, ha invece nuovamente deluso. Zoff esclude un problema-Tricella. Ma dopo il recupero di Zavarov, il tecnico deve ora pensare a rivitalizzare anche il libero. Franco Badolato Barros, grinta che piace