Le Ferrovie: Cobas più isolati

Le Ferrovie: Cobas più isolati «Ha viaggiato il 40 per cento dei treni, il servizio non è stato sconvolto» Le Ferrovie: Cobas più isolati Ma i macchinisti ribelli sostengono che l'adesione allo sciopero è stata dell'80 per cento - E chiedono di partecipare alla trattativa con il commissario straordinario - La Uil critica l'inutile «prova muscolare» e propone una tregua fino a Pasqua DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Lo sciopero di ventiquattr'ore proclamato dai macchinisti Cobas non sembra aver provocato grandi disagi nella circolazione dei treni. L'Ente ferrovie dello Stato ieri sera cantava vittoria: dalle 14 di venerdì alle 14 di sabato ha regolarmente viaggiato ii quaranta per cento-dei convogli, una percentuale che è stata sufficiente a garantire un servizio quasi regolare. Il traffico ferroviario non è stato dunque sconvolto, ma i'. fatto che più rallegra la direzione dell'Ente è che durante questo sciopero è circolato circa il venti per cento in più dei treni rispetto alla precedente agitazione dei Cobas. Soddisfazione anche negli ambienti dei trasporti in seguito alla scelta del ministro Giorgio Santuz di non fare ricorso al provvedimento straordinario della precettazione. Diametralmente opposta, come sempre accade in queste occasioni, è la versione dei macchinisti "ribelli" che vantano un'adesione allo sciopero dell'ottanta per cento nella media nazionale e del cento per cento nei compartimenti di Pistoia, Civitavecchia, Napoli, Bari, Lecce, Taranto. Facendosi forti di questi dati i leader dei Cobas chiedono di poter prendere parte alla trattativa con il commissario straordinario dell'Ente Ferrovie, Mario Schimberni. Il confronto tra Schimberni e i rappresentanti sindacali riprenderà mercoledì prossimo, ma una convocazione dei Cobas è praticamente da escludere. Per le Ferrovie dello Stato i risultati dello sciopero di ieri sono eloquenti: nel corso delle ventiquattr'ore di protesta dei Cobas è stata garantita per le tratte compartimentali la circolazione di 840 treni viaggiatori a lungo percorso, di 2875 treni locali e di 489 treni merci, pari rispettivamente al 44, al 50 e al 23 per cento di quelli che erano previsti La circolazione ferroviare 6 stata quindi regolare su tutta la rete e, sostiene sempre l'Ente, sono stati garantiti, oltre che buona parte dei treni locali e per pendolari, convogli a lungo percorso su tutti gli itinerari nazionali e per l'estero. Sono stati effettuati più di mille autoservizi sostitutivi. Critiche ai Cobas vengono pure dalla Uil: 'Dopo la prova muscolare, che cosa resta ai macchinisti? Hanno inesso a soqquadro il trasporto ferroviario, si sono isolati dall'opinione pubblica e dagli altri ferrovieri, mentre nell'accordo che li riguarda, di più oggettiva¬ mente non può essere fatto». «A chi serve tutto ciò? — prosegue il comunicato della Uil — Chi sta approfittando della capacità di lotta di questi lavoratori?". La Uil auspica una "tregua nazionale" fino a Pasqua in cambio dell'impegno delle contropari pubbliche e private a trattare seriamente le vertenze aperte. In relazione alla discontinuità dei servizi aerei e ferroviari, provocata dai frequenti scioperi, l'Assoutenti ha chiesto ieri al ministro dei Trasporti Santuz di fornire all'opinione pubblica ogni elemento che possa essere utile per comprendere le cause di tale stato di cose ed eventualmente «a precidere posatone». Oli utenti, infatti, si legge in una nota, «non soltanto rimangono vittime del disservizio, ma sono anche privi di un'informazione chiara e attendìbile sui dati oggettivi del contendere; a cominciare dagli stipendi (compresa ogni indennità) attualmente percepiti dai macchinisti dei treni, dai piloti, dagli assistenti e tecnici di bordo Alitalia e dai controllori di volo-. L'associazione degli utenti chiede poi le date in cui i contratti collettivi sono scaduti o scadranno.

Persone citate: Giorgio Santuz, Mario Schimberni, Santuz, Schimberni

Luoghi citati: Bari, Civitavecchia, Lecce, Napoli, Pistoia, Roma, Taranto