Nel museo del cane tutto fa bau-bau

Nel museo del cane tutto fa bau-bau Nel museo del cane tutto fa bau-bau MALIBU' Matite del Seicento esposti sono dei doni, ma il resto Conti lo ha raccolto accompagnando i suoi cani da una mostra a un concorso, in Italia e in Europa, curiosando tra antiquari, mercatini e rigattieri. C'è la fotografia di Moro, il samoiedo nero che con altri cani della stessa razza accompagnò il Duca degli Abruzzi nella sua spedizione al Polo Nord; c'è una divertente stampa satirica, il cui autore è il nonno di Sir Arthur Co nan Doyle l'inventore di Sherlock Holmes), dove alcuni ministri della Regina Vittoria sono raffigurati con sembianze canine e c'è un bracciolo, ovviamente a forma di cane, di un carro agricolo emiliano del '700. Il prezzo più antico è una testina precolombiana, mentre quello più insolito è un piccolo cane di terracotta del '600, strano per quell'epoca. E poi collari, lampade «canine» che illuminavano fiocamente le notti dei bambini ma anche di intere cucciolate, teatrini in legno dipinto dove 1 personaggi sono tutti cani minuscoli, le prime pubblicità in gomma di cibo per cani o in ferro smaltato del Black & White, e perfino un diadema vittoriano in argento e coralli con la testina di un King Charles. Donatella Valente SE si imbocca la superstrada FirenzeSiena e si esce a Tavamelle, basta fare sette curve e si arriva a Poggio Petroio, dove Achille Alessandro Conti, raffinato signore fiorentino, ha fondato un Museo di curiosità cinoOle, l'unico in Italia (visite gratuite ma solo per appuntamento; si consiglia di scrivere ad Achille Alessandro Conti, Torre di Poggio Petroio, 50028 TavarneUe Val di Pesa). Solfando curiosità, niente cani impagliati o cose del genere, tiene a precisare il signor Conti, unico finanziatore e curatore di questo singolare Museo, col quale ha voluto rendere un affettuoso e rispettoso omaggio ai suoi molti amici a quattro zampe. Il signore di Poggio Petroio, infatti, è un cinofilo di grande esperienza che da dieci anni alleva cani di razza inglese: Rough e Bearded Collies e Sealyham Terriere, sedici in tutto. Inaugurato due anni e mezzo fa dal Duca Amedeo di Savoia Aosta,, altro appassionato, il Museo è ambientato in una magnifica torre medievale, che da Poggio Petroio si affaccia sulla Val di Pesa: qui nacque S. Giovanni Gualberto Visdomini, fondatore dei Vallombrosani. Alcuni degli oggetti Continuando il ciclo di esposizioni dedicate alle sue raccolte di disegni il Getty Museum di Malibù mette in mostra fino al 5 marzo disegni fiamminghi e olandesi dal XV al XVII secolo. La mostra parte dalla quattrocentesca «Salomè con la testa del Battista» di Comelis Engebrechtsz di • Leida per arrivare ai manieristi del Cinquecento (di rilievo «Due nudi maschili» di Cornell van Haarlem e «Marte e Venere» di Abraham Bloemaert) agli artisti del Seicento, tra cui Rubens, con un foglio del periodo italiano scoperto di recente e che raffigura studi anatomici, Rembrandt, Van Dyck, Jordaens, van Ruisdael e Van Goyen. MONACO DI BAVIERA Capolavori da Budapest LENINGRADO Morandi giramondo la: «Verso l'arte povera», raccoglie una cinquantina di opere che ben testimoniano la situazione italiana tra il 1962 ed il 1969, firmate tra gli altri da Kounellis, Merz, Paolini, Pistoletto, quelli che saranno indiscussi personaggi di primo piano del movimento dopo la sua con-* sacrazione ufficiale. Ci sono comunque anche lavori meno noti di opere di artisti che non hanno conosciuto l'affermazione internazionale di quelli appena citati poiché la rassegna, curata da Marco Meneguzzo e Paolo Thea si propone di mettere soprattutto in rilievo l'ampiezza e le molteplici sfaccettature del dibattito che ha preceduto la nascita ufficiale dell'arte povera. Non mancano poi i collegamenti con.la,,situazione internazionale è, in particolare, americana (dalla LandArt al minimalismo, al concettuale) e tedesca. Da Tampere, in Finlandia, è approdata all'Ermitage di Leningrado la mostra dedicata a Giorgio Morandi che sta facendo il giro del mondo e che anticipa le