Un insucesso per i Cct il Tesoro rilancia i Bot

Un insmtesso per i Ccf II W®s©m EFÌB^m@im i Bèi Un insmtesso per i Ccf II W®s©m EFÌB^m@im i Bèi ROMA — Andata buca l'asta dei Cct, Amato tenta con i Bot. n ministro ha annunciato per la prossima settimana un'asta Bot di 10.000 miliardi di lire, per un importo cioè sensibilmente superiore al portafoglio titoli in scadenza (7593 miliardi, di cui 7052 in mano agli operatori). Le condizioni di offerta sono identiche a quelle stabilite per l'asta di fine gennaio, durante la quale, tuttavia, una forte richiesta aveva fatto salire i prezzi. Ma vediamo prima i Cct. Ieri s'è chiusa l'asta dei titoli quinquennali emessi dal Tesoro per un ammontare complessivo di 5000 miliardi. Al termine del collocamento sono stati sottoscritti 3 mila miliardi di Cct, dei quali 2600 dal mercato. Probabilmente su questo risultato hanno pesato non poco le indiscrezioni sulla possibile tassazione dei capital gains. I titoli, godimento 1/2/89, presentavano un rendimento per la prima cedola (1/8/89) del 6,25 %, pari a un rendimento effettivo annuo lordo di circa il 13,15 pct, che corrisponde a un tasso netto dell'I 1,47 pct. E veniamo ai Bot, partendo dai trimestrali. Sono offerti titoli per 3 mila miliardi, con una durata di 90 giorni senza l'indicazione del prezzo base dì collocamento. All'asta di metà gennaio i trimestrali furono aggiudicati ad un prezzo medio di 97,35 lire con un rendimento lordo composto deU'11,78% (10,22 netto). I Bot di nuova emissione ammontano invece a 3 mila miliardi, hanno durata di 183 giorni e sono offerti ad un prezzo base di 94,67 lire con un rendimento composto lordo dell'I 1,54% (9,99 netto), invariato rispetto all'emissione di fine gennaio (i cui tassi risultarono poi modificati leggermente in sede di aggiudicazione: 9,93% netto). I Bot annuali offerti alla metà del mese di febbraio ammontano a 4 mila miliardi, hanno durata di 365 giorni ed un prezzo base di 89,65 lire, con un rendimento lordo deU'11,54% (9,96 netto). I tassi dell'ultima emissione erano eguali, ma risultarono inferiori in sede di aggiudicazione: in media 11,42% (9,85 netto). La circolazione dei Bot alla fine di gennaio era pari a 247.886 miliardi, di cui 35 mila trimestrali, 77.657 semestrali e 135.229 annuali. I tìtoli a breve termine sono ormai il principale «puntello» del sistema di finanziamento del fabbisogno pubblico, mentre un contributo sostanzioso viene dai finanziamenti dell'estero. La situazione dalia relazione sulla stima del fabbisogno di cassa del settore pubblico, aggiornata al 30 settembre '88, presentata da Amato. I titoli a breve termine rappresentano ormai circa il 50% del sistema di copertura del fabbisogno, mentre cala di conseguenza l'importanza dei titoli a medio-lungo termine (circa 44.000 miliardi), che rappresentano ormai solo il 46,7% del totale delle emis sioni.

Luoghi citati: Roma