«Siamo un movimento che compierà Belgrado»

«Siamo un movimento che compierà Belgrado» «Siamo un movimento che compierà Belgrado» «I nostri progetti: dir NOSTRO SERVIZIO ZAGABRIA — Non si tratta di un partito, dicono i fondatori, ma l'«Associazione per l'iniziativa democratica», costituita ufficialmente due giorni fa a Zagabria conta su 10 mila membri in tutta la Jugoslavia. Ne parliamo con 11 vicepresidente, Predrag Matvejevic, professore all'Università di Zagabria e autore del libro «Breviario mediterraneo», pubblicato recentemente anche in Italia. — Perché rifiutate la definizione di partito? «L'Associazione non è ancora un partito, ma potrebbe ben presto diventare il nucleo di un movimento politico. E' un movimento democratico che intende agire in tutta la Jugoslavia, convinto che le unioni nazionali, regionali, come l'Unione democratica slovena o il Comitato per i diritti dell'uomo sorto a Belgrado restano inevitabilmente chiuse nei limiti delle proprie repubbliche e regioni». Aggiunta fuori itti umani, economia di imp—Da più parti si critica proprio questo aspetto «jugoslavo» dell'Associazione. «In questo momento ci sono molte riserve per qualsiasi progetto a carattere «jugoslavo». Ma l'insistere sulla particolarità porta inevitabilmente al particolarismo, chiude gli orizzonti in stretti confini regionali, e al campanilismo. Quest'ultimo è il pericolo maggiore. Purtroppo, si tratta di una malattia diffusissima tra l'intellighentia jugoslava. Proprio questa divisione al suo interno ha permesso alla burocrazia di governare da sola». —Chi sono i fondatori dell'Associazione e chi vi ha aderito? «Si tratta di un gruppo di professori universitari di Zagabria. Le radici dell'Associazione risalgono alla famosa rivista Praxis, chiusa nel 1974 sotto la pressione della burocrazia. L'iniziativa è stata accolta con entusiasmo da molti intellettuali e scrittori. Tra loro anche Koca Popo- vmjz programma per il vi resa, nuovo codice» vic, ex collaboratore di Tito e ministro degli Affari Esteri jugoslavo, caduto in disgrazia nel 1972». —L'Associazione è un primo passo nell'apertura verso il sistema pluripartitico? «Il problema di un'alternativa al sistema monopartitico si poneva da molto tempo. Molti ne vedevano una soluzione automatica nell'autogestione, ma non è stato così. La nostra Associazione è sicuramente un'apertura verso quelle alternative che mettono in questione il monopartitisnio». — Che cosa prevede il programma dell'Associazione? «Esporre progetti e opporsi alle decisioni sbagliate per lo sviluppo del Paese. In sostanza, creare una piattaforma federale per la difesa dei diritti umani, per la trasformazione del sistema giuridico, per l'economia di mercato nelle imprese, per la democratizzazione della società». Ingrid Badurìna aggio in Africa ch

Persone citate: Ingrid Badurìna, Koca Popo, Predrag Matvejevic

Luoghi citati: Africa, Belgrado, Italia, Jugoslavia, Zagabria