A Cesena batte più forte il cuore romagnolo

A Cesena batte più forte il cuore romagnolo I bianconeri di Bigron ribaltano con Leoni, Jozic e Borei in L'uno-due' dèi Lecco (realizzato da Benedetti e Pasculli su rigore) A Cesena batte più forte il cuore romagnolo di DANIELE ZANDOLI CESENA — Dicono che il calcio è bello perché è vario e Cesena-Lecce ne è la dimostrazione. Capita che nella partita fra due pericolanti destinate a combattere sino in fondo per la salvezza una di esse, l'ospite, si trovi in vantaggio di ben due gol e quindi ipotechi seriamente la vittoria finale. Poi non sa amministrare saggiamente il vantaggio, ma, anzi, si offre alle veloci folate della squadra di casa e Inopinatamente si veda prima raggiungere e poi superare. Comprendiamo benissimo l'amarezza del clan leccese che si concretizza nel silenzio stampa, ma chi è causa del suo mal... n Lecce è salito in Romagna ben deciso a fare punti, quindi marcature rigide e falli a ripetizione sin dall'inizio per spezzettare il gioco, anche perché il signor Quartucciò tollera con magnanimità. La prima occasione al 6' per un bolide di Holmqvist che Terraneo, l'unico leccese apparso all'altezza, neutralizza con difficoltà. Le due squadre si temono, hanno paura di prendere gol, giochicchiano a centrocampo sino al quarto d'ora, quando Barbas batte un corner sul primo palo di Rossi, salta più alto di tutti Benedetti e di testa devia in rete. Rotto l'equilibrio, la partita cambia volto. Il Cesena si butta in avanti, offre spazi, rischia il contropiede in un palo di occasioni ed al 34' puntualmente viene punito. Pasculli s'Invola veloce sulla destra ben servito da Benedetti, n gaucho salta Calcaterra e giunge a tu per tu con Rossi che In uscita lo atterra. Rigore che lo stesso Pasculli provvede a realizzare. Pare 11 colpo del k.o. anche dal punto di vista psicologico per 11 Cesena. Invece i bianconeri continuano & macinare pio- co, anzi sembrano crescere. C'è nel frattempo spazio per una protesta abbastanza insistente del pubblico di casa con lancio di oggetti in campo di cui sembra fare le spese qualche difensore leccese fra cui Righetti, che si accascia al suolo riprendendosi poco dopo. Ancora brividi per Terraneo, soprattutto per le bordate su punizione di Domini. Proprio da calcio piazzato dell'interno cesenate in posizione di corner cor¬ to parte la palla del gol. Ne è autore Leoni che anticipa tutti e devia alle spalle dell'incolpevole Terraneo. E' il 47', in pieno recupero per il tempo perso a prestare soccorso a Righetti. La ripresa assume toni assai diversi dal primo tempo, soprattutto per merito del Cesena che si catapulta in avanti alla ricerca del pareggio. Trova un Lecce stranamente rinunciatario, tutto teso a spezzettare senza cer¬ care di costruire alcunché di positivo. Registriamo in tutta la ripresa un contropiede banalmente sprecato con un tiro a lato da Pasculli. Per il resto il gioco è di chiara marca bianconera. Ancora punzecchia Domini su punizione, senza peraltro sorprendere un Terraneo attentissimo. Al 12' il pareggio. Corner di Chierico, Jozic si alza e colpisce di testa, completamente libero dì farlo. I bianconeri sembrano guardarsi in faccia, quasi non credono di essere riusciti a rimettere in sesto il risultato. Trovano stimoli per continuare anche perché il Lecce arretra ancora di più (Levanto sostituisce Benedetti con evidente proposito di accorciare la squadra) nel tentativo di portare a casa almeno un punto. Continua però a rischiare sempre su colpi di testa, ad esemplo con Bordin al 60' che non riesce a deviare ad un metro dalla porta su cor¬ ner di Domini deliziosamente deviato da Agostini per l'accorrente mediano cesenate. E' un campanello d'allarme che trova concretezza al 70', quando Leoni dribbla un paio di avversari al limite sinistro dell'area, va sul fondo, intelligentemente alza la testa a vedere un compagno smarcato e quindi crossa con estrema precisione per l'accorrente Bordin che stavolta non perdona. Un gran bel gol propiziato da un'azione da manuale. E' la serrabanda cesenate, mentre 11 Lecce ormal non riesce ad articolare alcunché di positivo. C'è spazio anzi per un altro paio di occasioni clamorose per il Cesena, protagonisti Agostini e Chitti (entrato al 78' in sostituzione di Piraccini, uscito contuso da uno scontro con Vanoli). Ancora una volta è Terraneo ad opporsi degnamente.

Luoghi citati: Cesena, Lecce, Romagna