San Siro ritrova la «banda del liscio»

San Siro ritrova la «banda del liscio» Il Milan assedia la pòrta di (ìrudina1 ma l'imprecisione, dei rossoneri e Ja bravura del portiere toscano confezionano il pari San Siro ritrova la «banda del liscio» L'errore più grave è di Virdis che si fa parare un rigore (concesso per fallo su Van Basten) prima del riposo - Affannata e confusa la manovra dei campioni d'Italia che hanno avuto in Gullit l'uomo più pericoloso - Anche una traversa di Van Basten nel conto delle occasioni sciupate 7 ■ Berlusconi sv Sacchi: «C'è tempo per decider*» di NINO SORMANI MILANO — Lo stop non preoccupa più di tanto il presidente Berlusconi ormai proiettato sulla coppa Campioni e sul Milan del futuro. n presidente non vuole impegnarsi definitivamente, anche se il tecnico ha partecipato al vertice di sabato dove sono state gettate le basi della campagna di rafforzamento. 'Abbiamo messo a punto — dice Berlusconi —con lo staff, compreso Sacchi, gli obiettivi per rinforzare la squadra sema cambiare l'organico perché a noi serve una panchina lunga per evitare di trovarci senza sostituti in caso di infortuni. Tutti hanno riconosciuto finalmente che è stato un errore cedere Massaro, utile per coprire i buchi lasciati dagli infortunati. Abbiamo esaminato a fondo il mercato italiano ed estero. Sacchi resterà? Spero di sì, ma c'è ancora tempo per decidere. Comunque chiedetelo a. luU. E Sacchi aggiunge: 'Spero di meritarmi la riconferma perché al Milan resto volentieri'. Una risposta vaga, perchè il tecnico teme che in caso di mancata vittoria in coppa Campioni Berlusconi cambi idea. Sacchi accusa i giocatori di non essere stati capaci di sfruttare le occasioni avute. 'Questo è solo demerito nostro — afferma — perché ci è mancata la velocità, il pressing e la determinazione'. -E' la prima volta da quando gioco in A — replica Virdis — che mi faccio parare un rigore. Ho cercato di angolare il tiro ma Gradina è stato bravo a intuirlo'. In casa pisana il pari dà il coraggio al presidente Anconetani di lanciare la sfida al Napoli mercoledì in Coppa. •Col Milan abbiamo fatto la prova generale per mercoledì. Possiamo tenere testa anche alla formazione di Maradona'. dal nostro Inviato PIER CARLO ALFONSETT! MILANO — E' di nuovo un povero Diavolo. Dopo jer stroncato il Como e spac-oneggiato all'Olimpico, il Milan aveva fatto riassaporare ai suoi tifosi il gusto della grandezza, ma il sogno è durato poco perché è bastato un Pisa attento e barrìcadero per annebbiare le idee dei rossoneri. Zero a zero: aveva dunque ragione Sacchi a predicare la calma e ad annacquare gli ottimismi, avevano torto i superficiuciosi, troppo presto lanciati a fantasticare inseguimenti elettrizzanti e a prevedere sfolgoranti ritorni in area-scudetto. Neppure un rigore è stato sufficiente a rilanciare la ambizioni milaniste perché Virdis — che si vuole soggetto agli abituali... torpori invernali — non ha sfruttato la splendida occasione facendosi parare la battuta dagli undici metri, angolata, da Gradina. Certo, giudicando l'incontro con il solito criterio pugilistico, non si avrebbero dubbi nel sollevare a centroquadrato il braccio del Diavolo e nell'indie are in lui il vincitore del confronto: perché la partita non è stata che un lungo, martellante quanto disordinato assedio alla porta pisana, senza che da parte nerazzurra si azzardasse una sola sortita degna di tal nome. Ma per vincere occorre segnare e, per disavventura del Milan, i suoi uomini-gol non si sono visti. Van Basten è ben presto finito vittima delle artigliate di Tr Uni, un difensore gagli' io quanto propenso ai mi: . brutali e dopo qualche spunto iniziale l'olandese ha preferito ritirarsi su posizioni meno... pericolose. Virdis ha corso molto, ma è apparso privo del senso della posizione che lo caratterizza, ' nonché dell'opportunismo che ne hanno fatto un grande goleador:' ha toccato una quantità di palloni finendo però, lui che è stato descrìtto come un leone de' i1 rea di rigore, per rivelarsi innocuo come una pecorella. E cosi il rossonero più insidioso è stato Gullit, generoso nel proporre e nel proporsi, nonché capace di trovate insidiose che hanno messo a dura prova la retroguardia toscana. Iniziative dell'olandese a parte, però, niente d'imprevedibile e tutto molto scontato per difensori grintosi e scattanti come Cavallo, Lucarelli e Boccafresca ai quali Gazzaneo e addirittura Btr- nazzani hanno dato manforte per tutta la partita. In nome della causa comune, poi, Bolchi ha sfruttato al meglio le doti di Been e Incocciati e così il fortilizio pisano è diventato inespugnabile. Tutti nel primo tempo gli episodi più significativi. Al 24' Evani risolve una mischia costringendo Gradina a un grande intervento, al 21 Van Basten chiami in causa Colombo con un traversone preciso, ma il centrocampista si fa parare la deviazione, al 32' l'olandese riesce finalmente a liberarsi dalla morsa di Tonini, scatta verso la porta, ma tira sulla traversa. La sagra dei rimpianti rossoneri si chiude proprio al 45', quando il solito Tonini manda k.o. Van Basten in area di rigore. Batte Virdis,ma il tiro, angolato ma debole, è deviato oltre la traversa dal portiere. S'invertono i campì, ma 11 tema non cambia. Milan a testa bassa, Pisa sulle barricate. L'assedio è continuo, quasi monotono, forse perché lo è altrettanto la squadra di Sacchi, incapace di far decollare per un solo attimo la fantasia. Berlusconi, in tribuna, segue con aria assorta gli sforzi dei suoi, Anconetani, due file più in basso, non ha neppure il coraggio di guardare il batti e ribatti che incendiano l'area del Pisa. Accavalla con nervosismo crescente l'Indice e il medio delle due mani e poi, a metà tempo, distrutto dal nervosismo, se ne va. Ma più tardi, a risultato acquisito e a sofferenze concluse, si sentirà certo che la scaramanzia ha funzionato un'altra volta. Milano. Il tiro angolato di Virdis dal dischetto neutralizzato da Grudina che manda in angolo

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