Santo Domingo e merengue al sapore di aragosta

Santo Domingo e merengue al sapore di aragosta Santo Domingo e merengue al sapore di aragosta B PUERTO RICO V- B « i , ^ OOMJNJCAKA U X PUERTO RICO BA RJORIDA X SANDOM SANTO DOMINGO MATTI OIAMA1CA •*'«!» Ile MAR OA (UBICO ^ scono con le note nelle orecchie e una mazza da baseball in mano, lo sport più diffuso. I nomi di Johnny Ventura e Sergio Vargas, interpreti massimi del merengue, sono più popolari del presidente del Repubblica, che da quasi .un ventennio è Joaquin Balaguer, 79 anni, cieco, avvocato, storico, econonJsta, leader carismatico del Paese. Il merengue nasce con il carattere di una melodia creola ed è stato ripreso da un'altra melodia cubana, chiamata upa. Lui e lei stanno avvinghiati, sculetanno a destra e sinistra, si prendono, si lasciano, con abbracci frontali e laterali. S'impara facilmente, le canzoni sono tutte romantiche, struggenti e dal bel ritmo. COLOMBIA ^VENEZUELA PANAMA^ f> «Qi UESTA è terra da desiderare e, yiI sta che la si abbia, da non mai abbandonare». Così scrive Cristoforo Colombo 11 giorno della scoperta di un'isola che battezza Hlspaniola, piccola Spagna, oggi divisa tra Haiti e Repubblica Domiaicana. E' il 5 dicembre 1492 e da meno di due mesi il navigatore genovese fa vela fra le Isole dei Caraibi. Cinquecento anni dopo quel mare, quelle spiagge sono come allora. Visitare Haiti non è molto consigliabile (il Paese è in agitazione dopo la fuga di «Baby» Doc, i golpe e lo strapotere dei militari) mentre l'altra parte dell'isola, che tutti chiamano più semplicemente Santo Domingo, dal nome della capitale, è aperta al turisti che l'hanno scoperta, invasa, subito amata. Gli americani sono al primo posto, i canadesi al secondo, gli italiani al terzo (e continuano ad aumentare). Fiesta grande sul Malecon E' il punto di ritrovo ideale, la sera, per ballare il merengue in compagnia. I cartelli stradali lo indicano come «Ave ni da George Washington», ma per gli abitanti di Santo Domingo è «Malecon» e basta. La fletta comincia al tramonto, quando 11 sole lentamente scende e disegna colori meravigliosi all'orizzonte. I giovani arrivano su auto sgangherate, poche le nuove, con autoradio e mangianastri a tutto volume. Sul lungomare è un ballo sfrenato, mentre giovani prostitute si appartano con 1 clienti tra i cespugli o sulla spiaggia. La polizia passa e non vede. Passa anche il caratteristico carretto con blocchi di ghiaccio e sciroppi colorati: si vende 11 tradizionale frio-ffio, una specie di nostra granatina. E' qui, sul Malecon, che si celebra ogni anno, il 4 agosto, la nascita della città, n fondatore fu Bartolomeo Colombo, fratello di Cristoforo, mentre Diego Colom¬ tempo di musica Aeroporto «Las Amaricas»; scendi dalla scaletta, dopo un viaggio di nove ore e mezzo dall'Italia, e vai subito a tempo di merengue. Con questa musica è meglio subito fare confidenza. La suonano dappertutto, nell'aerostazione, sui taxi, negli alberghi, nei negozi. E' 11 ballo nazionale: i dominicani cominciano a canticchiarlo e a muovere i primi passi quando sono bambini, mangiano e ere- bo, figlio del grande navigatore, governò a lungo la città. E la statua di Cristobal Colon (versione spagnola) domina la piazza davanti alla cattedrale di Santa Maria Minore, nel borgo coloniale. I dominicani orgogliosamente mostrano anche la tomba che ospiterebbe i resti del «descrubidor», ma è ormai accertato che le spoglie di Colombo sono conservate in Spagna. disegno dell' architetto italiano Roberto Coppa. L'anfiteatro greco-romano è spesso usato per spettacoli e grandi manifestazioni. Nella principale piazza del paese le boutique offrono i prodotti di artigianato ricco e originale, n complesso imponente ospita anche una scuola internazionale di disegno. Poi il Dominicus club beach, gestione italiana, un'esclusiva dei «Viaggi del Ventaglio» di Milano e del pool «Merengue» costituito insieme ad altri operatori specializzati nei Caraibi. Il villaggio è a una ventina di chilometri da La Romana, graziosa cittadina, con bei negozi e supermarket, ideale per lo shopping, n Dominicus si affaccia su un'incantevole insenatura, immerso in un palmeto tropicale, spiaggia finissima, intensa attività a tutte le ore del giorno (sport, giochi e spettacoli serali). Le camere sono in bungalows di pietra con il tipico tetto in «tiiakuti». Bianche spiagge di sogno Belle, bianche, da incorniciare, come quelle foto-cartoline che reclamizzano i Caraibi. A Santo Domingo la pubblicità non Inganna, la natura ogni giorno replica il suo spettacolo. Le coste dell'Isola sono un susseguirsi di baie incantevoli, circondante da file di palme da cocco lunghe e sottili, piegate in avanti, che si specchiano in un mare ora verde, ora azzurro. Le spiagge più rinomate sono quelle della costa sud. Intanto Casa de Campo, uno dei villaggi più grandi e più belli del mondo: tra i clienti Gianni Agnelli, Frank Sinatra e Julio'Iglesias, tariffe e comfort da vip, pista d'atterraggio per jet privati in arrivo dagli Usa, due campi da golf, 12 campi da tennis in terra battuta, campo da polo, cinque piscine. Tutto in 28 chilometri quadrati di terreno popolato con discrezione da «casi tas» e villette. Casa de Campo è a poca distanza dal Rio Chavon (si può risalire dalla foce per un tratto di 3-4 chilometri: qui sono state girate le scene più spettacolari di «Apocalypse Now») e da Altos de Chavon, riproduzione medioevale di un paese arroccato sulla collina, fatto costruire da una grande compagnia cinematografica americana, la Gulf & Western, su Aragoste e pesce per cena A poca distanza, sulla stessa spiaggia, è stato recentemente inaugurato il Dominicus Bay, un albergo che consente di raddoppiare (si sale a quota 250) il numero degli ospiti del complesso. Dal villaggio partono le barche dirette alle Isole Saona (cosi chiamata perché scoperta da un marinaio di Cristoforo Colombo originario di Savona) e Catalina, abitate da pescatori che vivono in modeste baracche sulla spiaggia. Se siete da queste parti merita una visita Bahiay ce, baia da sogno con gli immancabili ragazzini che vendono collane di turchese, ambra, ematite, anelli di corallo nero, le «cucarache» (un ciondolo con quegli animaletti che vivono attaccati agli scogli) e le gigantesche conchi-