Scatta l'emergenza fuoco per i boschi del Biellese

Scatta l'emergenza fuoco per i boschi del Biellese Scatta l'emergenza fuoco per i boschi del Biellese BIELLA — (d. p.) E' piena emergenza nel comprensorio laniero per il pericolo degli incendi boschivi. La mancanza di pioggia che ormai perdura da più di un mese e l'elevata temperatura sono le principali cause del fuoco che, di giorno in giorno, distrugge ettari di pascolo. Dicono nella stazione della Guardia forestale: -/ nostri interventi hanno ormai frequenza quotidiana. Fortunatamente finora le fiamme hanno .interessalo soltanto prati incolli, ma se perdurerà la siccità, tra non mollo sarà anche la volta di importanti zone boschive con preziosi alberi ad allo fusto. Va precisalo però che parecchi degli incendi hanno origine dolosa: i contadini hanno la cattiva abitudine di accendere uh focolaio per distruggere le erbacce. Il fuoco non tarda ad espandersi e in breve non può essere più tenuto sotto controllo'. La situazione è grave. Soprattutto in valle Cervo e lungo la strada montana che collega i due santuari di Oropa e draglia le colline sono in gran parte bruciate e, viste da lontano, si presentano di un colore nero. • POTENZA — Un violento incendio, che ha provocato danni per circa due miliardi di lire, è divampato sabato notte nello stabilimento della «Nuova Calypso», azienda che produce articoli di abbigliamento, nell'area industriale di Baragiano Scalo, ad una trentina di chilometri da Potenza. Da quanto si è appreso, le fiamme si sarebbero originate in seguito ad un corto circuito ed hanno distrutto gli uffici e danneggiato rotoli di stoffa e macchinari; alcuni tramezzi sono crollati. L'incendio è stato, spen¬ to, dopo otto ore. • TRIESTE — E' ripreso ieri con intensità l'incendio che da giorni interessa le pendici del monte Cuar in Friuli. Attualmente il fronte è di 800 metri e coinvolge prati e boschi di faggio. Ormai la zona che è stata interessata dalle fiamme in questo periodo comprende un'area di 350 -400 ettari con danni non quantificabili per quanto riguarda l'ambiente. Nella zona sono impegnati una sessantina di uomini tra pompieri, forestale e volontari con due elicotteri della forestale. Sempre nel Triestino un grande incendio, con un fronte di oltre tre chilometri, ha interessato una vasta area del Carso compresa tra l'obelisco di Opicina, la strada napoleonica e monte Grisa, verso Prosecco. Le fiamme, alimentate dalla bora, sono scoppiate verso le 19 di sabato, intaccando subito la secca sterpaglia del sottobosco e distruggendo numerosi giovani pini. Sul posto sono intervenuti cinque auto-pompe dei vigili del fuoco con 25 uomini, uomini della Forestale e volontari, e, più tardi, anche 140 soldati. Durante 1' opera di spegnimento un giovane volontario di 27 anni, Maurizio Biduli, è stato intossicato dal fumo ed è stato ricoverato in osservazione all'ospedale. Altri due volontari sono ricorsi alle cure del medico per gli stessi motivi. La maggior parte dell'incendio è stata spenta nel corso della mattinata grazie anche all'intervento di due elicotteri e di un aereo della protezione civile. Rimane adesso ancora un grosso focolaio tra l'obelisco e la zona della caserma dei vigili del fuoco di Opicina.

Persone citate: Grisa, Maurizio Biduli, Triestino

Luoghi citati: Baragiano, Carso, Friuli, Potenza, Trieste