il cavo del traguardo gli ha tagliato la gola

il cavo del traguardo gli ha tagliato la gola il cavo del traguardo gli ha tagliato la gola Annullate tutte le cerimonie ufficiali DAL NOSTRO INVIATO VAIL — Il principe Alfonso di Borbone, 53 anni, cugino del re di Spagna Juan Carlos, ha perso la vita in un tragico incidente accaduto poco prima delle quattro del pomeriggio di lunedi a Beaver Creek, nei pressi Vail in Colorado, dove si svolgono i campionati del mondo di sci. "Mentre stava sciando sulla pista di discesa libera maschile in compagnia di altri rappresentanti della Federazione internazionale sci (Fisi del cui consiglio era membro, Alfonso di Borbone ha avuto la gola squarciata dal cavo di acciaio che regge lo striscione del traguardo ed è morto sul colpo per la recisione della carotide. E' stata una terribile fatalità in quanto presso la linea di arrivo, in quel momento, si stava lavorando a due traguardi. Alcuni addetti stavano smontando quello dello slalom della combinata maschile, effettuato alcune ore prima, e allestendone un secondo una cinquantina di metri più avanti sulla pista in previsione dell'! prime prove di libera. Alfonso di Borbone, che stava in compagnia di Toni Sailer e della moglie dell'ex campione austriaco, dopo aver lasciato nella parte alta della pista Bernard Russi e Ken Read insieme ai quali si era recato a sciare, è stato tragicamente tratto in inganno. Toni Sailer, sceso per primo nell'ultimo tratto della pista, ha avvertito l'amico di l'are attenzione al cavo, ma evidentemente il principe Alfonso ha creduto che si trattasse di quello più lontano, che sosteneva ancora lo striscione, e non di quello più vicino che penzolava quasi invisibile, senza lo striscione attaccato, come una sorta di cappio mortale sostenuto da due pali piantati nella neve. L'impatto è stato terribile, una frustata tagliente come un rasoio ed il corpo ormai senza vita del principe è rimasto per oltre 45 minuti sulla neve, senza che nessuno lo toccasse, in attesa dell'arrivo del coroner che ha aperto subito un'ichiesta per stabilire le cause e la meccanica dell'incidente. Poi sono giunte le ambulanze dell'ospedale di Vail, c'è stato il trasporto della salma in paese, e queste spiega in parte il buco di quasi due ore fra la morte del principe e la comunicazione ufficiale della notizia. Pat Peeples, portavoce della Vail Associates, la società di George Gillett proprietaria delle piste e degli impianti, è stata in verità molto cauta nella ri¬ costruzione dei fatti. Una troupe televisiva, accorsa in serata sul luogo, non ha avuto il permesso di filmare la scena, segno di imbarazzo e preoccupazione da parte dei padroni di Vail. Pat Peeples non ha rivelato i nomi di coloro che si trovavano con il principe Alfonso al momento dell'incidente, ad esempio, ed è chiaro che la preoccupazione della Vail Associates di Vail riguarda le eventuali responsabilità, che in ogni caso, come ha spiegato Jeff Beavers, assistente dello sceriffo della Contea di Eagle, verranno definite dall'inchiesta ancora in atto. La domanda che ci si pone, in queste ore di voci più che di notizie, riguarda le ragioni della presenza del principe Alfonso sulla pista di libera, chiusa da un paio d'ore dopo la disputa dello slalom. Sembra che Alfonso di Borbone, che era membro della Fis dopo essere stato in passato presidente della federazione spagnola di sci e presidente del comitato olimpico nazionale, abbia superato le barriere che proteggono la pista per il semplice desiderio di provare il pendio di discesa, senza investiture ufficiali di ispezione. -Chi entra in una pista chiusta lo fa sotto la propria responsabilità, a suo rischio e pericolo-, ha confermato di fatto il presidente della Fis, Marc Hodler, dopo aver espresso a nome di tutti il dolore per la perdita di un personaggio così conosciuto e stimato. Ieri pomeriggio l'intero governo dello sci internazione ha assistito all'aeroporto di Avon all'imbarco della salma su un aereo per Madrid. Era presente anche l'ambasciatore spagnolo a Washington, subito avvertito per telefono della disgrazia dal presidente della Fis. Per ricordare la figura del principe Alfonso, che era anche un ottimo sciatore avendo vinto in gioventù il campionato juniores spagnolo e di recente alcune gare per veterani, gli atleti della discesa che ieri mattina sono scesi per gli allenamenti sulla tragica pista hanno osservato un minuto di silenzio. Le bandiere dei campionati e del Ciò sono a mezz'asta e una messa è stata officiata a Vail in ricordo del defunto. Inoltre tutte le cerimonie ufficiali in programma ieri sono state annullate. Tutte ma non le prove, che si sono svolte regolarmente ieri mattina. Ma come ha detto Roy Romer, governatore del Colorado "il grande evento sportivo non deve essere giudicato in base a questa tragedia-. Carlo Coscia

Luoghi citati: Colorado, Madrid, Spagna, Washington