La rivoluzione grigia di Maggie di Mario Ciriello

La rivoluzione grigia di Maggie Si potrà decidere se andare in pensione o continuare a lavorare La rivoluzione grigia di Maggie DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — I maligni dicono che è Margaret Thatoher a battersi per gli anziani e spiegano che lo la perché ha 63 anni, ma non ha intenzione alcuna di ritirarsi. Anzi, vuole un quarto mandato, vuole restare al potere fino al *95 o al '96. E' probabile: e non c'è dubbio che, spronati dal premier, vari ministeri hanno avviato uno studio a lungo termine che dovrebbe sfociare, prima o poi, in proposte concrete per prolungare la vita attiva, sul mercato del lavoro, di chi oggi è destinato, o condannato, al pensionamento. Già si parla di «rivoluzione grigia-. Già si preannuncia un'era nuova per il senior citizen. Ammesso che gli studi ora in corso giungano in porto, ammesso che non sorgano difficoltà imprevedibili, quest'ennesima «rivoluzionethatcheriana (è di ieri quella che riforma radicalmente il servizio sanitario) dovrebbe concludersi con uno o più disegni di legge prima delle prossime elezioni generali, previste per il '91 o il '92. E' scomparso uno degli ostacoli maggiori: l'alta disoccupazione. Non c'è più bisogno di allontanare gli anziani per far posto ai giovani, la disoccupazione è calata al 7% (In Italia supera ancora il 18) e continua a scendere. C'è anzi carenza di personale. Grande e crescente è la ricerca di uo¬ mini e donne, in quasi tutto l'immenso «pianeta servizi». In un incontro con i giornalisti, Norman Fowler, ministro per l'Occupazione, ha già indicato i possibili, probabili, obiettivi delle future proposte. Per prima cosa, bisogna rendere meno rigidi i limiti d'età, -in teoria dovrebbe essere il cittadino a decidere quando vuole abbandonare il lavoro-. Certo, vi saranno sempre delle eccezioni, vi saranno sempre atti¬ vità non prolungabili: la riforma del servizio sanitario nazionale riduce ad esempio il limite d'età per i medici di base, di famiglia, i 32 mila General Practitioners, lo abbassa da 70 a 65. Spiegazione: devono essere -disponibili in tutte le circostanze-, devono dedicarsi totalmente ai pazienti. Ma, in linea di massima, sostiene Norman Fowler, le età fissate per le pensioni statali, 60 anni le donne e 65 gli uo- mini, sono un «anacronismo». La soluzione? Margaret Thatcher vorrebbe introdurre in Inghilterra le leggi americane che, sempre con le dovute eccezioni, impediscono ai datori di lavoro di mandare un dipendente in pensione. Insomma, «libertà di lavoro», fin quando si ha la capacità di svolgere i compiti assegnati. «Si vive sempre più a lungo, non vedo perché non si possa lavorare più a lungo-. Le prime reazioni sono favorevoli. La Confinùustria commenta: "Molti imprenditori conoscono il valore dell'esperienza, condividono queste idee-. Si vedrà. Una «rivoluzione» è comunque già in atto, determinata dai mutamenti economici e demografici. Sempre più, l'industria privata, in particolare l'industria dei servizi, si vale di donne e di anziani. Molte piccole aziende tengono vari dipendenti oltre i limiti d'età. Due grandi catene di supermarket offrono posti part-time ai pensionati. Da qualche mese, le banche permettono alle impiegate di tornare al lavoro cinque anni dopo la maternità. Moltissime secretoria/ agencies offrono ai sessantenni di sostituire le segretarie durante le vacanze. Canuti allievi affollano i corsi di computer. Anche questa volta, Maggie sembra aver indovinato giusto. Mario Ciriello

Persone citate: Canuti, Margaret Thatcher, Margaret Thatoher, Norman Fowler

Luoghi citati: Inghilterra, Italia, Londra