Botte da stadio, pochi gli antidoti di Gian Paolo Ormezzano

Botte da stadio, pochi gli antidoti Botte da stadio, pochi gli antidoti Abbiezzi, vicepresidente nerazzurro: «Più giovani alle partite, loro possono vincere» • Marabotto: «Polizia sola contro i teppisti» - Laudi propone una leggina - Il questore Agati: «Ci aiutino le società» C'è qualcosa da fare di pratico ed immediato contro 1 teppisti del calcio, contro questa speciale e terribile droga dello sport? Giulio Abbiezzi, vicepresidente dell'Inter nell'occhio del ciclone (autore di un grosso studio proprio sul popolo degli stadi, ancorché attraverso la connotazione più economica che passionale) è ovviamente in sintonia col presidente Pellegrini, ma è pessimista sul tema violenza. • Niente da fare per subito. La curva calda è lo specchio di una società umana inquieta. Se impediamo l'ingresso al signor X, teppista, è certo che al suo posto arriva il signor Y, teppista. La malavita si rigenera. Non servirebbe neanche chiudere per un poco gli stadi: si chiudono per un mese i bar equivoci, i night-club loschi, poi c'è la riapertura e torna la fauna di prima. Si tolgono ai giovani patria, religione, oratorio, strada: sì, una volta la strada era posto di aggregazione, adesso è posto di automobili e basta». E allora? -E allora io propongo, anziché la criminalizzazione della curva, l'apertura della curva alle scolaresche. La violenza si combatte portando i giovani allo stadio. Non ci sono pericoli tremendi. Il calcio ha prodotto tre morti, ma uno solo dentro allo stadio. Invece dì non mandare i giovani alla partita per paura, mandarli perché soltanto loro possono vincere la guerra». Giuseppe Marabotto, sostituto procuratore della Repubblica a Torino, il magistrato dell'ultimo scandalo del Totonero, è onestamente pessimista: •La sola soluzione parziale è l'intensificazione della sorveglianza dei teppisti. Se • marti, circondarli con le forze dell'ordine. Se necessario ingabbiarli. E' triste, ma è così. I club non aiutano a isolarli, tocca sempre alla polizia. Il resto è utopia: la tessera magnetica all'inglese? Ma in Italia per ritirarla si dovrebbe aspettare il giudizio della Cassazione... Le foto degli scalmanati? E che ci fa il magistrato con una foto? Una diffida poliziesca a frequentare lo stadio? Ma l'istituto della diffida è caduto per reati ben più gravi. Diciamocelo, le stesse perquisizioni all'ingresso sono uno stiracchiamento normativo, una perquisizione dovrebbe avere motivazioni nell'atteggiamento della persona in oggetto». Maurizio Laudi, giudice istruttore e nel calcio vicecapo dell'ufficio inchieste, ha due proposte: 'Penso a rimedi in chiar>e di represssione, o se si vuole di contenimento. Una leggina che con¬ senta l'istituto della firma al commissariato nell'orario della partita, per i colpevoli di reati da tifo: le intemperanze sono ormai documentabili, con telecamere e fotografie, i teppisti sono individuabili. Una polizza assicurativa, compresa nel prezzo dei biglietti, per danni a persone e cose in caso di violenza, così che si vada allo stadio con un minimo di tranquillità». Infine il questore di Torino, Carmelo Agati, a nome se vogliamo anche dei colleghi impegnati come lui, in tutta Italia, pure su questo fronte: -Si ritiene comunemente che il problema sia di ordine pubblico: ma lo è soltanto negli aspetti più plateali, negli effetti terminali. Il problema vero è la gestione della passione sportiva da parte delle società e dei club di tifosi, approfondendo l'azione educativa e di controllo. La stampa deve battersi per fare rientrare il tifo nei ranghi». E ancora: "Noi abbiamo forze sufficienti per la finalizzazione di qualsiasi iniziativa, anche in collaborazione con il servizio d'ordine dei club. Ma il calcio e i suoi dirigenti dovrebbero esprimere una precìsa volontà di lavorare con noi contro il teppismo». Quel 'dovrebbero», al condizionale, dice molto. Gian Paolo Ormezzano

Persone citate: Abbiezzi, Agati, Carmelo Agati, Giulio Abbiezzi, Giuseppe Marabotto, Marabotto, Maurizio Laudi, Pellegrini

Luoghi citati: Italia, Torino