Il sangue sporca la festa di Bergamo
Il sangue sporca la festa di Bergamo Alla fine della partita gli ultras dell'Inter aggrediscono tre tifosi bergamaschi vicino allo stadio Il sangue sporca la festa di Bergamo Grave un giovane di 22 anni accoltellato al torace: fuori pericolo dopo un delicato intervento chirurgico - Otto tifosi arrestati - Cinquanta denunciati dopo la furiosa rissa BERGAMO — Un'altra assurda domenica di violenza per lo sport italiano. Questa volta a Bergamo, teatro del match di vertice fra Atalanta e Inter. In campo e nelle curve era andato tutto bene. Un pareggio, polizia e carabinieri schierati in abbondanza. Ma mezz'ora dopo il fischio finale scoppia la maxi-rissa. Oli interisti incrociano i bergamaschi. I primi sono diretti alla stazione, i secondi al centro città per festeggiare. Pugni, calci. Un «commando» di interisti insegue tre «avversari», che vanno al parcheggio per prendere l'auto. Li raggiunge. Ancora botte. E spunta la lama di un coltello. Un giovane tifoso dell'Atalanta stramazza a terra, mentre tenta di aprire la portiera. Il sangue gli macchia la camicia. E' gravissimo, ma i medici con un'operazione riescono a porlo fuori pericolo. Fuori dallo stadio continua la mudzuffa, gli atalantini si oppongono agli interisti, e solo a fatica i carabinieri riescono a riacquistare il controllo della situazione. Spaventoso, alla fine, il bilancio della guerriglia: otto arresti (quattro giovani per concorso in tentato omicidio, uno per porto abusivo di coltello, tre per detenzione di stupefacenti) e 50 denunce (cui 38 a carico di tifosi dell'Inter e 2 dell'Atalanta, per rissa e 10 per danneggiamenti). Sotto accusa, ancora una voltai alcune frange estreme di tifosi interisti. Purtroppo la cronaca conosce già le loro storie. Qualche mese fa, alla prima giornata di campionato, un gruppo di interisti aggredì, bastonò e pestò ad Ascoli un tifoso bianconero, che mori qualche giorno do¬ po all'ospedale. Adesso un altro ragazzo, di Bergamo, è ricoverato in gravi condizioni all'Ospedale Maggiore,- accoltellato da un «avversario». Il fan atalantino stato aggredito mentre '.asciava lo stadio per dirigersi verso il centro città e festeggiare il risultato positivo conquistato da Evair e compagni. II suo nome: Renato Cristini, ventidue anni. Abita a Stezzano, a una manciata dì chilometri da Bergamo. E' stato raggiunto da due colpi di coltello all'emitorace sinistro, vibrati da un altro tifoso del quale, per ora, non si sa il nome (ma è certa la sua appartenenza ad un gruppo di scalmanati ultra interisti). A tarda ora polizia e carabinieri non avevano ancora fornito notizie dettagliate sul grave episodio dì violenza, accaduto poco prima delle 17 in via Pltentlno, vicino al pa- lazzetto dello sport. Renato Cristini camminava in compagnia di due amici, Fabrizio Te ani e Roberto Mazzoni, anch'essi residenti a Stezzano, con i quali aveva assistito a Atalanta-Inter. Il terzetto doveva raggiungere il posteggio dove c'era l'auto di Cristini, una Golf. Che cosa sia accaduto esattamente, nessuno sa ancora: sul caso sono in corso indagini Ma non è difficile immaginaie la scena. Probabilmente i tre amici sono stati raggiunti da un gruppo di teppisti, probabilmente ultra al seguito degli interisti, giunti a Bergamo in treno. Dalle parole agli spintoni alle botte. E d'un tratto — in circostanze da precisare — sarebbe spuntato il coltello. Nella colluttazione Cristini è rimasto ferito da due colpi. L'accoltellamento sarebbe avvenuto vicino all'auto del giovane bergamasco. E poi mentre gli aggressori fuggivano, i due amici del ragazzo di Stezzano gli prestavano i primi soccorsi. L'hanno caricato sulla Golf, e poi accompagnato al pronto soccorso. Secondo quanto si è appreso, Cristini al momento del ricovero parlava e rassicurava gli amici e i medici: -Sono due graffi, ferite da poco'. Ma poco dopo è svenuto. Medicato, è stato ricoverato in Chirurgia. I medici, a tarda ora, hanno deciso di procedere con l'intervento chirurgico. L'operazione, durata oltre un'ora, si è conclusa alle 22. E' riuscita: la lama del coltello non ha raggiunto organi vitali, anche se uno dei due colpi ha sfiorato il cuore. I medici non hanno sciolto la prognosi, ma in nottata le condizioni del tifoso bergamasco sono migliorate, e non sarebbe più la pericolo di vita. Evair contrastato da Bergpmi nel cuore della difesa interista
Persone citate: Cristini, Evair, Medicato, Pugni, Renato Cristini, Roberto Mazzoni
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