La bella favola di Mondonico
La bella favola di Mondonico «Qualche volta nel calcio avviene che Davide riesca a superare Golia» La bella favola di Mondonico «Fortuna? Sì, ma abbiamo saputo cercarla» - «Non è stata impresa da poco battersi pari con la Signora» - «I miei giocatori vengono dalla gavetta, non molleranno» di P. C. ALFONSETT1 TORINO — Un po' perché del calcio è una vecchia volpe, un po' perché madre natura gli ha donato tra le altre qualità anche prudenza e realismo, un cosi trionfale ritomo a Torino, Emiliano Mondonico non avrebbe mai avuto il coraggio di immaginarlo. Invece, la realtà è stata ben più lusinghiera dei sogni e l'Atalanta dopo un quarto di secolo ha battuto la Juve al Comunale. Ma l'allenatore bergamasco vuol fare il filosofo a ogni costo: nessun proclama, soltanto un paragone avvincente. "Qualche volta è bene che Davide riesca a superare Golia. Non accade frequentemente, però credo che episodi come questo facciano bene al calcio, uno sport tanto amato e tanto vituperato che ogni tanto permette al più debole di battere il più forte». L'Atalanta, compressa a lungo davanti alla sua porta, soffre quanto basta, ma d'improvviso si divincola dalla morsa e piazza l'artigliata decisiva. E' anche fortunata? •Non contesto — ribatte pronto l'allenatore —, nella vita la fortuna recita un ruolo importante. Bravo, però. chi se la sa pure cercare». Forse, slete stati abili a sfruttare i punti deboli della Juve. Mondonico sorride sotto i baffi. 'Battersi alla pari con una squadra simile non è merito da poco. E poi non bisogna dimenticare che tra i bianconeri mancava Rui Barros mentre Altobelli rientrava dopo un infortunio. Per altro, noi sapevamo che per centrare tale impresa avremmo dovuto sfoggiare una grandissima prestazione mentre alla Juve, per vincere, sarebbe stato sufficiente battersi a livello normale. Noi siamo riusciti nell'intento che ci prefiggevamo, evidentemente in campo avversario non tutto è filato per il verso giusto: La sua carriera è giunta al momento magico? Attimi d'incertezza. 'Non so, anche l'anno scorso quando arrivammo alla semifinale della Coppa delle Coppe l'entusiasmo era alle stelle. Sono proprio indeciso». Dove arriverete? 'Non abbiamo tempo per trastullarci con i sogni. Mercoledì giocheremo con la Lazio in Coppa Italia e domenica riceveremo l'Inter, contro la quale speriamo di ripetere il meraviglioso exploit compiuto contro la Juventus». Partiti nella modestia più assoluta, vi siete autorevolmente insediati nel clan delle «grandi» ancor prima che si concluda il girone di andata. Adesso c'è il pericolo che finiate traditi dalla presunzione? Mondonico esibisce l'espressione sicura di chi si sente padrone della situazione. 'Con me ho tutta gente che viene dalla gavetta 0 è addirittura reduce da delusioni; non credo che esista un pericolo simile», è la risposta di Mondonico. L'allenatore parla di sogni e di favole. E allora i vostri tifosi hanno ragione di invocare lo scudetto? "La fantasia è una cosa, la fantascienza un'altra. Tutt'al più posso dire che con questa vittoria ci salveremo più facilmente». Dalla panchina al campo, per interrogare l'uomo vincente del confronto. Quando giunse a Bergamo, Evair pensò per qualche tempo di aver sbagliato tutto, gli sembrava di essere direttamente piombato dal paradiso all'inferno. Il freddo lo colpiva, il cibo non gli si addiceva, la fidanzata lo piantò pochi giorni dopo per tornarsene in Brasile. Insomma, disgrazie in serie. Adesso, però, la vita sembra tornare a sorridere anche al brasiliano triste. "Segnare dona una soddisfazione diffìcile da descrivere — spiega Evair con un sorriso mesto sulle labbra —, ma quando i compagni ti aiutano diventa tutto più facile». Conosceva la Juve? «St. in Brasile avevo visto qualche filmato della Juventus di Platini, una grande squadra veramente». Se l'aspettava più forte? •La Juve ha attaccato quasi sempre, ma è stata beffata in extremis. Succede... ». Bianconeri puniti soltanto dalla sfortuna? -Forse, non so, anche a noi è capitato di perdere punti all'ultimo momento». Il presidente Bortolotti ricorda che Evair è stato acquistato dal Ouarani, a quanto pare un autentico serbatoio di campioni. -Con me ha giocato Edmar—rammenta il sudamericano —, anche lui mi pare vada piuttosto bene in Italia". Per reperire buoni campioni, allora, bisogna proprio... conoscere l'Indirizzo del Guarani? 'Fate voi — conclude l'atalantino —, sappiate comunque che con quella maglia ha giocato anche un certo Careca... ».
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