Anche l'Italia controlla i jumbo

Anche l'Italia controlla i jumbo Anche l'Italia controlla i jumbo La compagnia di bandiera ha dodici B-747 - La verifica ordinata dopo l'incidente in Gran Bretagna al jet appena consegnato e caduto sull'autostrada - Interessati 1800 velivoli in tutto il mondo - Inchiesta su un nuovo caso di Atr-42 in difficoltà, nei pressi di Chicago ROMA — Anche se non è ancora arrivata in Italia la direttiva della Federai Avlation Admlnlstration americana che impone la revisione entro 25 giorni di tutti i velivoli della Boeing costruiti dopo il 1980. l'Alltalia ha già cominciato a controllare i suoi dodici B-747 «jumbo». Lo ha dichiarato ieri 11 direttore tecnico della compagnia, l'ing. Ferruccio Pavollni, il quale ha precisato che finora i controlli non hanno trovato nulla di anormale. La revisione è stata decisa In seguite all'incidente del B737 della compagnia britannica Britlsh Midland, precipitato su un'autostrada mentre si accingeva ad un atterraggio di emergenza con uno del due motori in fiamme. L'inchiesta avrebbe rivelato che il comandante spense il motore funzionante scambiandolo per quello in avaria a causa della Inversione dei cavi dell'impianto di allarme antincendio. La cabina di pilotaggio del B-737 serie 400, completamente digitale, è In pratica la stessa per tutti gli aerei più recenti della Boeing, cioè B-767 (per il quale è stata originariamente progettata), B-757, B-747 serie 400, ultima versione del «Jumbo» i cui primi esemplari stanno per essere consegnati alle compagnie in questi giorni. Una analoga Inversione dei cavi elettrici è stata riscontrata su sette B-757 nel sistema anti Incendio. I dodici «jumbo» dell'Alitalia sono i soli aerei Boeing esistenti in Italia; nessuna compagnia del nostro Paese possiede infatti né i B-767, né i B-757 e né i B-737. tutti bireattori, anch'essi soggetti alla revisione. Solo dopo che sarà arrivata la direttiva della Faa il Registro Aeronautico Italiano emanerà a sua volta una propria direttiva, rendendo obbligatorie le ispezioni. La situazione, comunque, non ancora del tutto è chiara. L'Alit alia ha voluto mettere le ma¬ ni avanti procedendo ai controlli che, ha detto Pavollni, richiedono soltanto quattro ore di lavoro e possono essere eseguiti durante le normali soste del velivoli. Ma per il momento nessuno sa ancora che cosa esattamente si deve fare. Lo stesso Pavollni ha detto che dagli Usa è arrivato solo un telex che preannuncia la direttiva Faa, 70 pagine nelle quali sono Indicati con precisione i punti da ispezionare e gli interventi eventualmente da svolgere. 'Comunque — ha aggiunto Pavollni — abbiamo l'impressione di aver già fatto tutto il lavoro necessario». Le ispezioni ordinate dalla Faa riguardano circa 1800 velivoli, di cui 740 negli Usa, gli altri sparsi in tutto il mondo. L'Incidente all'aereo della British Midland, un modello di tecnologia avanzatissima e con meno di 500 ore di volo, ha rafforzato in alcuni il sospetto che la casa americana, pressata dalla forte richiesta di nuovi aerei (dallo stabilimento di Renton, presso Seattle, i B-737 escono al ritmo di uno ogni due giorni), abbia allentato 1 controlli sulla qualità. Altri problemi sono sorti contemporaneamente per 1 vecchi velivoli; una serie di incidenti (parti di fusoliera staccatesi In volo, motori perduti in decollo) ha provocato anche per i «veterani» l'intervento della Faa, che ha ordinato revisioni straordinarie. Frattanto anche per l'Atr42, il bimotore a turbina co¬ struito da Aeritalla e Aérospatiale, sì annunciano nuovi problemi: secondo quanto riferisce l'agenzia specializzata Air Press, un aereo di questo tipo appartenente alla compagnia americana Simmons ha avuto problemi di ghiaccio mentre, il 22 dicembre, era In volo da Chicago a Moisinee, nel Wisconsin. E' stata aperta un'inchiesta. Secondo Air Press 11 velivolo, Incappato in una improvvisa e violenta bufera di pioggia ghiacciata, ha avuto problemi agli alettoni tali da provocare il disinserimento automatico dell'autopilota. Violente oscillazioni a destra e a sinistra hanno fatto inclinare l'aereo per 80 gradi complessivi fino a quando 11 comandante è riuscite a riprendere manualmente il controllo dell'apparecchio. Insomma, una situazione che richiama quella che provocò l'Incidente all'Atr-42 dell'Atl a Conca di Crezzo nell'ottobre '87. Intanto l'Aérospatiale sta provvedendo ad Interventi sugli Atr-42 più anziani per mettere riparo ad un difetto rivelatosi sul velivolo usato per le «prove di fatica» nello stabilimento di Tolosa: dopo 45 mila «cicli» (ogni ciclo comprende decollo-volo-atterraggio) sono comparse crepe sulla parte centrale delle ali; dopo aver modificato i velivoli di nuova costruzione, la società sta ora richiamando quelli già In servizio per rafforzare le parti che presentano le cricche. Vittorio Ravizza

Persone citate: Conca, Ferruccio Pavollni, Simmons, Vittorio Ravizza