«Suvar e Milosevic, smettetela»

«Suvar e Milosevic, smettetela» Al Comitato Centrale jugoslavo continua lo scontro tra capo del partito e leader serbo «Suvar e Milosevic, smettetela» Il croato Druzìc: guidate due treni che vanno in direzioni opposte • «In pubblico ci trattiamo con i guanti, sotto il tavolo ci prendiamo a calci» • I fautori del centralismo insistono nel chiedere le dimissioni al vertice della Legu NOSTRO SERVIZIO BELGRADO — La seconda giornata del plenum del comitato centrale jugoslavo è stata un'estenuante, interminabile discussione sul primo punto dell'ordine del giorno, ovvero l'attuale situazione politica nel Paese, i rapporti all'interno del partito, il lavoro e la responsabilità del comitato centrale e della sua presidenza. La mattinata è trascorsa all'insegna della battaglia per rilanciare il Paese, ma ben presto è apparso evidente che sono diversi i metodi e le vie politiche che propongono i vari membri del comitato centrale. Il principale argomento di scontro è stata la richiesta di sostituire il capo del partito Stipe Suvar, presentata due settimane fa dal partito della regione autonoma della Vojvodina, e appoggiata dai dirigenti serbi, da alcune organizzazioni locali del partito montenegrino e di quello macedone. La testa di Suvar ieri è stata chiesta dai sostenitori del¬ la linea politica centralistica, che vuole un partito monolitico. I suoi difensori hanno invece sostenuto la necessità del pluralismo democratico, affermando che la responsabilità di Suvar non poteva in nessun modo essere separata da quella di tutti gli altri dirigenti del partito. La lunga serie degli interventi è stata interrotta da Ivo Druzic, giovane membro del comitato centrale, rappresentante della Croazia. Druzic si è personalmente rivolto al capo del partito, Stipe Suvar, e al leader serbo Slobodan Milosevic, i due grandi avversari di questo plenum, rimproverando sia all'uno che all'altro di essere alla testa di due convogli ferroviari, che una volta viaggiavano paralleli, ma che adesso portano il Paese in due direzioni diverse. -Compagno Slobodan, credo che tu sia un abile uomo politico. Grazie a te la vergognosa questione del Kosovo, che tutti noi cercavamo di nascondere, è venuta a galla. Ma da tre anni ormai tu sei il capo del partito serbo, per cui sei uno dei massimi responsabili dell'azione politica nel Kosovo, i cui risultati, oggi, mostrano che la divisione tra i serbi e i montenegrini da una parte, e gli albanesi dall'altra, è più grande che mai e che la situazione peggiora». -Visto che si tratta degli abitanti della Serbia, e visto che tu sei il massimo dirigente della Repubblica serba, — ha aggiunto Drusic — perche non vai tra gli albanesi? E tu compagno Stipe, che oggi vogliono decapitare, perché non hai la forza di dire quello che dovrebbe essere detto a ciascuno? Sono stufo di vedere che da due giorni pubblicamente ci trattiamo con i guanti, mentre sotto il tavolo ci prendiamo sfacciatamente a calci». Druzic ha concluso invitando i due a discutere apertamente dello scontro che li divide per passare poi al lavoro comune per il benessere economico del Paese. Duramente attaccato a più riprese come il massimo responsabile della poco efficace attuazione delle decisoni adottate durante la 17a riunione del partito, il capo del partito jugoslavo, Stipe Suvar, ha preso la parola nel pomeriggio. -Da qualche settimana è iniziata nei miei confronti una aspra campagna denigratoria che mi vuole responsabile della rottura dell'unità nel partito. Chiunque proverebbe dolore nel constatare che ogni giorno milioni di persone ascoltano le più terribili menzogne sul suo conto». Il problema della sostituzione, o, meglio, della revoca, perché lo statuto del partito non prevede la sostituzione del suo presidente, verrà regolata secondo le norme previste dallo statuto, ha continuato Suvar, esprimendo però la volontà di esporre di fronte al comitato centrale gli argomenti in base ai quali è stato accusato di seminare odio tra il popolo serbo e quello montenegrino, e tra il popolo serbo e quello macedone. Lo scontro tra le due lineo politiche, profilatosi fin dall'inizio del plenum, è apparso chiaro nella discussione di ieri, dove si è ormai parlato apertamente di due partiti all'interno della Lega comunista. Ingrid Badurina Stipe Suvar

Persone citate: Ingrid Badurina Stipe Suvar, Ivo Druzic, Milosevic, Slobodan, Slobodan Milosevic, Stipe Suvar

Luoghi citati: Belgrado, Croazia, Kosovo, Serbia