Sacharov: Roma è indimenticabile

Sacharov: Roma è indimenticabile Il premio Nobel ha iniziato il suo viaggio in Italia incontrando Spadolini e il Papa Sacharov: Roma è indimenticabile Le «Izvestija» pubblicano una lettera del fisico: «Non ho mai detto che la perestrojka è destinata a fallire» - «La cultura russa deriva da quella francese e italiana» DALLA REDAZIONE ROMA — Il premio Nobel per la pace Andrej Sacharov auspica che -un picco/o gruppo di versone che pensano in modo nuovo- venga eletto al nuovo Parlamento sovietico. Ma un esito del genere appare tutt'altro che scontato. «Per far si che questo avvenga — ha detto il fisico — ci vuole però una grande lotta-. Sacharov ha fatto questa breve dichiarazione dopo il suo incontro di ieri a palazzo Giustiniani con Spadolini. Il presidente del Senato ha detto che la riforma del sistema costituzionale sovietico è stata al centro dei colloqui e che Sacharov gli era parso solo •misuratamente ottimista- al riguardo. In particolare, ha detto Spadolini, -egli è contrario al sistema di controllo da porte dell'apparato sulle candidature-. Sacharov ha vissuto sulla sua pelle questo tipo di controllo. Il 18 gennaio scorso il presidium dell'Accademia delle scienze ha bocciato la sua candidatura alle prossime elezioni parlamentari, nonostante fosse appoggiata da 50 istituti scientifici. In quella stessa occasione, furono respinte le candidature di altre personalità favorevoli alla perestrojka di Gorbaciov, come l'economista Abel Agambeghian. E' la seconda volta che Sacharov si reca fuori dall'Unione Sovietica e la prima che visita l'Italia. Mercoledì riceverà una laurea honoris causa dall'università di Bologna. Lo accompagna la moglie Elena Bonner, che giovedì si sottoporrà ad una visita oculistica a Siena. Ieri il premio Nobel e sua moglie hanno avuto un incontro •molto cordiale- con il Papa, durato quasi un'ora e mezza. La visita si è svolta in forma privata e il colloquio in russo. Il Papa — hanno poi spiegato fonti del Vaticano — ha concesso l'udienza fuori dal normale orario, alle 18 e 30, per avere più tempo da dedicare a loro. Per Elena Bonner si è trattato della seconda udienza: la prima avvenne nel dicembre del 1985, quando suo marito era confinato nella città di Gorki. In coincidenza con questo viaggio di Sacharov all'estero, il quotidiano Izvestija ha pubblicato ieri una lettera nel quale il fisico afferma di essere -convinto della necessità' della perestrojka e •preoccupato per le difficoltà che incontra-. Nelle stessa lettera. Sacharov si dissocia da un'intervista pubblicata due settimane da un quotidiano francese nella quale affermava che la perestrojka era destinata al fallimento. Nella lettera, il fisico dice di non aver concesso interviste e di aver avuto solo -una libera conversazione davanti ad una tazza di tè con degli ospiti francesi. Né io né mia moglie avevamo in alcun modo pensato che le ?iostre risposte e le nostre spiegazio¬ ni sarebbero state immediatamente redatte in forma d'intervista, per di più con una serie di imprecisioni-. Dopo rincontro con il Papa, Sacharov appariva sereno e felice. -E'un uomo meraviglioso, che emana luce-, ha commentato. Non si è comunque parlato di un eventuale viaggio del Pontefice in Unione Sovietica. "Non rispondo per l'Urss-, ha spiegato il fisico. Dell'Italia, il premio Nobel ha detto: -E' la prima volta che vengo ma ho imparato ad amarla da quello che mi ha raccontato mia moglie. La cultura russa deriva da quella francese e italiana. Roma è una città che si vede una volta e non si dimentica più. Ho avuto un'impressiona profondissima-. Sacharov, che indossava un basco e una giacca a vento scura, è stato bersagliato dai flash per tutto il pomeriggio. «Ancora un paio di giorni cosi — ha detto — e tornerò abbronzato-.