«Non iscrivete i figli nella mia scuola»

«Non iscrivete i figli nella mia scuola» Il preside di un liceo di Siracusa: qui manca tutto, impossibile istruire i ragazzi «Non iscrivete i figli nella mia scuola» SIRACUSA — A scuola molte cose non vanno bene. Mancano le sedie, i banchi sono insufficienti, biblioteca e laboratori sono stati trasformati in aule per tutte le lezioni. Cosi, un po' per protesta, un po' per mettere sull'avviso gli studenti e le loro famiglie, il professor Enzo Papa, preside del liceo scientifico ■•Corbino» di Siracusa, ha lanciato un appello ai genitori. Ecco le sue parole di sconforto: «Non iscrivete i vostri figli nel mio istituto. Malgrado la buona volontà dei docenti e del personale tutto questa scuola non è in grado di offrire quell'istruzione che i ragazzi dovrebbero aspettarsi e che la Costituzione imporrebbe di garantire-. La dichiarazione del capo d'istituto ha sorpreso fino a un certo punto. Il preside Papa non è nuovo ad iniziative clamorose. Un paio di anni fa si autodenunciò per far sapere a tutti qual era il grado di sicurezza dell'impianto elettrico della sua scuola, risalente all'epoca di costruzione, cioè al periodo fascista. Allora come adesso erano state inutili le richieste di intervento inviate all'amministrazione provinciale che, per legge, deve badare alla manutenzione e alla gestione del personale dei licei scientifici. Ci fu un processo, n preside fu assolto, l'allora presidente della Provincia condannato a pagare una multa. Stavolta la situazione è ancora più grave. Il liceo Corbino, una delle scuole più antiche e prestigiose di Siracusa, è in crisi di superaffollamento. Gli studenti sono 600, e il loro numero aumenta di 5060 ogni anno. Le aule disponibili una ventina, a fronte di 24 classi. • Quando ho proposto un turno pomeridiano — racconta il preside Papa — i genitori sono giustamente insorti. Cosi sono stato costretto a trovare una sistemazio¬ ne alle quattro classi che mi rimanevano scoperte: una l'ho piazzata nel laboratorio di scienze, un'altra in quello di fisica, un'altra ancora in biblioteca, mentre, per trovare una sistemazione alla classe rimanente, ho dovuto ricorrere all'aula dei professori costringendo questi ultimi ad utilizzare, spero provvisoriamente, lo sgabuzzino dei bidelli-. La situazione, già precaria, potrebbe aggravarsi il prossimo anno II liceo scientifico «Corbino» (uno dei due esistenti a Siracusa) è stato scelto dal ministero della Pubblica Istruzione come unità di base per l'introduzione dell'informatica nelle scuole. Possiede attrezzature sofisticatissime, i docenti hanno seguito corsi di aggiornamento. Naturale pensare che, con l'introduzione dell'informatica, il prestigio dell'istituto finirà con l'aumentare, che ci sarà una corsa alle iscrizioni. -Per questo — dice il preside Papa — ho deciso di mettere le mani avanti fin da adesso, visto che stanno per cominciare le preiscrizioni alle scuole medie superiori. Genitori e studenti sono naturalmente padroni di fare quello che ritengono più opportuno. Ma li avverto: in questa scuola non ci sono laboratori né una palestra degna dì questo nome. Seguire le lezioni è un'impresa a dir poco ardua. L'anno scorso molti studenti erano costretti a portarsi le sedie da casa, quest'anno abbiamo rimediato con degli sgabelli a vite, quelli dei tavoli da disegno, naturalmente senza spalliere-. Di appelli, lettere alle autorità, persino denunce alla procura della Repubblica, il preside Papa è ormai stanco: •Ho 44 anni, sono in questo istituto da appena quattro, ma, mi creda, ho perso qualsiasi entusiasmo, a volte mi viene voglia di piantare tutto-. All'inizio dì quest'anno scolastico gli studenti del «Corbino» disertarono le lezioni per alcuni giorni, chiedendo sedie e banchi e un nuovo plesso in cui trasferire le classi che non trovavano posto nel vecchio istituto. Le promesse che hanno ricevuto non sono state mantenute. Altra storia esemplare è quella degli impiegati di segreteria. La racconta lo stesso preside. -Due anni fa — dice — andarono in pensione, contemporaneamente, sia il segretario sia l'unico applicalo di segreteria. In sostituzione mandarono una sola persona, un'impiegata incaricata di svolgere entrambe le funzioni. Nuove richieste, lettere, telefonate. Poi, alla fine, gli agognati rinforzidue bambinaie, provenienti dal brefotrofio provinciale, riciclate come applicate di segreteria, naturalmente senza alcuna esperienza alle spalle-. Nino Amante

Persone citate: Corbino, Enzo Papa, Nino Amante

Luoghi citati: Siracusa