Quando morì Pesaola

Quando morì Pesaola Quando morì Pesaola Anche alcuni potenti del pallone, e non solo, sono stati usati con una certa disinvoltura nei titoli sportivi. Per esempio, Gianni Agnelli e Silvio Berlusconi. All'Avvocato sono state spesso attribuite frasi (l'ultima al rally di Montecarlo: «Meglio seguire la Lancia che la Juve») che in realtà, corredate dì regolare punto interrogativo, erano soltanto domande a lui rivolte. Silvio Berlusconi fu scottato alla prima uscita col Milan, nell'estate dell'87, torneo Gamper di Barcellona. Una critica del boss alla dieta dei giocatori diventò la «guerra alle crostate», un appunto al gioco della squadra si trasformò in un profetico «ultimatum a Liedholm». Berlusconi, per reazione, annunciò un black-out poi abbondantemente revocato. E la smentita? Berlusconi e Pellegrini, che vi hanno fatto ricorso spesso, sono ora concoidi nel definirla «inutile, anzi controproducente». L'unica di cui sia rimasta memoria nel calcio, fu una, bellissima, attribuita a Bruno Pesaola. Letta la notizia della propria morte, il «Petisso» chiamò per telefono l'autore dell'articolo, per dirgli, calmo: «Come sempre, hai esagerato...». c. m.

Persone citate: Berlusconi, Bruno Pesaola, Gianni Agnelli, Liedholm, Pellegrini, Pesaola, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Barcellona, Montecarlo