Dono di compleanno per Zurbriggen: neve
Dono di compleanno per Zurbriggen: neve Dono di compleanno per Zurbriggen: neve Il rinvio gli consente di recuperare meglio DAL NOSTRO INVIATO VAIL — Preceduta da vento e nevischio, con problemi per gli organizzatori già a stento risolti, la grande bufera si è abbattuta sulle montagne di Vail e ha bloccato i mondiali. La libera maschile, in programma ieri mattina, è stata annullata e soltanto alle 16, quando in Italia era notte fonda, capisquadra e giuria si sono riuniti per decidere la linea di condotta. La quale è complicata assai, se consideriamo le disastrose previsioni del tempo e la disorganizzazione che regna sovrana in questi campionati farciti di faciloneria e dilettantismo. Nella notte sulla pista di Beaver Creek sono caduti 68 cm di neve, un oltraggio per la povera situazione sui nostri monti d'Italia, e le squadre di preparatori chiamate all'alba da Vail non riuscivano neppure ad affondare le pale nella neve. Alle 7,45, dunque, gli organizzatori erano costretti a dichiarare forfait mentre la radio di Vail, poco commossa per i problemi altrui, invitava la gente ad andare a sciare. Solo Zurbriggen, fra tanti sospiri di delusione, ha tratto sollievo dalla notizia, un bel regalo per il suo 26° compleanno: avrà un po' di tempo in più per recuperare dopo la terribile caduta e la dolorosa libera della combinata. Le previsioni meteorologiche, che in America non sbagliano mai, parlano di altri 40 cm di neve fresca entro oggi, di un'attenuazione del maltempo per lunedì e martedì, e di un ritorno della bufera per mercoledì e giovedì. Inoltre, dopo la neve, arriverà anche il freddo che nel resto del Colorado in questi giorni ha toccato punte di -20°: niente male, come prospettiva, e immaginatevi le perplessità e i pianti degli organizzatori che non sanno più a che santo votarsi dai momento che il programma è fitto fitto e prevede un solo giorno libero, venerdì. Pare comunque che gli orientamenti siano i seguenti: oggi libera femminile a Vail, dove la relativa brevità della pista potrebbe alleviare il lavoro degli spalatori, e domani discesa maschile a Beaver Creek con conseguente slittamento a venerdì dello speciale femminile. Il nuovo calendario non sarebbe male, soltanto che non tiene conto di due particolari, e cioè che gli uomini hanno ancora bisogno di una sessione di prove cronometrate, e che è molto difficile che oggi possano scendere in pista le donne, visto l'inferno bianco scatenatosi sui monti di Vail. Se anche la discesa femminile dovesse saltare, come è più che probabile, ci sembra inutile sottolineare in quale pantano finiranno per piombare gli organizzatori. Anche perché, colpa loro e non del cielo, non ci sono uomini sufficienti per affrontare l'emergenza sulle piste. A Sarajevo, nelle Olimpiadi del 1984, capitò qualcosa di simile, ed il problema fu risolto facendo disputare le due libere nello stesso giorno mentre a Calgary la discesa fu spostata di un giorno facendo slittare due gare. Qui a Vail non si sa, tutto dipende dai tortuosi cammini dell'Alaska Express. c. co.
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