Licata torna a sperare
Licata torna a sperare Licata torna a sperare Prezioso pareggio (0-0) dei siciliani a Catanzaro I calabresi reclamano per due rigori negati di FABIO BLASCO CATANZARO — Come al solito meritava qualcosa di più il Catanzaro. Purtroppo, i meriti non bastano: nel calcio bisogna fare i gol. Il Catanzaro da questo punto di vista, presenta gravi lacune, n Licata aveva la necessità di raccogliere un disperato punto e ha raggiunt o l'intento senza lasciarsi prendere dalla pericolosa voglia di strafare. E' finita 0-0. La squadra calabrese si muove con fatica e manovra una sfera che pare essere costruita di piombo più che di cuoio. Il Licata pare essersi ripreso dalla crisi di risultati, mantenendo il campo con sicurezza. Buona la sua trama di gioco, imperniata su Giacomarro, giocatore capace di cucire con sagacia e calma i collegamenti fra attacco e difesa, n buon lavoro di centrocampo e difesa si interrompe in avanti dove, nonostante la buona taglia atletica di La Rosa, ci vuole maggiore qualità per trasformare in reti la produzione di gioco del resto del complesso. Già dopo una manciata di secondi, c'erano gli estremi per un fallo da rigore per un atterramento in area di Porrello. L'arbitro era a due passi, ma forse era troppo presto per una decisione importante e lasciava correre. Al 35' i padroni di casa invocavano nuovamente un rigore per un fallo di mano di Campanella. Nella ripresa, per ben due volte, gli ospiti si salvavano con Baldacci, al 49', e con Gnoffo al 66', che allontanavano la sfera a portiere battuto con insidie portate, rispettivamente, da Rastelli e De Vincenzo. Queste le occasioni migliori del Catanzaro. Il Licata aveva avuto la sua grande possibilità di portarsi in vantaggio al 71'. Il «colpo grosso" della giornata lo sprecava La Rosa.
Persone citate: Baldacci, Campanella, De Vincenzo, Fabio Blasco, Gnoffo, Rastelli
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