Per sedurre la femmina l'airone fa ginnastica

Per sedurre la femmina l'airone fa ginnastica «L'etologia caso per caso» raccontata da Mainardi Per sedurre la femmina l'airone fa ginnastica KONRAD Lorenz, che, oltre ad essere un grande scienziato, è il più brillante divulgatore dei nostri tempi, diventa terribilmente pesante e noioso quando scrive un trattato di etologia, lui che dell'etologia è uno dei padri fondatori. Mi riferisco a quello pubblicato in Italia nell'80 da Boringhieri. Il suo testo è comprensibile solo agli addetti ai lavori. Danilo Mainardi, il maggior etologo italiano, ha invece la rara abilità di saper scrivere un trattato di etologia che si fa leggere piacevolmente anche da chi è completamente digiuno della materia. Quello di cui parlo, L'etologia caso per caso edito da Giorgio Mondadori, è in verità un trattato «sui generis», articolato in una serie di brevi racconti, ciascuno dei quali rappresenta per l'appunto un caso, il caso di un animale che si comporta in un certo modo. Prima viene il fatterello divertente o perlomeno curioso, poi ci si ragiona sopra, s'indaga sulle sue origini e dal particolare si risale al generale. Niente enunciazioni dogmatiche in partenza quindi, ma esposizione obiettiva dei comportamenti che vanno interpretati in un determinato modo. E' questa una formula felice che consente al lettore di apprendere senza fatica i cento contenuti di quella giovane scienza che è l'etologia, una scienza affascinante che ci fa vedere gli animali in una luce nuova, diversa, in base a comportamenti che si sono evoluti nel tempo, passando attraverso il filtro della selezione naturale. In tutti i libri di questo fecondo autore c'è sempre, informa più o meno diretta, il riferimento alla storia evolutiva dei comportamenti. Ma qui il riferimento è esplicito, diventa il filo conduttore del libro. Altra formula indovinata, la titolazione dei capitoli. Prendiamone uno a caso. Se l'autore 3i fosse limitato al solo titolo scientifico «L'evoluzione biologica del comportamento» avrebbe raffreddato sul nascere gli entusiasmi del lettore profano. Ma ecco il sottotitolo spiritoso che lo invoglia alla lettura: «Un bidone che non ha funzionato». E così succede per tutti gli altri. Come per quello che ha il sottotitolo accattivante «Un airone che fa ginnastica? No, corteggia la femmina» e il titolo scientifico «Messaggi ritualizzanti». Una storiella deliziosa che mi piace raccontare. Dalla sua finestra, in un college d'America, Mainardi osserva un bellissimo airone verde maschio che fa uno strano «show». Prima assume un atteggiamento di chiara minaccia con la coda vibrante e il becco puntato contro un ipotetico rivale, poi fa un forte schiocco mettendosi in posizione obliqua all'ingiù e infine si stira tutto quanto, con la testina dritta rivolta verso l'alto come se facesse la ginnastica. Ed ecco che l'etologo trae le sue deduzioni. Questi tre atteggiamenti fanno parte di un rito preciso, di cui si può ricostruire la storia evolutiva. Ciascuno doveva avere in origine una diversa funzione. Il primo manifestava l'intenzione dell'attacco a un rivale, il secondo quella di raccogliere materiali per costruire il nido, il terzo .l'intenzione .di prendere il volo. Nel momento in.cui compare la femmina, il maschio è combattuto tra tendenze opposte, aggressive da un lato, sessuali dall'altro. Ed ecco che gli atteggiamenti rituali perdono la loro primitiva funzione per diventare il messaggio ritualizzato ch'egli rivolge alla futura consorte, la quale lo legge nella chiave giusta. Gli si affianca e insieme si lanciano nel cielo per uno splendido volo nuziale. Contribuiscono a rendere più gradevole il volume, oltre a molte foto a colori, i bei disegni di Massimo Denna che, se non hanno l'originalità degli schizzi dello stesso Mainardi — quelli li trovo sfiziosissimi — sono per altro assai pertinenti e molto efficaci. Se poi a qualche giovane lettore viene la voglia di fare l'etologo — e oggi non sono pochi ad avere questa aspirazione — è indicata alla fine del volume tutta la trafila da seguire per diventarlo. Questo diffuso interesse per l'etologia nasce forse dalla frase del filosofo settecentesco Ettore Bonnot de Condillac che Mainardi cita nell'introduzione: «Saremmo poco curiosi di sapere cosa sono le bestie, se questo non fosse un modo per conoscere meglio ciò che siamo noi»? Isabella Lattes Coifmann Danilo Mainardi, «L'etologia caso per caso», Giorgio Mondadori, 191 pagine, 30.000 lire. Tuttolibri - Anno XV n. 639 - Inserto redazionale de LA STAMPA del 21 Gennaio 1989 - -r^v..— j^r t '.ir L. s\ ts/

Luoghi citati: America, Italia