Il chip giapponese sbarca a Londra

Il chip giapponese sbarca a Londra Il chip giapponese sbarca a Londra La Fujitsu investirà 100 milioni di dollari per creare uno stabilimento nel Nord-Est - La Nec ha già un impianto in Scozia, la Sony amplia la sua fabbrica di tv color nel Galles - Anche Toshiba e Hitachi puntano alla Cee LONDRA — Fujitsu, Toshiba, Hitachi e tante altre compagnie di dimensioni più modeste. L'invasione giapponese dell'Europa (e della Gran Bretagna in particolare) prende velocità in attesa del mercato unico del '93. Per ora. lo sbarco riguarda quasi solo il Paese di Margaret Thatcher. La Gran Bretagna continua ad attirare gli investimenti giapponesi: secondo il Financial Times il gruppo elettronico Fujitsu dovrebbe annunciare nei prossimi giorni il varo di un progetto da 100 milioni di dollari per la produzione di semiconduttori nel nord-est dell' Inghilterra. Lo stabilimento dovrebbe sorgere nella regione del Sunderland. un'area colpita dalla disoccupazione che ha già attirato numerose aziende nipponiche, come la casa automobilistica Nissan. Secondo il quotidiano britannico, comunque, la Fujitsu (3,5 miliardi di dollari di vendite nell'88) non sarebbe che il primo dei gruppi elettronici giapponesi a dovere annunciare prossimamente progetti per la produzione di semiconduttori in Europa in vista del 1993. La strategia dei colossi di Tokyo si spiega con il timore che il mercato unico europeo possa essere accompagnato da restrizioni sulle importazioni dai Paesi non comunitari. Oltre alla Fujitsu anche la Toshiba e la Hitachi, numero due e tre della produzione mondiale di chip, starebbero prendendo in considerazione progetti di stabilimenti nella Comunità europea. E non va dimenticato che 11 numero uno mondiale, la Nec, è già presente in Europa con una fabbrica a Livinston, in Scozia. Anche produttori minori di chip, come la Sony e la Seiko Epsom, starebbero esaminando la possibilità di investimenti in Europa ent: o la fine del 1992. Il gruppo Sony ha intanto annunciato oggi un "ivestimento di 36 milioni r.. .-terllne per espandere 11 suo tabi- limento di televisori a colori a Bridgend, nel Galles. Il progetto porterà alla creazione di 360 nuovi posti di lavoro. Attualmente nello stabilimento di Bridgend, costruito nel 1973, lavorano 1500 persone. I rapporti tra Tokyo e Londra si infittiscono al di là dell'auto. La Gran Bretagna inoltre dovrebbe essere scelta dalla Toyota per la produzione di automobili destinate al mercato europeo. L'annuncio del progetto, che prevede un investimento di 700 milioni di sterline per uno stabilimento di assemblaggio, è atteso nei prossimi giorni. Poi inizierà la trattativa a Bruxelles. Ma Lord Young, ministro dell'Industria inglese, ha già anticipato che Londra andrà avanti anche in presenza dell'opposizione dei partners della Comunità. La Gran Bretagna è disposta ad offrire forti incentivi per la creazione di un'industria del chips sul suo territorio.

Persone citate: Lord Young, Margaret Thatcher, Sunderland