Rapina e fuga con ostaggi di Renato Ambiel

Rapina e fuga con ostaggi Colpo mancato a Novara, poi un folle carosello di auto fino a Milano Rapina e fuga con ostaggi Quattro banditi assaltano una gioiellerìa ma un pasticciere li affronta a colpi di spranga - Scatta l'inseguimento attraverso la città, sull'autostrada e nella periferìa milanese - Bloccata l'auto, tre rapinatori sono catturati, l'altro riesce a dileguarsi «coprendosi» con tre prigionieri NOVARA — Avevano tentato una rapina a una gioielleria nel centro di Novara, ma un pasticciere subito accorso li ha messi in fuga a colpi di spranga. E appena fuori dal negozio un vigile li affronta a colpi di pistola. La Lancia Thema dei banditi è colpita dalle pallottole, ma riesce a partire. Intanto il vigile dà l'allarme: vetture della polizia e dei carabinieri iniziano un inseguimento folle per le vie del centro, in mezzo alla gente terrorizzata. L'auto dei rapinatori è in vista, ma non riescono a fermarla. La corsa continua sull'autostrada per Milano. Arrivati all'ingresso della città, i banditi si vedono perduti. Escono dall'autostrada a Milano Certosa, ma agli inseguitori si sono aggiunte altre pattuglie del capoluogo lombardo. Un agente spara, colpisce una gomma della Thema che finisce fuori strada. Subito polizia e carabinieri sono addosso ai banditi: uno viene arrestato subito, altri due tentano di nascondersi in un condominio vicino, ma sono bloccati. Il quarto si fa scudo con il corpo di un ostaggio, Rino Conti, 46 anni, e tiene lontani gli agenti a colpi di pistola. Poi sorprende una donna, Paola Donata Graziano, 41 anni, che sta per salire sulla sua Panda; il bandito si impossessa dell'auto e fugge verso l'autostrada, con i due ostaggi a bordo. Ma l'auto rimane quasi subito senza benzina. Il rapinatore scende, blocca un altro automobilista, Osvaldo Can¬ toni, 42 anni, prende la sua 131 e riparte con a bordo Conti, la Oraziano e il terzo ostaggio. Poi un'altra corsa, fino a Crescenzago, dove il bandito libera gli ostaggi e riesce a far perdere le tracce. La caccia all'uomo continua. Oltretutto pare che alla tentata rapina abbia partecipato un quinto malvivente. I tre arrestati sono palermitani, «pendolari del crimine». Antonino Scaglione, 33 anni, e Antonino Amato, 34, sono stati bloccati dalla polizia. Stefano Velia, 33 anni, l'hanno preso i carabinieri. I tre, che risiedono nel capoluogo siciliano, sono noti alle forze dell'ordine per i loro precedenti. Antonino Scaglione e Stefano Velia erano già stati denunciati per associazione per delinquere e una serie di reati contro il patrimonio. Quello di ieri è stato il terzo assalto alla gioielleria di Angelo D'Altri, nel centro di Novara. Vi sono singolari analogie con i colpi precedenti: anche otto e due anni fa accadde nei giorni di Carnevale, e anche allora i rapinatori furono costretti a fuggire a mani vuote. Angelo D'Altri, la moglie Mariangela e la figlia Paola hanno escogitato un piano di difesa che ha funzionato in tutte e tre le occasioni. Quando ieri verso mezzogiorno 1 rapinatori, dopo essere entrati nel negozio uno dopo l'altro vestiti in modo elegante per sembrare clienti, hanno estratto le pistole, il gioielliere e ' le due donne hanno incominciato ad urlare e spintonare i malviventi. La confusione nel piccolo negozio ha spaventato i banditi. Uno ha perso il caricatore della pistola, un altro è finito a terra. Intanto la moglie e la figlia del commerciante gridavano aiuto dalle finestre. Arrivava allora un pasticciere armato con una spran- ga di ferro. A quel punto i banditi fuggivano, inseguiti proprio dal pasticciere, che era stato minacciato nei precedenti tentativi di rapina e quindi con i malviventi aveva un conto personale aperto. Dopo cinquanta metri, un vigile in servizio all'ingresso dell'isola pedonale, Natalino Griggio, intimava ai rapinatori di fermarsi. La gente che passava in corso Cavour si nascondeva nei portoni delle case in preda al panico. I fuggitivi cercavano di arrivare all'automobile ferma in una piazzetta poco distante. Prima di salire a bordo uno dei rapinatori puntava la pistola, ma il vigile era più rapido: si buttava a terra e sparava quattro colpi in direzione della Thema. Tre andavano a segno senza colpire però 1 banditi. «Ho mirato alle gomme — racconta ora Griggio —. Ero preoccupato di tenere bassi i colpi perché proprio di fronte c'è una scuola, i ragazzi stavano per uscire». L'auto dei rapinatori è stata presto intercettata. Alla periferia della città è stata costretta a fermarsi ad un passaggio a livello, ma poco più in là 1 banditi avevano un'altra Thema, vicino all'autostrada Torino-Milano. Intanto era scattato l'allarme, ma nessun posto di blocco era stato predisposto: vista l'ora di punta e il traffico intenso, si temeva che i banditi potessero fare una strage. Poi il lungo inseguimento, e la cattura per tre dei malviventi. Renato Ambiel

Persone citate: Angelo D'altri, Antonino Amato, Antonino Scaglione, Griggio, Natalino Griggio, Osvaldo Can, Rino Conti, Stefano Velia

Luoghi citati: Milano, Novara, Torino