L'Inter non passa in provincia

L'Inter non passa in provincia La capolista lascia un punto a Bergamo contro l'Atalanta dei miracoli L'Inter non passa in provincia Evair ripara all'autorete di Fortunato -1 milanesi dominano il primo tempo, più equilibrata la ripresa con i due gol e il palo di Nicolini dal nostro Inviato GIORGIO GANDOLFI Bergamo — Inter da autentica capolista e Atalanta da Péra comprimaria: il verdetto di Bergamo, pur togliendo qualcosa ai nerazzurri milanesi, ha finito per premiare in egùal misura le caratteristiche di due squadre che sembrano specchiarsi runa nell'altra,.almeno come gioco se non proprio come uomini. Anzi, stavolta l'Atalanta ha invertito le parti: chiusa in difesa, a costo di «sacrificare» Fortunato come libero e piazzare Stromberg quasi sempre a ridosso dei terzini; l'Inter pronta ad aprirsi con larghe folate offensive, con manovre d'ampio respiro, pungenti. Il tutto con un gran ritmo aggressivo grazie alla spinta di Matthaeus ben assecondato da Matteoll, Baresi e Brehme per non dire Berti che ha fatto gara a sé con alti e bassi. Smentendo 1 suol denigratori, l'Inter ha dimostrato di essere pronta a creare gioco, quando si prospetta l'occasione: ha attaccato senza tregua, con scioltezza o con rabbia, con grinta e con classe, a conferma di quanto aveva affermato Trapattoni e cioè che la squadra sta venendo fuori, alla ribalta. Se anche quésto doveva essere un test importante, contro la più pericolosa se non la più ambiziosa delle inseguitaci, una provinciale di ferro, l'Inter l'ha superato ribadendo i suol diritti al primato e al titolo di campione d'inverno, anche se mancano due turni. L'Atalanta, quasi sempre sotto nel primo tempo, ha rialzato la testa dopo il gol del vantaggio milanese ma è riuscita ad acciuffare il pari solo grazie ad una distrazione della difesa e dell'uomo meglio piazzato nel gioco aereo, Ferri. Sulla punizione calciata da Prytz per un fallo «inventato» da Stromberg su intervento di Matteoll, Evair è andato da sólo a colpire di testa: Ferri è rimasto a terra e con lui quella difesa che aveva incassato appena 4 gol in 14 partite. Certo, suona a merito dell'Atalanta avere sfruttato l'unica distrazione della capolista, anche se poi ci sono state altre situazioni di emergenza, come il palo di Nicolini o il fuorigioco sbandierato a Fortunato con susseguente rete quando Longhi aveva già fischiato. Epi¬ sodi pericolosi ma anche l'Inter ne ha registrati diversi, come il salvataggio di Stromberg quasi sulla linea al 6'. ' L'Inter tedesca stavolta ha avuto anche il brio latino del Bergomi é dei Matteoll, per non dire di Serena, solito combattente. Continua a mancare la punta del fioretto,'Diaz, per cui l'Inter si batte con gran stoccate che non sempre lasciano il segno. Anche ieri Diaz ha avuto due palle gol: una almeno doveva metterla dentro. Niente da fare. Devono pensarci i compagni dopo avere constatato che è inutile piazzare palloni al centro per un attaccante fantasma. . A differenza della Juventus, come ha ' sottolineato Mazzola, l'Inter ha sfruttato meglio le fasce cioè le zone dove l'Atalanta è più debole: non per niente le palle gol sono venute proprio dalla posizione in cui operava Pasciullo, tolto da Mondonico nella ripresa per utilizzare Madonna. I .a posizione arretrata di Stromberg, per non dire del motorino Prytz e degli inesauribili Esposito e Nicolini, aveva lo scopo di attenuare, se non nascondere, le manchevolezze di un reparto nel quale Fortunato ha dovuto fare miracoli a costo di deviare, nell'affanno, un tiro nella propria porta. Evair, spesso solo, è riuscito a tenere in allarme Ferri e compagni per metà gara, prima di colpirli con quella freddezza che l'ha reso famoso. Fra l'altro è il quarto gol consecutivo... Gran folla, gran tifo e buona direzione di Longhi con tempestivi cartellini gialli a Ferri ed Esposito per calmare gli animi; semmai discutibili alcuni falli ma con certi giocatori che «volano» cosi bene (vero Stromberg?) è sempre più difficile arbitrare. Al 15' e al-30' Diaz ha avuto due belle occasioni su traversone di Bergomi prima e di Matthaeus poi. Nella ripresa, dopo un salvataggio di testa di Fortunato (51') sulla linea su angolo di Matteoll, l'Inter è andata in vantaggio: nuovo corner, di Matthaeus, Berti e Fortunato saltano ed il libero devia in rete. Al 61' il pareggio: il citato tuffo di Stromberg, la punizione di Prytz e lo stacco di testa del brasiliano. « s_^?.*t..v:~-.v. Tv' B Ei dl i dl Bergamo. Evair, dal vertice dell'area piccola, trafigge Zenga. Così l'Atalanta raggiunge

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