manifestazioni in programma per il 1990, anno del centenario della nascita dell'artista. Allestita su iniziativa della Galleria d'arte moderna di Bologna la rassegna presenta più di cento opere tra dipinti, acquerelli, disegni, acquetarti, e rimarrà a Leningrado fino al 19 febbraio per poi spostarsi al Puskin di Mosca e poi, di nuovo in Occidente, al Museo d'arte moderna di Oxford. Tra le opere in mostra, oltre al primo paesaggio, dipinto nel 1910, e all'ultima natura morta datata 1964, ci sono lavori importanti come Natura morta del 1914 del Centre Pompidou, Natura morta con strumenti musicali ed un autoritratto del 1925 appartenenti alla Fondazione Magnani-Rocca di Mamiano di Parma, Fiori del 1924 della Galleria comunale d'arte moderna di Bologna. Una cinquantina di pezzi, costituiti da dipinti, acquarelli, disegni, che ripercorrono la storia dell'arte in Francia da Delacrolx a Picasso sono in mostra fino al 5 marzo presso la Neue Pinakothek di Monaco di Baviera per «Arte francese del XIX secolo dal Museo di Budapest». I lavori esposti sono preziose testimonianze della preferenza che i maggiori collezionisti ungheresi della fine del secolo scorso e dei primi anni del Novecento accordarono all'arte francese Una passione che è all'origine della particolare ricchezza del Museo di Budapest proprio nella sua sezione di pittura francese, soprattutto per quanto riguarda le opere della scuola di Barbizon e dell'impressionismo. RENNES Alla viglila del terrore Alla data del 14 luglio 1789 il diario di Luigi XVI re di Francia riporta una sola parola: «Niente». Oggi, a due secoli da quella data che con la presa della Bastiglia ha siglato il trionfo dei principi di Libertà, Uguaglianza, Fratellanza segnando la storia dell'intera Europa, si stanno preparando a Parigi e in tutta la Francia grandi festeggiamenti. Feste e celebrazioni che coinvolgeranno un po' tutti i paesi dell'Occidente nel ricordo del bicentenario della rivoluzione francese. Particolarmente intrigante è la proposta del Museo di Belle Arti di Rennes che anticipa le grandi mostre parigine in programma nel corso dell'89: cercare di offrire un esauriente spaccato della situazione sociale e culturale della Francia alla vigilia della rivoluzione con una rassegna che utilizzi unicamente documenti figurativi, dai dipinti ai disegni, alle stampe, alle sculture, ai modelli in miniatura. Irving Penn alla grande MONACO Dehraux e poi Ensor Presso la Sala Viscontea del Castello Sforzesco, si potrà visitare fino al 5 marzo la prima grande antologica dedicata all'Italia ad un grande fotografo americano, un nome leggendario: Irving Penn. Nato nel New Jersey nel 1917 Penn si è presto imposto e a pieno diritto tra i grandi maestri dell'obiettivo. In mostra ci sono ora 168 fotografie, sia in bianco nero sia a colori, i lavori degli ultimi quarant'anni: ritratti, nature morte, nudi, foto di moda, affiancati ad una selezione di fotografie giovanili del tutto inedite. BERKELEY Arte milanese La Kunsthalle di Monaco di Baviera dedica i primi mesi di quest'anno alla pittura belga. E' in corso infatti da qualche giorno, e rimarrà aperta fino al 19 marzo, una notevole esposizione che ha per protagonista Paul Delvaux, rappresentato da una settantina di opere che ripercorrono le tappe più significative di tutto l'arco della sua attività pittorica. La ricerca sulla pittura belga continuerà poi dal 30 marzo al 25 maggio con una mostra dedicata a James Ensor e agli altri artisti che E' intitolata «La corte degli Sforza: Milano durante il Rinascimento 1450-1535» la rassegna dedicata all'arte lombarda nelle collezioni americane che sta facendo il tour degli Stati Uniti. Fino al 12 marzo sarà allestita presso l'University Art Museum di Berkeley per poi spostarsi alla Vale University Art Gallery di New Haven dal 16 aprile al 4 giugno. L'esposizione, che si avva¬ MILANO Povero ma vetthìa E' in calendario proprio per oggi l'inaugurazione al Pac (Padiglione d'arte contemporanea) di Milano di una mostra dedicata all'arte povera in Italia. La rassegna, che si intito¬