Gullit si riscopre grande

Gullit si riscopre grande Gullit si riscopre grande di GIORGIO VIGLINO ROMA — Onori e laudi al Milan che a Roma è.passato con gli sprechi consueti ma con rischi minori dell'usuale. Onori e laudi anche e sempre, per come interpreta il gioco del calcio,- bello, arioso, veloce, narcisistico addirittura nella esasperata ricerca di perfezione. Al di là delle reti segnate come non definire prodezza da esibizione e non da campionato, la progressione di Gullit sulla sinistra ('44) e la rinuncia meditata al tiro su Tancredi ormai disperato, per un assist da urlo a Virdis; solo che l'urlo, di liberazione, 10 ha fatto Collo vati, distendendosi per quanto è lungo, a togliere il pallone con la punta del piede destro. Cosa direbbe mai Tràpattoni a un suo uomo che cadesse In un simile eccesso di generosità? Ma 11 Milan va preso cosi, in blocco, per il suo giocare a livello altissimo, e per il suo scarso spirito pratico. E' vero, ieri ha rischiato meno del solito, ma una rimonta per quanto sfortunata l'ha subita sull'I a 0, e una seconda l'hanno sfiorata i giallorossi sul 2 a 1. Di contro una decina di palle gol e tre trasformate quanto basta e avanza per vincere. La squadra intera sta crescendo perché gli uomini a poco a poco migliorano individualmente. Tassotti ieri si è scoperto anche uomo-gol con una gran botta da trenta metri (7') su corner di E vani che aveva preso l'effetto opposto a quello voluto ed era tornato verso il centrocampo, ma soprattutto ha ricominciato a proporsi in avanti. Dall'altra parte Maldini sta ritrovando con un minimo di efficienza fisica, posizione e tempismo, sia in fase di mari catura che negli sganciamenIti ai quajl mai,ha rinunciato. ,ma c«»e eràrio solo sgroppate da broccaccione. Ben registrata alle spalle, la squadra rossonera ha saputo tenere le linee molto ravvicinate, con Rijkaard e baresi centrali spesso sganciati in avanti, Ancelottl a ricucire bene, Evani a trottolare dappertutto, ma soprattutto Gullit applicato nello stesso ruolo che gli affidava Rinus Mlchels Quante palle ha rubato Gullit! E poi subito il rilancio immediato, o il disimpegno rapido, o ancora in prima persona la partenza senza esitazioni per le sue ben note progressioni. Dal meccanismo è mancato 11 solo Colombo. Se Virdis ha sbagliato qualche. smistamento è perché deve dar fiducia a chi indossa la sua maglia, senza distinzioni, e persino Van Basten è stato ingannato un palo di volte dal proporsl di Colombo. Il Milan dei grandi cursori, 11 Milan che porta sempre qualcuno in appoggio alle punte, accusa le battute a vuoto anche di un comprimario designato qual è Colombo. Ha sbagliato Sacchi a non osare Mussi prima, fin dall'inizio del secondo tempo. Patisce il Milan anche le follie del suo centravanti che può perméttersi di calciare fuori da due metri ('28) un assist rasoterra, pulito e calibrato di Gullit, e poi di dar tre tocchi in acrobazia ad un'altra palla smarcante di Virdis (31') prima di far secco Tancredi. Virdis è meno plastico, menò potente, meno spettacolare, ma gioca di più per la squadra e per se stésso: quando scambia per due volte con Gullit (79*) e poi ruba la palla a Collovatl lasciato ignobilmente solo, vola verso la rete di Tancredi (netto il ritardo nell'uscita) lo scarta e va ad appoggiare a colpo sicuro. All'Olimpico ha sempre segnato dai tempi lontani del Cagliari. La Roma contestata fuori e dentro al campo, prima, durante .e dopo (ma non ci sarà qualcuno che soffia sul fuoco .contro Viola?) al Milan ha opposto quello che aveva da dare, cioè poco, n Milan si sa, si esalta giocando contro la zona, ma poi molto dipende come la zona avversaria viene applicata in campo. Non è detto che marcare a zona significhi non marcare e qUesto andrebbe spiegato soprattutto a Tempestili! e Oddi, ma anche a Nela. E poi a centrocampo bisogna correre e battagliare, avere senso della posizione e forza nei tackle. Di tutte le sciocchezze urlate dalla troppo mitizzata curva Sud spostata à Nord, si salva soltanto l'ovazione a Carlo Ancelotti che, finché è rimasto in campo, ha stracciato Desideri e Giannini, Massaro e Pollcano, e persino Manfredonia cui la contestazione ingiusta, ha cominciato a far perdere la volontà di lottare. Le maglie larghe, troppo larghe, della difesa si spiegano anche con la mancata copertura del centrocampisti, che poi, ad eccezione di Pollcano mal sanno proporsl in avanti ad appoggiare l'eroe solitario, quel Voeller scatenato che da solo ha saputo segnare il momentaneo pareggio (il' rimpallo con Rijkaard quasi sul fondo e Giovandone Galli a dare una mano con la palla sotto le pancia), concludere una mezza dozzina di volte, dare a Giannini (67') la palla del secondo gol, miseramente sprecata. L'anno scorso c'era la Roma e non c'era Voeller, ora è il contrario ed è peggio. R Bili l Roma. Bottiglie, scatole e arance contro l giocatori della Roma che lasciano il terreno dell'Olimpico dopo la sconfitta con il Milan: cresce la contestazione dei tifosi

Luoghi citati: Manfredonia, Roma