Bagnoli e caso Enimont oggi Delors da De Mita

Bagnoli e caso Enimont oggi Delors da De Mita Scelte decisive per acciaio, chimica, telecomunicazioni Bagnoli e caso Enimont oggi Delors da De Mita In mattinata l'Italtel dovrebbe scegliere come partner l'At&t DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Non c'è un vero e proprio ordine del giorno, ma il menù della colazione di lavoro si preannuncia piuttosto pesante: acciaio e chimica. Sarebbero questi, secondo fonti attendibili, i temi di spicco nell'incontro di oggi tra il presidente del Consiglio, De Mita, e il presidente della Commissione esecutiva della Cee, Jacques Delors. I due avevano concordato di vedersi lo scorso venerdì ma la nebbia negli aeroporti aveva provocato lo slittamento di qualche giorno. Intanto si stringono i tempi per il partner dell'Italtel che non sarà, come previsto, europeo ma il gruppo americano At&t e quindi la questione non rientrerà nell'agenda di oggi. E' un incontro di routine, affermano le si esse fonti, ma non sfugge l'attualità di temi che si trascinano da tempo e che hanno aperto un contenzioso tra l'Italia e la Cee. C'è in ballo il destino di Bagnoli, la chiusura o no dello stabilimento siderurgico napoleta¬ no; una decisione che De Mita ha rinviato a giugno per non acuire il dissidio nel suo governo tra il vicepresidente del Consiglio De Michelis, secondo il quale c'è la possibilità di tenerlo in attività in modo economico, sia pure con ulteriori sacrifici, e il ministro delle partecipazioni statali, Fracanzani, il quale è convinto che l'altoforno va spento per tenere in vita soltanto il laminatoio. Per l'acciaio il nodo si trascina da mesi. Se Delors dovesse confermare la posizione Cee si aprirebbe una querelle dai difficili sbocchi dopo le manifestazioni di piazza che per alcuni giorni hanno sconvolto Napoli. Del resto i sindacati, facendosi forti di un documento elaborato dai tecnici, sostengono che Bagnoli non va chiuso perché è economico e il deficit commerciale dell'Italia rischia di aggravarsi. C'è poi la questione Enimont. L'accordo tra l'Enichem e la Montedison è rimbalzato a Bruxelles dove la Cee vuole vederci chiaro: lo «sconto» fiscale, per oltre 1000 miliardi, che tra l'altro sta incontrando ostacoli anche in Parlamento, viene letto come un aiuto surrettizio dello Stato italiano alla chimica nazionale e quindi una legge che altera la concorrenza tra i paesi europei. C'é una lettera del direttore generale del ministero deil'Industria.Ammassari, inviata alle autorità comunitarie, che risponde alle accuse, ma resta da vedere la reazione di Rrujelles che potrebbe anche essere insoddisfatta delie si azioni fornite da Ror:.a. Por quanto riguarda il partner dell'Italtel, in mattinata si riunisce il comitato esecutivo che approverà la scelta della At&t: nel pomeriggio l'amministratore delegato, Salvatore Randi, si recherà al comitato esecutivo della Stet per spiegare le ragioni della scelta. Giovedì la parola all'In e poi l'annuncio che probabilmente spetterà al ministro Fracanzani.

Luoghi citati: Bruxelles, Italia, Napoli, Roma